Consulte territoriali: opportunità o demagogia ?

A beneficio dei non-senesi, è opportuno ricordare che già dal 2010, per le città con popolazione inferiore ai 250.000 abitanti sono state non-rinnovate le circoscrizioni (legge 26 marzo 2010 n. 42).

Una premessa: le vecchie “Circoscrizioni”

Le Circoscrizioni Comunali, da Wikipedia, “non sono enti locali a sé stanti, in quanto prive di personalità giuridica, ma organi del comune, seppur complessi e dotati di autonomia. La loro disciplina è ora contenuta nell’art. 17 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267“.

A Siena, decadute con il rinnovo del Consiglio Comunale nel 2011, le circoscrizioni erano 5 e vale la pena vedere da chi erano composti i ruoli di Presidente, Vice Presidente e relativi consiglieri, almeno fino a che saranno disponibili sul sito web del Comune di Siena:

Circoscrizione 1

Presidente: Pisani Alberto (DS), Vice Presidente: Prata Simone (Rifondazione Comunista), Consiglieri: Da Frassini Ivano (DS), Madioni Simone (DS), Mazzi Battistino (DS), Rusci Mario (DS), Sacconi Carlo (DS), Madotto Patrizia (PDL), Giannitti Pietro (Lista Piccini), Fornaini Simona (Lista Piccini), Chiappi Gabriele (La Margherita), Fanetti Francesco (La Margherita), Burroni Marco (Alleanza Nazionale), Scalerandi Giovanni (Riformisti), Celi Sandro (Forza Italia), Puglielli Giovanni (UDC)

Circoscrizione 2

Presidente: Menchiari Michele (Sinistra Ecol. e Libertà), Vice Presidente: Pratesi Tommaso (PD), Consiglieri: Mecacci Alessandro (PD), Franchi Andrea (PD),  Cappannelli Massimo (Sinistra Ecol. e Libertà), Corti Elena (Sinistra Ecol. e Libertà), Giovani Italo (PD), Scalia Marco (Verdi), Burroni Vittorio (PD), Oporti Francesco (Riformisti), Turchi Cristiana (UDC), De Iulis Carlo (PDL), Mugnaini Chiara (PDL), Manganelli Gianfranco (Lista Piccini), Parrini Emanuela (Lista Piccini), Ceppari Maria Assunta (Lista Piccini)

Circoscrizione 3

Presidente: Marchionni Riccardo (PD), Vice Presidente: Naldini Stefano (PD), Lenzi Romolo (PD), Malvinni Nicola (PD), Rossi Giacomo (PD), Susini Sirio (PD), Lippi Vincenzo (PD), Sacchi Giorgio (PD), Gioia Federica (Lista Piccini), Turrini Patrizia (Lista Piccini), Voltolini Gabriele (PDL), Giardino Carmela (PDL), Pagni Roberto (PDL), Marzucchi Maura (Riformisti),  Petricci Michele (Rifondazione Comunista), Enia Giacomo (UDC)

Circoscrizione 4

Presidente: Sara Romano (PD), Vice Presidente: Mario Viligiardi (PD),  Calzoni Riccardo (PD),  Pierini Gian Piero (PD), Simona Adurno (PD),  Simone Frullini (PD), Chiara Bennati (PD), Valentino Valentini (Riformisti), Enrico Fanciulli (Lista Piccini), Carmelo Bonetto (Lista Piccini), Eleonora Barbetti (Lista Piccini), Maria Gabriella Mascolo (Indipendente), Roberto Neri (AN), Daniela Orazioli (AN), Francesco Fagnani (FI), Emad Shuman (Rifondazione Comunista)

Circoscrizione 5

(Dati non più disponibili sul sito web: ho chiesto all’ufficio elettorale del Comune di Siena)

Questa lunga “pappardella” è utile per capire come le stesse circoscrizioni, in una città di poco più di 55.000 abitanti, altro non fossero che una emanazione dei medesimi partiti che si ramificavano oltre il Consiglio Comunale, cercando di entrare ancora più profondamente nel quotidiano dei cittadini attraverso questi ulteriori mini-consigli che avevano, però, almeno qualche potere.

Cosa cambia con queste nuove “Consulte territoriali” ?

Forse con l’intenzione di ricreare le vecchie circoscrizioni e cercare di recuperare quel contatto con la “base” che il PD ormai da anni ha perso, nel 2011 l’allora Giunta del Sindaco Franco Ceccuzzi, forse copiandole dall’ex Sindaco di Sovicille, Alessandro Masi, partorì l’idea di queste consulte (dal verbale del CC di Siena in data 21/02/2012):

[…] Rilevato che nelle linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2011-2016 di cui il Consiglio comunale ha preso atto con delibera n. 72 del 10 giugno 2011, all’azione 3 “Nuovi strumenti di partecipazione, senza costi per le casse comunali” e nella Carta di Siena dell’Etica e della Partecipazione, l’Amministrazione ha assunto l’impegno di creare nuovi luoghi e strumenti di decisione partecipata, dando vita alle Consulte territoriali dei Cittadini, sia in chiave di ascolto che di proposta sulle politiche generali e sui grandi temi che riguardano i quartieri, cosicché le istanze della comunità siano incluse all’interno del processo decisionale dell’amministrazione comunale; […]

Rispetto alle defunte Circoscrizioni, però, da un punto di vista squisitamente tecnico cambia però molto: queste consulte territoriali non avranno alcun tipo di potere ma saranno semplicemente “consultive”.

Leggendo il regolamento (Regolamento Consulte 2014), si legge all’Art 2 – “Funzioni”:

a) convoca assemblee per pubblica informazione e discussione dei problemi inerenti la zona di competenza ed il Sindaco 0 assessore delegato si impegna a partecipare almeno ad una assemblea all’anno di ciascuna Consulta;  Raccoglie pareri su questioni particolari.

b) propone studi e ricerche per la più efficace soluzione di eventuali problematiche relative al territorio di riferimento.

c) si fa portavoce presso l’Amministrazione Comunale di proposte di intervento per migliorare la qualità e la funzionalità dei servizi esistenti nella zona

d) esprime pareri richiesti dall’Amministrazione per questioni di particolare rilievo, in particolare sulle politiche generali e sui grandi terni che riguardano i singoli territori di riferimento, in un contesto di costante dialogo e confronto.

Praticamente, nessun potere deliberativo né impositivo nei confronti dell’Amministrazione Comunale, che rimane comunque l’unico organismo di governo.

E allora, a che pro queste consulte ?

A giudicare dalle due liste in corsa, PD ed una certa Siena Società Aperta, composta (si legge nel simbolo) dai Riformisti e da Siena Futura, la creatura “civica” del Marzucchi, sembra che anche questi ulteriori organismi saranno gestiti da e per conto dei partiti. Poco di civico, pertanto.

A questo punto ci saranno due obiezioni: “E’ uno strumento di partecipazione civica !” e “Se ci sono solo due liste è colpa di chi non ha partecipato !

Strumento di partecipazione: è questo di cui hanno bisogno i cittadini ? Servono ancora altri “strumenti di partecipazione” oppure quello di cui veramente necessitiamo è dare POTERE ai cittadini ? Tanti, troppi, continuano a trincerare le loro decisioni dietro il paravento del “siamo stati eletti” e che questa è una “democrazia rappresentativa“: con queste “consulte territoriali” si continua ad arroccarsi dietro la medesima scusa, buttando però fumo negli occhi ai cittadini che magari sperano –i pochi che ancora ci credono– di poter avere voce in capitolo su questioni che riguardano la loro città.

Parafrasando, è come avere tutti gli attrezzi per coltivare l’orto ma …manca il terreno dove farlo !

Sulla seconda questione, la risposta è tautologica: non sorge il sospetto che forse la cittadinanza non ha rinvenuto in questo “strumento” alcuna utilità ? La scarsa partecipazione popolare all’iniziativa conferma che non si sente affatto il bisogno di nuovi strumenti di partecipazione ma che si tratta dell’ennesima forzatura da parte di una Amministrazione sorda ai reali problemi della città.

Non si capisce poi l’opportunità per i Partiti di prendere parte alla competizione (in realtà si capisce benissimo): non dovrebbero essere organismi squisitamente “civici” ? Ed allora perché occuparli, visto che non hanno comunque alcun potere, con persone legate comunque a forze politiche esistenti ?

Sarà che solamente in questi giorni, a ridosso della tornata elettorale (Domenica 8 Giugno), l’amministrazione si è presa la briga di pubblicizzare queste “consulte”, dove ancora una volta si chiama il cittadino non a partecipare ma a delegare la sua fiducia alle forze politiche che già ben conosciamo…

Per concludere, una breve postilla sui costi.

La Legge Regionale 46/2013 prevede all’art. 14, comma 5, “sostegno finanziario, supporto metodologico, supporto logistico e organizzativo, con particolare riferimento alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e alle attività di formazione;

A quanto mi ricordo dalla risposta ad una interrogazione presentata in tal senso a fine 2013, la Regione ha “finanziato” queste elezioni con circa 10.000€ (soldi pubblici): questi andranno probabilmente per le spese di allestimento dei seggi, la stampa delle schede, lo straordinario dei dipendenti comunali che assisteranno ai seggi…

E’ vero che non sono previsti rimborsi per i membri delle consulte ma non è la gratuità degli incarichi l’unico “costo” per il funzionamento di questi ulteriori organismi “consultivi”…

 

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