La sagra “Alla ricerca dei sapori perduti” di Spinoso

Una delle cose più belle e divertenti delle estati lucane sono le tante “sagre”, dove a prezzi molto contenuti si può gustare i piatti tipici e ballare al ritmo delle tarantelle.

Spinoso visto dalle pendici di Monte Raparo

Proprio in questi giorni (12 e 13 Agosto), come ogni estate, si tiene a Spinoso la “Sagra alla ricerca dei Sapori Perduti” dove si propongono i piatti tipici della tradizione lucana e spinosese suddivisi per i 12 mesi dell’anno.

Per le strade di Spinoso

Ci sono 12 “taverne”, o banchetti, dove degustare i piatti tipici delle relative stagioni dell’anno, dislocati per le strade e le piazzette di Spinoso, paesino di qualche migliaio di abitanti sulle pendici del Monte Raparo, in Val d’Agri. Sono i giorni in cui il paese si anima e le viuzze vengono prese d’assalto da turisti ed avventori provenienti dai paesi vicini.

Ormai sono molti anni che, ogni anno, approfitto della festa per degustare qualche specialità del posto a prezzi estremamente popolari (i prezzi medi si aggirano intorno ai 2-3€ a porzione) ed ho visto l’evoluzione, nel tempo, della festa.

Alle taverne

Ricordo ancora, i primi anni, il pentolone di acqua bollente dove le donne, che preparavano i ravioli, mettevano a cuocere il frutto delle loro sapienti mani. Appena venivano a galla, subito “la scummarol” (la schiumarola) afferrava il raviolo per deporlo nel piatto: buonissimi !

Negli ultimi anni, purtroppo, la gestione si è massimizzata un po’ troppo, tanto che quest’anno ho avuto qualche sfortunata esperienza che vi racconto, più che altro perché dalle critiche si deve, e si può, prendere spunto per migliorare.

Preparazione dei ferricelli

La prima sera mi sono fermato alla Taverna di Giugno per un buon piatto di fiori di zucca impanati e fritti, insieme ad una non altrettanto buona “strazzata all’ortolano”, che era piuttosto insipida. Salendo, si arriva alla Taverna di Novembre dove ho atteso pazientemente in fila per un piatto di ferricelli con la mollica e paprika: ferricelli non artigianali ma comunque buoni. Un po’ troppo lunghi i tempi di attesa.

Preparazione dei rascatiedd’

Dopo antipasto e primo, si passa al secondo. Salendo fino alla Chiesa Madre, alla Taverna di Dicembre, prendo un bel piatto di baccalà fritto con peperoni fritti: buono il baccalà, anche se freddo, ma i peperoni se non sono fritti al momento diventano mosci…ed infatti erano mosci… Passi il baccalà freddo, ma i peperoni devono essere fritti all’istante !

Dolci con il naspro

Adesso ci vuole, per finire, un dolcetto. Prendiamo pertanto il “tarallo” fino ad arrivare alla Taverna di Aprile, dove prendiamo una pesca alla crema ed un dolce nasprato. Buona la pesca ma pessimo il “dolcetto nasprato”, con la crema che era un disco gelatinoso tra due semisfere di pan di spagna, ricoperte di glassa. La prossima volta forse è meglio puntare su una produzione più casalinga…

Rascatiedd a Pummarol

La sera dopo puntiamo subito sui “rascatiedd al pomodoro”, Taverna di Ottobre, che si riconfermano il miglior piatto: pasta fatta a mano e sugo buonissimo !

Successivamente puntiamo su un bel panino con la salsiccia arrostita, alla Taverna di Febbraio. La salsiccia era fredda (!) ed il panino non era fresco (o, perlomeno, non sembrava tale): no, mi spiace, così proprio non va ! La salsiccia deve essere arrostita sul momento, calda, ed il panino bello fragrante: peccato, occasione sprecata perché la salsiccia, anche se fredda, era buona.

Balli tradizionali della valle

Un ulteriore appunto all’organizzazione, anche alla luce di come si sono organizzati gli altri paesi nelle altre sagre della valle (ad esempio, la Sagra del Fagiolo di Sarconi): non sarebbe meglio fare un listino prezzi più omogeneo (tipo tre fasce di prezzo: 1,2,3€) e staccare dei talloncini pre-marcati, invece di dover ogni volta trascrivere il nome del piatto ed il prezzo su un blocchetto autocalcante ? Ho visto troppa lentezza nella compilazione del biglietto, che causava lunghe code ed anche sbuffate di noia da parte delle persone in fila…

Il complessino folkloristico

Da citare il gruppo folkloristico che ha intrattenuto gli astanti con musiche, balli e canti tradizionali lucani.

Per finire, l’elenco completo dei piatti proposti alle varie taverne, con relativa “traduzione” a lato. Notate che il dialetto non si è sviluppato per essere “scritto” ma essendo una lingua esclusivamente parlata, la sua trascrizione cerca di avvicinarsi il più possibile ai suoni delle parole dialettali.

Taverna di Gennaio

  • Cicer e Coria (ceci cotti con le “corie” -cotiche- di maiale)
  • Spuntator r puorch cu li pupacc acit (spezzatino di maiale con peperoni sott’aceto)

Taverna di Febbraio

  • Pulenta cu u such ra sauzicchia (polenta di mais con sugo di salsiccia)
  • A Sauzicchia Arrustut (panino con salsiccia arrostita)

Taverna di Marzo

  • A Rappasciola – Frittat cu a cipodd (la “rappasciola”, frittata con la cipolla)
  • Frittat cu l patan (frittata con le patate)
  • Capicuodd, Sabbursat e Vuccular (salumi tipici: capocollo, soppressata , rigatino)
  • Zeppl r S. Gisepp (ciambelline fritte)

Taverna di Aprile

  • U Rolic cu Naspr (dolci “nasprati”, coperti di bianca glassa di zucchero)
  • Pesch cu a Crem (dolci di pasta imbevuti di alchermes “pesche” ripieni di crema)
  • Anghlied
  • A Fucazzola (focaccia ripiena con salsiccia, uovo, formaggio…)
  • Fraul ndu Spirit (fragoline sotto spirito – liquore)
  • U Limoncell (limoncello – liquore)

Taverna di Maggio

  • Raviuol cu a Ricott (ravioli di ricotta)
  • Toma arrustuta (formaggio “toma” arrostito su pane)
  • Strazzat cu a Ricott (focaccia ripiena con la ricotta)

Taverna di Giugno

  • Yur r Cime Fritt (fiori di zucca impanati e fritti)
  • A past all’urtulan (pasta all’ortolano – con verdure miste)
  • Strazzat all’urtulan (focaccia ripiena con formaggio e verdure miste)

Taverna di Luglio

  • Pupacc Mbuttite (peperoni ripieni con formaggio)
  • A Strazzat cua Pumarol e Li Hiet (focaccia con pomodoro e bietola)

Taverna di Agosto

  • Pircoch ndu Vin (percoche a pezzi nel vino rosso)
  • Grananigli Cuott (pannocchia di mais lessata e salata)

Taverna di Settembre

  • A Pastural cu l Patan (“pastorale” di pecora con le patate)
  • U Spiedin ru Pastor (spiedini di pecora)

Taverna di Ottobre

  • Rasckattied cu l strazz ra Pummarol (pasta fresca fatta a mano -rascatielli – con sugo di pomodoro fresco e basilico)
  • Vinghiezz cu li Fav (costata di maiale con fave lesse)

Taverna di Novembre

  • Ferriciedd cu a Muddika (pasta fresca -ferricelli- con la mollica di pane fritta e paprika)
  • Rusciedda cu l frittledd (bruschetta di pane con il grasso di maiale fritto “friccioli”)

Taverna di Dicembre

  • Baccala fritt cu l Pupacc Crusck (baccalà fritto con peperoni fritti)
  • Panzarott, Crispell e Cicerat (dolci tipici di natale – panzerotti ripieni di ciocclato e farina di castagne, crespelle e “cicerotti” di pasta fritta)
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