Su uno degli ultimi numeri di Internazionale (la mia rivista preferita) lessi un articolo sugli host giapponesi di Airbnb, persone che affittano le loro stanze o appartamenti attraverso il popolare sito, ed ammetto di essere rimasto abbastanza colpito dalle nuove ed intraprendenti esperienze per alloggiare ed essere alloggiati attraverso annunci tra privati.
Così, trovandomi nell’esigenza di cercare una sistemazione per un weekend a Roma, in una zona periferica (Montespaccato), per 3 persone, ho deciso di inserire anche questa tra le opzioni, dopo aver consultato i consueti portali di prenotazione on-line come Booking.
Ammetto di essere stato un po’ titubante mentre mi accingevo a premere il pulsante “Prenota” sul sito di Airbnb, dopo essermi registrato ed aver verificato la mia identità, anche se l’offerta per due notti in un appartamento era decisamente allettante: 161€, cifra nettamente inferiore a qualsiasi altra offerta di albergo nei paraggi (molto pochi). Certo, le recensioni erano tutte positive ed anche l’host ha risposto cordialmente e velocemente alle mie domande e dubbi: perché dubitare ? Alla fine ho premuto. Ed inserendo i dati della mia carta di credito ho anche dato mandato di pagamento, tutto attraverso Airbnb (che sconsiglia vivamente di pagare direttamente all’ospitante), che della cifra di 161€ si trattiene 20€ come spese di pratica.
Ricevuto successivamente tutti i dati per contattare Luigi, il proprietario di “Roma Apartment for Guests“, partiamo alla volta della città eterna, impostando sul navigatore l’indirizzo dell’appartamento. Arrivati, chiamo Luigi al numero che mi ha inviato il sito di Airbnb insieme alla ricevuta di prenotazione. Risponde che è fuori per un impegno e manda sua madre a consegnarci le chiavi: la signora arriva in pochi minuti e ci accompagna all’alloggio, un appartamento arredato praticamente nuovo che hanno sistemato proprio accanto alla loro casa. Così, dopo un veloce tour per descrivere il funzionamento dei servizi essenziali (aprire il gas, il condizionatore, il cancello per uscire dal parcheggio), ci salutiamo ed il successivo contatto sarà al momento di partire, per lasciare le chiavi.
Insomma, devo ammettere che non solo tutto era come descritto ma che il servizio, se così si può chiamare, non ha avuto nulla da invidiare a scelte più canoniche: un appartamento totalmente a nostra disposizione, con spazio cucina, camere, bagno per 27€ circa a testa per notte ! Certo, non c’è la reception e neanche la donna delle pulizie che la mattina risistema il letto: diciamo che è come essere a casa propria o, meglio, essere ospiti di un amico o di un parente.
Non vi sono neanche tutte quelle garanzie o servizi aggiuntivi (anche se qualcuno offre anche la colazione inclusa) tipici di un hotel ma sono comunque sicuro che per quanto questa nuova tipologia di servizio possa dar fastidio agli albergatori, ci sarà sempre chi preferisce spendere qualcosa in più per avere la sicurezza e la tranquillità di un albergo. E’ anche vero che questo nuovo mercato possa prestarsi anche a pratiche scorrette ma essendo il tutto veicolato attraverso il sito di Airbnb, una consistente parte di responsabilità e di oneri di verifica sono proprio a carico loro, come una vera e propria agenzia turistica: lo stesso pagamento, via carta di credito (e quindi tracciabile) avviene nei confronti di Airbnb, non dell’ospitante !
Pertanto, in conclusione, la prima esperienza è stata positiva: forse è stata solo fortuna nel trovare una sistemazione pulita e comoda, forse chi aderisce al progetto ha in sé la speranza di fiducia nel prossimo o forse è solo business, fatto sta che la mia prima volta con Airbnb è stata assolutamente positiva. Ed è giusto, credo, darne testimonianza.
P.S. Nella foto il panorama dall’appartamento