Il viaggio di quest’anno è in Andalusia, la regione meridionale della Spagna. Carmen è da tanto tempo che desidera vedere la Spagna e siccome ho trovato il biglietto aereo a poco per Siviglia…ne abbiamo approfittato !
Così, acquistata la guida, studiato attentamente le tappe e i luoghi da visitare, abbiamo programmato l’intera vacanza ! Infatti, mentre Carmen studiava i monumenti da visitare, Michele si occupava della parte logistica, prenotando alberghi e cercando informazioni sulla rete.
Alla fine abbiamo partorito questa intensa settimana di vacanza:
- Sabato 16 – Volo da Pisa (17:20) a Siviglia (21:30) e sistemazione in Hotel
- Domenica 17 e Lunedì 18 – Visita di Siviglia
- Martedì 19 – Siviglia-Malaga, con visita ai pueblos blancos e sosta a Ronda
- Mercoledì 20 – Malaga-Granada e visita all’Alhambra
- Giovedì 21 – Visita di Granada
- Venerdì 22 – Granada-Cordoba e visita della città
- Sabato 23 – Cordoba-Siviglia e volo da Siviglia (20:50) a Pisa (23:30)
Sabato 16
Il primo giorno di vacanza è praticamente solo per il viaggio. Abbiamo l’aereo alle 17:20 a Pisa e partiamo da casa dopo pranzo, dopo aver preparato i bagagli la mattina. Ma poteva andare tutto bene ? Ci mancherebbe altro…NO ! A Pisa infatti, alle 17.30, era previsto uno spettacolo delle Frecce Tricolori e così tutti i voli, compreso il nostro, sono stati rimandati di 1h e mezzo !!!! La cosa peggiore è che prima ci han fatto salire in aereo e poi…hanno dato la lieta novella, senza poter più scendere né muoversi !
Ryanair si è sprecata offrendoci UN BICCHIERE D’ACQUA (però potevi scegliere se gassata o liscia).
Alla fine decolliamo, alle 19, e arriviamo a Siviglia alle 23 e qualcosa. Prendiamo il pullman che collega l’aereoporto con il centro città (ogni 30 minuti, 2€ il biglietto invece dei 25€ necessari con il taxi) e, ovviamente, sbagliamo fermata così che ci troviamo in un posto sperduto nella periferia di Siviglia !
Stanchi ed abbattuti, fermo un taxi ed in 10 minuti (e 5€) siamo a 100mt dall’albergo: l’Hotel Abril, che si trova in zona pedonale. Dobbiamo fare 50mt a piedi ed il tassista ci indica la via.
L’hotel, prenotato tramite Internet, è carino anche se la camera assegnata è senza finestre :-(. Ho scelto questo albergo per la posizione abbastanza centrale e la colazione inclusa nel prezzo. Il personale è gentile e disponibile e parla inglese. Spendiamo, in due, 174€ per 3 notti.
Domenica 17
Primo vero giorno di vacanza ! Ci svegliamo di buon’ora, le 9 circa, e scendiamo a fare colazione. Il buffet � miserino ed il caffè…beh..lasciamo stare. Mi rimpinzo di minicroissant con marmellata, miele e bevo succo di frutta (davvero buono).
Davanti all’albergo c’è un supermarket El Jamon ma è domenica ed è, quindi, chiuso 🙁
Chiediamo una mappa della città e, per sicurezza, porto dietro San TomTom (non si sà mai).
Se lo avete, consiglio caldamente di portarvi il navigatore satellitare ! In Spagna i cartelli…mancano ! Ci avventuriamo per le strade di Siviglia e scopriamo che la mattina è tutto deserto: saracinesche abbassate e solo qualche anziano errabondo per le vie. Il sole non è molto alto e la temperatura è quasi fresca: ma Siviglia non era la città più calda d’Europa ?
Seguiamo la mappa verso il centro e scopro che orientarsi è davvero difficile: troppe viuzze, tutte uguali, che si incastrano, curvano, si raggomitolano. Nessuna indicazione sui muri, al massimo il nome della via ! Chiedo aiuto al mio santo preferito (San TomTom) ed imposto l’itinerario. Anche lui ha un qualche difficoltà ad orientarsi ma le macchine, fortunatamente, non si perdono d’animo ! 🙂
Per ora Siviglia non ci piace molto: è un po’ sporca, disordinata e nulla di eccezionale. “Speriamo che questo non sia il centro !” mi dice Carmencita, scoraggiata.
Prendiamo per una Calle e sbuchiamo, finalmente, in vista della cattedrale e la Giralda: “Ohhh !!! Finalmente !!!!” esclamiamo. Ecco questo si che vale la pena vedere !
Ci incamminiamo lungo l’Avenida de la Costitucion dove sono state appena messe le rotaie e la linea elettrificata per il tram, che verrà inaugurato tra poco.
Passiamo, casualmente, proprio davanti al famosoHorno San Buenaventura, quello del panino della sera prima e vediamo che assomiglia ad una “rosticeria”. Sul menù c’è scritto “tapas” e decidiamo di tornare quà, più tardi, ad assaggiare queste famose tapas viste un pò ovunque e lette su varie guide sulla rete: cosa saranno ?
Andiamo all’ingresso della cattedrale ma è presto e la domenica mattina è chiusa. Mi volto e vedo uno muro con guglie ed un ingresso, come ad un castello, ed un pò di gente a far *salotto* la davanti: “cosa sarà quel palazzo ?” dico a Carmen. E lei “Boh !”. Intercetto una persona che assomiglia ad una guida turistica e chiedo, in un misto tra inglese/italia/spagnolo di cosa si tratta: è il palazzo reale !
Io e Carmen ci ridiamo sù: “Che bischeri ! E’ proprio quello che volevamo vedere stamani !” così entriamo.
Il biglietto costa 7 euro a persona più 3 euro per l’audioguida (vale la pena prenderla per capire cosa si vede). Prendiamo una sola audioguida, da condividere (ed anche perche io devo fare le foto !) ed entriamo in questa magnifica Real Alcazar.
La visita si protrae per diverse ore, complice l’estrema bellezza del luogo ! L’audioguida ci spiega il significato delle varie stanze, degli arazzi e del resto: è quì che Cristoforo Colombo venne autorizzato alla famosa spedizione nelle Indie, e proprio quì c’è una riproduzione in scala della sua caravella !
Il palazzo, ed i giardini attigui, sono bellissimi e la visita vale veramente la pena !
La città si è animata della convivialità tipica dei giorni di festa: capannelli di persone ovunque a chiaccherare e diversi turisti in giro. Girelliamo un po’ nei dintorni della cattedrale e poi decidiamo di andare all’Horno per questi *famosi* tapas !
E’ un po’ affollato così aspettiamo qualche instante per sedersi. Ci portano il menu, e vedo che ogni voce ha tre opzioni: TapaMeza Racion e Racion. Il prezzo dei tapa è allettante così ne ordino 3: uno al jamon (prosciutto), una tortilla ed una di lomo !
Dopo poco mi portano 3 piatti di *assaggini*: uno con una specie di frittata di patate alta 2 dita, uno con patatine fritte e qualche scaglia di prosciutto sopra ed un’altro con una specie di spezzatino. Anche quì si ripete la scena della sera prima: sacchetto di “tarallini” ed 1 panino.
Io e Carmen ci guardiamo: ed i tapa ? *Questi* sono i tapa ?!? Un dubbio mi assale: ma non è che questi tapa sono specie di assaggini ? 🙂
…ok, rideteci pure, ma ammettete che è inusuale per noi italiani !
Dopo pranzo andiamo verso Piazza di Spagna, passando per il famoso Barrio di Santa Cruz: è il vecchio quartiere ebraico, un labirinto di stradine tempestate di negozio di souvenir e ristoranti per turisti !
Se vi piacciono i souvenir questo posto è imperdibile: ce ne sono di tutti i tipi e di tutti i prezzi !
Arriviamo dopo un paio di Km, sempre grazie a San TomTom, alla bellissima Piazza di Spagna ! E’ una piazza enorme, il cui semicerchio è un edificio immenso tutto decorato da maioliche colorate e nel mezzo scorre un torrente (adesso in secca) con tre ponticini che ricordano molto Venezia, se non fosse per le maioliche !
Dopo una breve sosta per riposare i piedi, riprendiamo per il centro e, cercando un posto dove bere qualcosa di fresco, inizia a piovere ! Acceleriamo il passo e capitiamo proprio davanti alla Torre dell’Oro ! Troppo stanchi per visitarla, scatto una foto e passiamo oltre.
Per fortuna smette di piovere poco dopo e decidiamo di tornare in albergo per riposarsi un po’ prima di cena. Nel mentre passiamo davanti ad un botteghino che vende i biglietti per la corrida e chiedo informazioni, avendo visto che proprio questa sera era prevista una. Il tipo mi dice che la spesa minima per un biglietto è 30€ così, un po’ avvilito, decidiamo di rinunciare.
Per le corride nella Plaza de Toros di Siviglia consultate www.plazadetorosdelamaestranza.com
Arriviamo velocemente in albergo e chiedo alla tipa della reception della corrida: anche lei mi conferma che i biglietti sono cari :-(. Carmen vorrebbe vedere il flamenco così chiedo e mi vengono proposti i classici spettacoli turistici ai quali dico subito di no, anche a causa del costo abbastanza esoso. Chiedo a San Google, un’altro dei miei santi preferiti e trovo dei commenti riguardo ad un locale, La Carboneria, situato in fondo a Calle Levies.
Questo posto è tipo un Pub, pieno di americani e molto turistico, dove si può anche mangiare tapas ma lo sconsiglio per via delle scarsissime condizioni igieniche. Limitatevi a bere 😀 e mangiate altrove ! Decidiamo di andare là e dopo un paio d’ore di riposo usciamo per cenare. Ci dirigiamo nella zona de “La Carboneria” e, siccome non riesco a trovarlo, chiedo informazioni ed il tizio mi dice di cercare un portone con l’arco rosso. Una porticina di legno, sotto un arco, è l’ingresso del locale. Sono le 20:30 ed è *deserto* ! Chiedo al bancone e ci dicono che lo spettacolo è alle 22:30 circa ma se vogliamo si può mangiare. Diamo un’occhiata in giro e sinceramente, alla fine decidiamo di mangiare altrove !
Così usciamo e ci fermiamo a mangiare in un ristorantino là vicino dove optiamo per il Menu del Dia: primo, secondo, frutta/gelato e acqua/vino a 9€ a persona. Risultato: abbiamo mangiato da schifo !
In Spagna i ristoranti sono obbligati per legge ad esporre un Menu del Dia (Menu del Giorno) a prezzi vantaggiosi. Dopo cena passeggiamo un po’ e passiamo davanti ad una friggitoria. La delusione della orribile cena è cocente così vado a sbirciare con l’intento di rifarmi con un po’ di cibo tossico ! Delusione: insieme a dei ben dorati calamari fritti ci sono una miriade di insetti volanti cotti. Schifato, esco triste e affranto. Sono quasi le 22:30 e ci incamminiamo verso La Carboneria. Prendo qualcosa da bere (ed un sacchetto di patatine tossiche) e mentre aspettiamo compare una butrillozza strizzata in un vestito rosso e bianco a pois neri. “C�, ma mica sar� quella la ballerina ?” dico. Indovinato ! Dopo poco sale sul palco, insieme al “cantante” e il “chitarrista”, ed inizia lo spettacolino. Il palco trema sotto i colpi dei tacchi della ballerOna ma, nonostante le forme generose della tipa ed i latrati del cantante, lo spettacolo non � male.
Dopo il flamenco torniamo in albergo, passando a vedere la Cattedrale by night: domani andremo a visitarla e saliremo sulla famosa Giralda !
Lunedi 18
La giornata inizia abbastanza presto, complice la frenesia della vacanza. Scendiamo a fare colazione e poi andiamo a fare “visita” al supermarket antistante per il pranzo. Compriamo un pomodoro, 5 fette di jamon iberico, due mini-baguettes e l’acqua.
Noto che anch qu� l’acqua gassata non � diffusa ed opto per una simil-Ferrarelle anche abbastanza cara (60cent al litro).
Tornati in camera prepariamo i panini, che saranno il nostro pranzo, ed usciamo per visitare la Cattedrale e salire sulla Giralda.
Fortunatamente oggi � una bella giornata: il cielo � blu, con delle simpatiche nuvolette bianche qu� e l�. Non vedo l’ora di salure sulla Giranda e godermi Siviglia dall’alto !
Arriviamo alla cattedrale e gi� prima dell’apertura si � formata una bella fila di turisti.
Intero sono 8€, studenti 2€. La guida sempre 3€ ma ne vale la pena. Informazioni su www.catedraldesevilla.es. Anche qu� prendiamo una audioguida e mentre io mi sperdo a guardare le opere della cattedrale pi� grande del mondo (c’� chi dice la prima, chi la terza, chi la seconda dopo San Pietro, comunque sia � immensa !), Carmen ascolta la guida e mi spiega cosa stiamo vedendo.
Distrutti, raggiungiamo la stanza, posiamo le valigie ed usciamo per mangiare qualcosa. La tipa alla reception ci consiglia di andare in una taberna l� vicino ma � piena cos� ci fermiamo l� vicino, al Rincon di Anita dove, con acrobazie linguistiche non indifferenti, riesco ad ordinare qualcosa. Il tipo ci porta subito la mia birra, l’acqua ed un cestino con 1 panino ed un sacchettino di sottospecie di tarallini. Io e Carmen ci guardiamo con aria interrogativa: “ma questo sarebbe il pane ?”. Guardo sugli altri tavoli e la situazione � analoga: qu� il pane mi s� che non usa molto ! Il panino � insacchettato in una bustina di carta con scritto “Horno San Buenaventura”, come se fosse merce preziosa: boh !
Dopo un p� ci portano un piatto con pomodori verdi, del pesce fritto e della carne: sono buonissimi, peccato manca il pane !!!!
Barcollando dalla stanchezza, ci trasciniamo in albergo e collassiamo sul letto.
La cattedrale � enorme e ci mettiamo un sacco a visitarla tutta. Dulcis in fundo, saliamo per le 34 rampe della Giralda: non sono scalini perch� il tipo saliva a cavallo ! Mica scemo 😀
Originariamente infatti, qu� c’era una moschea poi demolita ed il minareto (la Giralda) � stato “rivisto” in chiave cristiana. In cima ci sono tantissime campane e si gode di una vista magnifica sulla citt�.
Usciamo che � quasi ora di pranzo: decidiamo di andare a vedere la Plaza de Toros e fermarsi in qualche parco a mangiare. Le distanze a Siviglia sono relativamente brevi ed arriviamo in fretta. Proprio davanti, sul lungofiume (il Guadalquivir), c’� il “passeggio” con le panchine. Ci sediamo l� ed iniziamo a mangiare. Nel mentre vedo arrivare due tipe che cercado di vendere ai turisti i biglietti per la visita della citt� in pullman. Le sento parlare italiano cos� non resisto e chiedo: “Scusate…siete italiane ?” “Si !” “Posso chiedervi due informazioni ?”. L’avesso mai fatto ! Sar� la nostalgia di casa, sar� l’aria di Siviglia, ci hanno attaccato un bottone che non finiva pi� ! In compenso abbiamo scoperto, a malinquore, che la corrida costa anche 10-12€ a biglietto, a seconda di che settore scegli (tra sole ed ombra cambia molto il prezzo). Che sfiga !
Decidiamo comunque di accontentarci di vedere il museo della Plaza e, con 5€ a testa, ci portano a visitare i locali della “corrida”. Sinceramente per� non ne vale molto la pena: sarebbe stato molto meglio vedere la corrida vera e propria !
Dopo la visita, visto che siamo in zona, decidiamo di visitare il Barrio Triana, proprio al di l� del fiume.
A dispetto di tutta la “pubblicit�” che le tipe han fatto di Triana, non ci � piaciuto molto cos� prendiamo l’altro ponte e torniamo nel pi� folkloristico centro intorno alla cattedrale, dove perdiamo un p� di tempo per i negozi (oggi tutti aperti) e Carmen pu� bearsi ad ammirare le innumerevoli vetrine di negozi di scarpe !
Vediamo anche gli operai che appendono le “tende” per proteggere dal sole le vie del centro ! Caspita, deve fare davvero caldo qu� !
Decidiamo di visitare la Iglesia de la Macarena, non troppo distante dall’hotel.
Mentre ci dirigiamo verso la Macarena, ci fermiamo in un tipico bar andaluso per una cerveza fresca. Noto una gran sporcizia a terra: cartine, zucchero, scontrini. Ordino due birre ed il tipo scrive, con una specie di gessetto, 2,50 sul bancone davanti a noi. Dico a Carmen: “Ha scritto il conto sul bancone !” e lei “Ma no, sar� un’altra cosa…”. Chiedo il conto: 2,50€ :-D.
Riprendiamo il cammino e ci troviamo in un quartiere periferico del centro. Sporco e calcinacci un p� ovunque, con mille negozietti di ogni tipo ovunque. Arrivati alla Macarena rimaniamo un p� delusi: dopo aver visto la Cattedrale, questa sembra poco pi� di una cappellina di campagna !
Ormai distrutti, torniamo verso l’albergo per un breve riposino.
La sera, l’ultima a Siviglia, decidiamo di andare alla Taberna Los Coloniales, fortemente consigliata da alcune guide sulla rete e dalla receptionist.
C’� la fila, e la cosa buffa � che devi “prenotarti” scrivendo il tuo nome su una lavagnetta ! La tipa � molto sbrigativa: appena si libera un tavolo, chiama il sucessivo della lista, se non rispondi entro due volte ti cancella e passa oltre ! La fortuna volle che di 5 prenotazioni davanti a noi, 3 non han risposto in tempo 😀 cos� che l’attesa � stata davvero minima (circa 10 minuti).
Anche qu� cena con tapas, tra cui una splendida Pluma Iberica ! La spesa � stata davvero irrisoria: 12€ in due.
Dopo cena optiamo per un gelatino e scopriamo che in Spagna i gelati sono davvero molto cari: 1 cono con 1 sabor 2,5€ ! E non in un posto da turisti, ma una gelateria per sivigliani !!!!!
Martedi 19
“Oggi sar� una lunga giornata…” penso appena sveglio. Colazione e visita al supermarket per il pranzo, sistemiamo le valigie, paghiamo il conto e ci prepariamo a partire per l’Andalusia.
Prendiamo il bus per andare alla Stazione Santa Justa, dove nolegger� una macchina per il nostro viaggio. Arriviamo in 15minuti alla stazione ed un signore, a cui avevo chiesto sul bus quando dovevamo scendere, ci scorta sino dentro la stazione.
Inizia l’asta per l’auto pi� economica ed alla fine optiamo per una Peugeut 207 diesel da Europcar.
Non fate i bischeri come me ! Prenotate l’auto: spenderete molto meno. Consiglio www.carjet.es di cui ho sentito parlare molto bene. L’auto � nuova ! Ha appena 10.000Km ed � pulitissima. B�, visto la spesa, � il minimo…
Tito fuori San TomTom ed imposto l’itinerario per uscire dalla citt�, in direzione di Ronda. Spiego due o tre cose alla mia navigatrice Carmencita e partiamo.
Impieghiamo circa un’ora per uscire da Siviglia, complice anche la necessit� di adattarsi allo stile andaluso della guida. La strada fuori citt�, la A376 fino a Utrera e poi la A375 per Zahara, � tranquilla e con poco traffico. Il panorama � colline colline colline, grano girasoli grano girasoli.
Immancabile anche il famoso toro nero 🙂
Ad un centro punto, sotto una collina vedo un castello diroccato. Non resisto: devo fermarmi e visitarlo ! 5 minuti, due foto, e si riparte…
Prima sosta � a Zahara de la Sierra, un bellissimo pueblo blanco in mezzo ai monti. Pi� in basso un lago artificiale rende ancora pi� suggestivo questo luogo: fantastico !
Riprendiamo su per una stradina di montagna che si inerpica per la sierra, passando per il passo di “Puerto de las Palomas” e diretti a Grazalema, un’altro e pi� famoso pueblo blanco, cos� chiamati perch� tutte le case, e parte dei tetti, sono dipinti di bianco.
Dopo una breve sosta a Grazalema proseguiamo per Ronda, la citt� del famoso ponte sul crepaccio.
Ronda � davvero bellissima ! Anche qu�, per�, mancano i parcheggi cos� sono costretto a parcheggiare in un silos sotterraneo anche piuttosto caro. Girelliamo un p� nel centro di Ronda, fermandoci per alcune foto al famoso ponte medioevale. Anche qu� � tutto bianco ed iniziamo ad “sentire” il caldo. Cerveza fresca e ripartiamo, diretti a Malaga, dove passeremo la notte.
La strada tra Ronda e Marbella � intagliata sui fianchi di alcuni monti rocciosi e brulli. I panorami sono bellissimi, la strada un p� meno: solo due corsie, cos� ci incolonniamo dietro a 3 camion fino a Marbella.
Ce la prendiamo comoda ed a Marbella prendiamo la AutoPista, a pagamento, fino a Malaga.
Tra Marbella e Malaga ci sono due alternative: la AP7 e la A7. La AP7 � un’autopista, a pagamento, con limite di 130. La A7 � un autostrada con limiti pi� bassi. Ho scelto la AP7 ed anche se ho speso 7€ e qualcosa, ho viaggiato benissimo per questi ultimi 50km. Malaga � un dramma: in centro non esistono, praticamente, parcheggi gratis. Dopo un’ora che giriamo sono costretto a parcheggiare in un silos sotterraneo. Il vantaggio � che questo parcheggio � a 100mt dall’Hostal Victoria, dove dormiremo stanotte.
L’albergo � proprio in centro. La stanza � piccola ed il bagno ha un cattivo odore. Tutto sommato, comunque, non � malissimo.
Spendiamo 53€ senza colazione (ci sono molti bar nelle immediate vicinanze). Attenzione: l’hotel mi ha addebitato subito il conto al momento della prenotazione ! A Malaga c’� il museo di Picasso (Malaga � la citt� natale del famoso artista) cos� ci dirigiamo l� per visitarlo. Purtroppo arriviamo tardi: il museo chiude alle 20:00 e l’ingresso costa 8€ a testa.
Ne approfittiamo per fare un giro in centro: Malaga � carina, anche questa piena di negozi di scarpe, piena di gente vivace.
Ci fermiamo a mangiare qualcosa alla Bodega Quidapenas, dove la tipa mi ha bellamente infinocchiato sul conto. Abbiamo mangiato una racion di calamari fritti, un tapa di insalata di mare ed uno spiedino di gamberetti, per un totale di 15€.
Mentre passeggiamo passiamo davanti al Bar Tapa’s, con men� anche in italiano: siccome avevamo ancora fame, ci fermiamo a prendere la famosa paella. Delusione 🙁 quella della Coop � meglio ! Ne approfitto per assaggiare il famoso vino dolce di Malaga. Buono: assomiglia molto al nostro vinsanto !
Mercoledi 20
Stamani sveglia di buon ora: alle 13:30 ho la prenotazione all’Alhambra di Granada !
Usciamo per fare colazione in un bar l� vicino, sistemiamo i bagagli e partiamo.
Il parcheggio vicino l’albergo � a pagamento. Tuttavia � possibile acquistare all’albergo, per 5€, una speciale card per tutta la notte (dalle 21 alle 9). Senza questa carta avrei speso, dalle 18:00 alle 9:00, ben 23€ ! Con questa card invece ho speso circa 3€ (pi� i 5 della card, ma comunque sempre un bel risparmio !). Sempre grazie a San TomTom raggiungiamo in fretta la A45 (e poi A92M ed A92), una bella autostrada non molto transitata. In poco pi� di un’ora e mezzo siamo a Granada.
Anche qu� il nostro albergo, l’Hotel Reina Mora, � in centro. Ed anche a Granada il parcheggio � un lusso e, dopo aver girato per un’ora intorno all’hotel, decidiamo di andare all’Alhambra in auto e riprovare nel pomeriggio. L’hotel, per il parcheggio suo, mi aveva chiesto ben 11€ al giorno !
L’Alhambra � una bellissima cittadella-fortezza costruita dai Mori, su un colle proprio sopra la citt� ed in lontananza si vedono i monti innevati della Sierra Nevada.
Essendo l’Alhambra uno dei monumenti pi� famosi, c’� sempre una gran fila ed � necessario prenotare il biglietto se si vuole evitare ore di attesa. La prenotazione pu� essere fatta tramite internet sul sito www.alhambratickets.com pagando un picolo sovrapprezzo di 88cent a biglietto. Seguiamo le indicazioni e saliamo su per una collina, fino ad arrivare al famigerato parcheggio a pagamento. La tariffa � veramente esosa: 4€ l’ora ! Salendo sulla collina, un 300mt prima, avevo visto un bar/ristorante con piazzale antistante. “Sai che faccio ? Parcheggiamo l� e veniamo a piedi !”. Complice il fatto che non c’� molti turisti e che l’auto � targata spagna, parcheggio l� ed facciamo questi 500mt a piedi.
Prendiamo i biglietti prenotati ed entriamo praticamente subito. La fila di coloro che non avevano prenotato � lunga e dovranno attendere almeno 2 ore prima di poter entrare !
L’alhambra � enorme ed anche qu� prendiamo l’audioguida, sempre 3€, che consiglio vivamente. Non voglio sciuparvi la sorpresa quando visiterete questo magnifico posto. Le foto, purtroppo, non rendono giustizia all’atmosfera che vi regna: sembra un sogno !
La visita all’Alhambra dura circa 3 ore. Restituiamo la guida ed, un p� preoccupati, ci incamminiamo verso l’auto. Si, la macchina c’� sempre, intatta ! Ringraziamo il bar prendendo una fresca cerveza e scendiamo in citt� per raggiungere l’albergo.
Gran colpo di fortuna, trovo un parcheggio gratuto e sicuro proprio vicino l’hotel !
L’Hotel Reina Mora � davvero bellino ! Tutto nuovo, le camere sono ben arredate e pulite, con un bel bagno spazioso. La spesa, di 39€ a notte, � veramente irrisoria rispetto alla qualit� dell’hotel. Anche se non � prevista la colazione, ci sono bar e pasticerie nei dintorni, oltre ad una rosticceria proprio davanti. VIVAMENTE CONSIGLIATO ! Ci rilassiamo un p� e poi usciamo per fare quattro passi in centro. Granada � molto turistica e lo si capisce dai numerosi negozi di souvenir. Andiamo a mangiare qualcosa, dietro consiglio del tipo alla reception, alla Bodega “La bella y la Bestia”, vicino al famoso Barrio dell’Albaycin, per qualche tapa.
Carmen prende un’insalata mista ed io una patata asada con jamon e queso: ci portano due bei piattoni di roba buonissima !
Dopo cena siamo troppo stanchi per continuare, cos� rimandiamo a domani l’esplorazione dell’Albaycin e ce ne andiamo a dormire…
Giovedi 21
Oggi giornata di esplorazione per Granada ! La prima tappa � la visita alla Cattedrale ed alla Cappella reale. I biglietti costano entrambi 3,50€ a testa ed anche qu� vale la pena prendere l’onnipresente audioguida.
La cattedrale � davvero bella, molto diversa dalle altre, con due organi stupendi. Durante la visita c’era un’organista che suonava e rendeva l’ambiente ancora pi� mistico e spettacolare !
Nella cappella reale invece ci sono i sarcofagi, e le bare (nella cripta) dei Re Cristiani, Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona, ed alcuni indumenti ed oggetti di loro propriet�.
Per la storia di questa bellissima citt� potete consultare Wikipedia.
Dopo la cattedrale, ci dirigiamo nell’Albaycin e ci sperdiamo per le viuzze bianche di questo antico quartiere islamico. Mentre saliamo sulla collina, l’onnipresente spettacolo dell’Alhambra e della Sierra Nevada ci delizia il panorama. Arriviamo cos� in cima, da dove un bellissimo panorama ci rincuora dell’immane sfacchinata sotto il sole ! Fortunatamente a Granada, comunque, c’� un clima molto pi� sopportabile delle altre citt�.
A Granada ci sono un sacco di alternativi che suonano e si esibiscono lungo le vie della citt�, con i loro onnipresenti cani e vestiti stracciati. Questi due nella foto erano bravissimi !!!!
Nel pomeriggio torniamo in albergo per un riposino e dopo decidiamo di andare a visitare la casa di campagna della famiglia di Federico Garcia Lorca.
Situata in mezzo ad un parco a lui intitolato, la visita costa 2€ per gli studenti e 6€ per tutti gli altri. La visita � in gruppi con l’accompagnatore che spiega in inglese e spagnolo.
La casa � ancora arredata con mobili e quadri quasi tutti originali (purtroppo � vietato fare foto), donati dalla famiglia. E’ bellissimo perch� sembra veramente di visitare una casa abitata ! Alle pareti ci sono alcuni scarabocchi di Federico ed uno di Salvador Dal�, pi� altre opere d’arte pi� o meno famose. Merita veramente la pena.
Dopo la visita ci fermiamo alla rosticceria davanti all’hotel dove prendiamo una tortilla di verdure che sar� la nostra cena *frugale*, accompagnata dall’onnipresente cerveza, stavolta di marca Alhambra !
Dopo cena abbiamo deciso di tentare con uno spettacolo di flamenco, in un locale dell’Albaycin, a pagamento: speriamo questo sia bello !
Dopo cena andiamo al locale dello spettacolo, che inizia alle 22:00 (a 12€ a testa con consumazione). Il “locale” era uno scantinato, con volta a botte, umido come non mai, con qualche sgabello e minitavolini disseminati in quei 5mq di stanza. In realt� alle 22:30 non c’era quasi nessuno, se non io e Carmen ed altre due ragazze. Ci guardavamo tra noi con aria interrogativa come dire “ecco altri due bischeri…”.
Alle 23 circa lo spettacolo inizia: un ricciolone con giacca bianca, il cantante, ed il tipo con la chitarra. Il flamenco sembra uno con il mal di pancia ! No, giuro, il tizio sembrava si contorcesse dalle coliche e strillava come durante un’attacco di dissenteria ! Il chitarrista riaccordava la chitarra ad ogni brano e la ballerina, tanto attesa, si � fatta vedere solo alla fine per due balletti (per� a questo giro la tipa era bella).
A mezzanotte usciamo, spettacolo finito, convinti che il flamenco proprio non fa per noi !
Venerdi 22
Penultimo giorno di vacanza ! Oggi si parte da Granada per raggiungere Cordoba. Ho scelto di prendere una strada “provinciale”, la N-432, invece dell’autostrada per due motivi: primo, si taglia in diagonale e secondo, si vede un p� di Andalusia, che in autostrada si far� anche prima ma ci si gusta meno.
La scelta � stata buona: la strada � molto bella e poco trafficata. Passa attraverso gli immensi campi di olivi e di girasoli tra Cordoba e Granada e ci permette di ammirare la bellezza dei paesini come Alcal� la Real e Alcaudete.
Arriviamo, dopo un paio d’ore, a Cordoba e decidiamo di visitare subito la Medina Azahara, un sito archeologico che rimane un p� fuori dalla citt�.
A Cordoba � caldo. Il termometro della 207 segna 35�C e fuori non c’� una nuvola. Per fortuna una leggera brezza rinfresca un p� l’aria mentre visitiamo queesto sito archeologico in mezzo alla brulla campagna di Cordoba.
L’ingresso � gratuito per i residenti UE. Qu� non ci sono audioguide ma depliant in spagnolo, francese ed inglese. Dopo l’Alhambra, ormai, � difficile rimanere meravigliati. Comunque la Medina merita di esser vista per capire come vivevano i Mori in Andalusia.
Dopo la visita decidiamo di andare all’albergo e ci affidiamo ancora una volta a San TomTom. L’hotel Gracia Esparteria si trova nella zona pedonale di Cordoba, cos� devo ancora una volta dannarmi a trovare parcheggio.
Anche stavolta giriamo in tondo per circa un’ora quando decido di piazzarla pi� vicino possibile in un parcheggio a pagamento.
Ci trasciniamo le valigie per circa 500mt lungo le stradine sconnesse del centro storico ed arriviamo in questo grazioso hotel. La tipa alla reception non parla che spagnolo cos� che il tutto diventa ancora pi� difficile, tra il nervoso per il parcheggio e la spossatezza per il caldo (sono circa 38�C).
La camera � abbastanza spartana anche se pulita. L’hotel � pure “dotato” di Taberna e la tipa della reception ci offre un buono per 1 Tapa ed 1 Cana (bicchere di birra).
Ci rilassiamo qualche istante e poi usciamo a vedere Cordoba. Prendiamo una mappa della citt� alla reception e ci dirigiamo verso la famosa Mezquita, l’antica moschea trasformata in cattedrale, con pi� di 800 colonne arabe al suo interno.
L’ingresso costa 8€ per� � possibile visitarla gratuitamente la mattina dalle 8:30 alle 10:00. Questa volta non prendiamo l’audioguida e ce ne pentiamo: la Mezquita � enorme e ci sono moltissime cose da vedere !
Dopo la visita alla bellissima moschea trasformata in cattedrale, ci sperdiamo per le viuzze del vecchio quartiere ebraico di Cordoba. In realt� volevamo vedere la Real Alcazar ma era chiusa. Cos� andiamo a visitare la sinagoga ebraica, visto che n� io n� Carmen ne avevamo mai vista una.
Le viuzze del centro di Cordoba sono molto pittoresche anche se, come nelle altre citt�, i negozi di souvenir imperversano.
E’ un caldo pazzesco. Torniamo in albergo, un bel bagno rilassante e scendiamo a fare cena alla taberna l� sotto, per sfruttare il buono della tapa e cana gratis.
Ma, come al solito, la fregatura � in agguato: la sera non si servono tapas ! Io prendo il tipico flamenquin, una sota di involtino fritto ripieno di prosciutto, e Carmen tenta per il salmorejo (consigliato dalla cameriera, tipico piatto andaluso), una specie di passata di pomodoro fresco con mollica di pane. Anche qu� il pane scarseggia.
La cena � comunque molto buona e dopo cena usciamo a fare 2 passi in centro, distante poco pi� di 100mt: l’aria si � rinfresata ed uno sciame di persone si � riversato nelle strade a far “salotto”. Io e Carmen, invece, siamo distrutti e ce ne andiamo a dormire.
Sabato 23
Giorno di partenza ed anch se l’aereo � alle 20:50 la tristezza si fa sentire.
Partiamo da Cordoba, lungo la A4, diretti a Siviglia. La strada � in buone condizioni ed il panorama sempre colline-grano-colline-girasoli.
Decidiamo di fermarci a vedere Carmona, pochi Km prima di Siviglia. Carmona � un simpatico paesino arroccato su uno sperone di roccia in mezzo alle vaste pianure brulle di questa zona. Come quasi tutti i pueblos, in cima c’� la fortezza, poi la chiesa e sotto le case bianche degli abitanti.
Parcheggiamo e ci rilassiamo nell’ultima visita della vacanza.
Dopo la visita a Carmona ce ne torniamo a Siviglia, a perdere tempo in attesa dell’aereo. Anche a Siviglia, come a Cordoba, � arrivato il caldo ! Il termometro dell’auto segna i 38�C (alle 13:30, mentre alle 18:30 ne segner� 41�C…). Ci rifugiamo in un centro commerciale dove facciamo pranzo e gironzoliamo per i negozi.
Decidiamo di approfittare di queste ultime ore per un’ultima passeggiata in centro a Siviglia. Grazie a San TomTom raggiungiamo la Tabaccheria, ora sede dell’universit�, dove c’� un parcheggio ed un parcheggiatore abusivo che mi chiede un’offerta minima di 60cent. Gli allungo un’euro, con la speranza di ritrovarci l’auto, e lui si allontana soddisfatto.
Siamo praticamente in centro ma � talmente caldo che camminiamo a fatica sudando come non mai ! A giro ci sono pochi turisti, accaldati, che cercano scampo sotto tende, cappellini ed ombrelli. Il sole picchia come non mai e noi facciamo la spola da un negozio ad un’altro per rinfrescarci un p�. Facciamo un ultimo giretto nel Barrio di Santa Cruz alla ricera di qualche regalino dell’ultim’ora e torniamo all’auto: c’� ancora.
Alle 18:00 ripartiamo verso l’aeroporto, consegno l’auto, e ci mettiamo in attesa del check-in …la vacanza è davvero finita !