Siena per turisti o per i cittadini ?

Permettetemi una riflessione su Siena, la mia città.Ormai è tacito che l’economia senese non può essere più incentrata su Banca MPS e relativo indotto, anche se la eco della ricchezza passata, sempre più debole, ancora non è terminata.

In molti, Giunta e Sindaco compresi, continuano ad affermare la necessità di migliorare l’offerta turistica e di essere sempre più accoglienti, essendo un turismo stesso il tesoro sul quale Siena, ed il suo territorio, dovranno puntare nel futuro.

Io, in quanto cittadino, cosa desidero ? Una città per turisti, una “Sienaland” ? O una città per i cittadini, i veri protagonisti, 365 giorni l’anno, dei suoi spazi ?

La domanda, evidentemente retorica, non ha risposta poi così tanto banale. Il declino morale e sociale verso il quale si è tragicamente avviata Siena sta, di fatto, distruggendo tutti gli spazi collettivi, relegando ogni cittadino ad essere individuo a sé stante, smarrendo il senso di comunità.

Questa mia considerazione nasce dalla mancanza di partecipazione dei cittadini alla vita politica della città. Persone che, deliberatamente, decidono di ignorare la gestione degli spazi comuni, della vita collettiva, per dedicarsi esclusivamente al loro “orticello”, alla loro singola realtà: la morte della democrazia.

Eppure Siena ha una grande tradizione democratica, nata negli anni dei liberi comuni e delle Repubbliche, di cui ancora oggi possiamo ammirare i frutti: Palazzo Pubblico, il Duomo di Siena, lo Spedale SMS e la stessa Siena nella sua interezza. Tradizione tramandata negli anni dalle stesse contrade, facilmente descrivibili come “piccole repubbliche indipendenti” e che hanno permesso il tramandarsi della cultura e della tradizione senese fino ai giorni nostri.

A fronte di tutto questo torno alla domanda iniziale: cosa desiderare per Siena ? Una città a misura di turista per massimizzarne i ricavi ? Una città snaturata ad uso e consumo del visitatore, visto come un tesoro da depredare per quanto più possibile ? Siamo inoltre ancora sicuri che questo modello abbia l’appeal necessario verso il turista ?

Siena deve prima di tutto riappropiarsi dei proprio spazi collettivi, della partecipazione alla vita politica della città. Ogni singolo senese deve ritrovare la consapevolezza che la città è composta dai suoi cittadini, intesi non più come tante individualità ma come stakeholders nei confronti della classe politica. Siamo tutti “azionisti” della società  in cui viviamo ed abdicare al nostro ruolo è una condanna a morte per la città: questo è ciò che vogliamo per la nostra bellissima Siena ?

 

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