Spinoso

Dopo tanti anni, solo ieri sera mi sono accorto di non aver mai scritto del paese natale di mia moglie, Spinoso, adagiato sulle pendici del Monte Raparo, a circa 600 m.s.l.m.

Spinoso dalla SS598

Chi si trova a transitare lungo la SS 598 “Fondo Valle Agri”, che taglia letteralmente in due la Basilicata, a circa 40 km dal paese di Athena Lucana -direzione Taranto- dopo una lunga galleria, si trova a sbucare nella verde Val d’Agri. Proseguendo la statale si passa accanto a diversi paesini, tutti meritevoli di una visita: Marsico Nuovo, Villa d’Agri ed il suo Marsico Vetere, Grumento, Viggiano…fino a quando la strada sbuca improvvisamente sulle rive del Lago di Pietra del Pertusillo, seguendone gli argini fino ad arrivare proprio sulla omonima Diga, l’unica “transitabile” in Italia: qui vi è lo svincolo per arrivare a Spinoso, il bel paesino arroccato su di una collina che sembra tuffarsi nel Lago e che si ammira, in tutto il suo fascino, proprio dalla statale.

Spinoso dai campi che circondano il paese

Dallo svincolo si prende la provinciale che passa sopra la diga e sale sulle pendici del monte, fino ad arrivare al bivio che a sinistra porta su fino a San Martino d’Agri. Svoltiamo a destra, direzione Spinoso, e dopo 2km arriviamo all’abitato di poco più di 1500 anime, perlopiù anziani.

D’estate e durante le vacanze invernali il paese di popola dei tanti emigranti che approfittano delle ferie per passare qualche giorno con i propri “vecchi”: come gran parte dei comuni lucani (e meridionali in genere), anche a Spinoso vi è stata una forte emigrazione della “forza lavoro” verso nord, lasciando al paese gli anziani.

Tramonto sul Lago Pertusillo

Non è un paese dal particolare pregio storico-artistico né da importanti monumenti ma, a differenza degli altri comuni della valle, Spinoso può beneficiare delle belle rive del lago del Pertusillo, dove durante l’estate schiere di gitanti si riversano per pic-nic e braciate all’aria aperta.

Tramonto sul Lago Pertusillo

Il lago, che ha visto negli anni anche tragiche vicende di affogamenti di paesani, è probabilmente uno dei potenziali cuori turistici dell’intera Val d’Agri. Purtroppo però, a causa di norme che ne regolano l’uso, è vietata la navigazione e questo ne limita fortemente il fascino: l’acqua del Lago, dopo opportuna depurazione, viene inviata in Puglia ed utilizzata come acqua potabile per l’intera regione.

Campagne intorno Spinoso

Tuttavia, anche se non utilizzabile per gli sport d’acqua, il Lago ben si presta come cornice per lunghe passeggiate sulle rive e bellissimi tramonti.

Tornando al Paese, è un tradizionale borgo di origine medievale che poco/nulla ha conservato della sua storia, essendo stato più volte colpito da forti terremoti che ne hanno distrutto ampie parti. A quanto risulta dalla storia sul sito web del Comune “Spinoso o la piccola terra di Spinoso, come un tempo si diceva, non ha origini molto antiche; esso le trasse da uno dei gruppi di fuggiaschi della vicina città di Grumento, allorché venne distrutta dalle fondamenta da orde barbariche saracinesche verso la fine del IX secolo o nel corso dell’oscuro mille, i quali fuggiaschi dapprima vi formarono un cosiddetto pago ossia villaggio mobile, a capanne, e dipoi, trovandosi relativamente tranquilli ed in sito salubre vi presero stabilmente stanza.

Spinoso by night

Di ben altra importanza storica la vicina area archeologica di Grumentum, a circa 10km, antica città romana della Lucania.

Per le vie di Spinoso

Passeggiando per le stradine strette e tortuose del paese, sembra di fare un salto indietro nel tempo di almeno 50-60 anni: non è difficile vedere ancora signore vestite “a lutto”, avvolte in neri pastrani, ricamare fuori l’uscio di casa. Anche le abitazioni, esclusi i bruttissimi caseggiati della periferia, conservano il fascino e l’architettura di inizio secolo, con piccole stanze collegate da scale strette e ripide.

Processione di San Rocco

Molti dei palazzi signorili, affacciati sulla via principale del paese, hanno dei bellissimi portali in pietra risalenti al periodo gentilizio (secoli XVI-XVIII) con scolpite facce e simboli floreali. Per questo motivo il paese è stato chiamato, da qualche anno e grazie all’attività della pro-loco, “Paese dei Portali”.

Statua lignea di Madonna con bambino

Oltre questo, sulla sommità del paese si erige maestoso il campanile della Chiesa Madre, dedicata alla S.S. Assunta, piena di stucchi barocchi, e Piazza Plebiscito, la piazza principale del paese, che praticamente è una terrazza che si affaccia sulla Val d’Agri, sopra un palazzo che un tempo era adibito a palestra/magazzino comunale e da molti anni è abbandonato a sé stesso.

Statua lignea di San Rocco

Numerose le chiese e cappelle dedicate ai santi e patroni del paese. In occasione degli appuntamenti religiosi, il paese si riunisce per la processione che vede la statua trasportata a spalla per le vie dell’abitato, con l’immancabile complesso sinfonico e qualche chioschetto dove poter mangiare panini con la salsiccia o “u’ mus” (muso di porco con limone).

Il tradizionale “Bar Sport”, oggi chiuso.

Per il resto Spinoso non offre molto di più. Da qualche anno vi è una piccola struttura ricettiva turistica, l’Affittacamere “Il Portale”, ed oltre a qualche bar, due o tre alimentari, la farmacia ed il panificio, Spinoso può essere agevolmente utilizzato come base per lunghe escursioni e trekking anche sul Monte Raparo, proprio sopra il paese.

Sicuramente consiglio di visitare Spinoso in occasione della sagra “Alla ricerca dei Sapori Perduti“, di cui ho parlato precedentemente, perché si ha l’opportunità di degustare piatti tipici e locali a prezzi molto economici.

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