Sembra innegabile che l’anno 2014 è caratterizzato dalle tecnologie indossabili. Già da qualche mese, infatti, si iniziano a vedere in giro braccialetti e clip che, dotate di sensori, permettono di tenere sotto controllo il proprio stile di vita: monitoraggio del sonno, quantità di attività fisica, controllo del ritmo cardiaco etc etc etc…
Uno di questi è Vivofit (http://sites.garmin.com/vivo), il braccialetto elettronico targato Garmin, azienda che non necessita di presentazione.
Incuriosito, ho deciso di acquistarne uno, considerando anche il prezzo relativamente basso: sul sito della Garmin è disponibile a 119€ , con la possibilità di scegliete tra svariati colori del bracciale (che è in gomma, intercambiabile facilmente ed acquistabile anche separatamente). Lo trovate, ovviamente, anche su Amazon a poco più di 90€. Tuttavia, anche se è un dispositivo abbastanza nuovo, si trova già sul mercato dell’usato (dove l’ho acquistato io) a circa il 50% in meno del prezzo di listino.
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Unboxing
Oggi è arrivato il pacco e, preso dalla curiosità, non ho resistito a indossarlo subito. A prima vista sembra un semplice braccialetto di gomma dura, non molto flessibile, ma che coniuga una discreta robustezza percepita con una leggerezza incredibile: neppure sembra di averlo indosso !
Il display, senza back-light, è piuttosto scuro: ecco come hanno fatto per la durata delle batterie di oltre 1 anno ! Del resto, se escludiamo la fase di sincronizzazione, non sembrano esserci momenti di particolare “vita” sul dispositivo. Del resto gran parte delle informazioni sono visualizzabili sul web, limitando al braccialetto la sola visualizzazione di:
- numero dei passi effettuati
- obiettivo giornaliero
- km percorsi (stimati, il dispositivo non ha GPS)
- kilo calorie totali
- ora e data
Qualche foto del bracciale:
Nella confezione ho trovato:
- il Garmin Vivofit installato sul bracciale “normale”
- un bracciale più corto per i polsi più sottili
- il dongle USB ANT+
- un piccolo libretto con le avvertenze (le istruzioni sono sul sito web)
Installazione del software
Dopo l’entusiasmo della novità, da utente Linux non potevano mancare i primi problemini: come sincronizzare il VivoFit con il profilo sul portale Garmin Connect ? Già, perché gran parte delle operazioni di impostazione (peso, età, ora e data) si fanno attraverso il Web, creando il proprio account e relativo profilo su Garmin Connect, dove verranno salvati tutti i dati relativi alle vostre attività ed analizzati.
In particolare, se pensavate che il Vivofit si sincronizzasse con il vostro smartphone (Android o iPhone), rimarrete delusi: il bluetooth non è compatibile con il protocollo ANT+ (il dongle USB, incluso nella confezione, serve a questo), pertanto sul telefono potete installare l’app di Garmin Connect e visualizzare i dati che avrete già sincronizzato grazie al vostro PC: tenetelo a mente prima di fare l’acquisto !
Dopo un primo e veloce tentativo di provare direttamente da Linux (ho una Mint Debian x86), decido che almeno per le impostazioni e le prime prove è bene provare con il software ufficiale Garmin Express, che però è compatibile solo con Windows e MAC. Su una macchina virtuale (VirtualBox) ho una vecchia copia di Windows XP e così ne approfitto: l’installazione è tutt’altro che banale, soprattutto perché l’assenza di due semplici righe di manuale complica le cose.
Per prima cosa, scaricare ed installare il software Garmin Express dal sito http://software.garmin.com/it-IT/express.html ed eseguite i consueti passaggi:
Non appena conclusa l’installazione, verrà effettuata una ricerca dei dispositivi compatibili ANT+ nelle vicinanze (3 mt): in quetso caso, oltre al Vivofit, avevo anche il Forerunner 405.
Dopo aver “accoppiato” il dispositivo con il PC, il programma effettua un controllo sul firmware (aggiornandolo se necessario) e scarica gli eventuali dati presenti, inviandoli sul portale Garmin Connect: questa operazione dovrete farla ogni qualvolta desiderate sincronizzare il dispositivo.
A questo punto, man mano che usate il bracciale, popolerete la vostra dashboard sul sito.
Prime impressioni
Dopo qualche ora di utilizzo, eccomi a dare le prime impressioni, riservandomi ovviamente di rettificare man mano che lo uso.
Come ho già detto, il bracciale è molto leggero e pratico. Inoltre il plus dell’orologio lo rende anche, in qualche modo, utile al di là del suo obiettivo primario, che è quello di stimolare il movimento. Contrariamente a quanto pensavo, infatti, il contatore di passi e la barra motivazionale per il raggiungimento dell’obiettivo sono di stimolo a camminare: importante soprattutto per chi, come me, ha un lavoro piuttosto sedentario.
Tra gli aspetti negativi vi è la difficoltà di sincronizzare i dati con il portale (e, di conseguenza, con l’app. per smartphone), soprattutto perché da Linux non è possibile farlo con facilità: cosa aspetta la Garmin a rilasciare una versione anche per noi utenti di software libero ?
Come ultima osservazione, devo ammettere che forse la pubblicità porta ad una sopravvalutazione di questi dispositivi: alla fine si tratta di semplici “sensori di movimento” (in realtà la tecnologia è più complicata ma approfondiremo in seguito…) che, soprattutto se non adeguatamente utilizzati, possono venire molto presto a noia: forse proprio per questo la Garmin, ma anche altri produttori, hanno implementato le “sfide tra utenti” e gli obiettivi da raggiungere. E’ comunque innegabile che, almeno fino a che non vi saranno (se mai vi saranno) implementazioni libere del protocollo, l’utilizzo è abbastanza limitato.
Impressioni dopo una settimana di utilizzo
Dopo una settimana di utilizzo…Ormai sono 7 giorni che ho il VivoFit al polso 24h su 24, togliendolo solamente quando vado a correre (uso il Garmin Forerunner 405) e quando ho gli allenamenti di karate.
Devo dire che lo trovo una valida alternativa al classico orologio da polso, con la differenza che è molto meno ingombrante e più leggero, oltre ad essere molto più fashion: in diversi mi hanno chiesto “ma che marca è quell’orologio lì ?“.
Comunque, ho notato che durante le giornate al lavoro è stimolante osservare il numero dei passi da fare, invitando a muoversi di più: un valido aiuto contro l’impigrimento del lavoro davanti al PC ? Probabilmente si…
Mi hanno chiesto se, effettivamente, il conteggio dei passi è attendibile: la risposta è SI, è attendibile al 99%, anche se ho notato che il contatore scorre anche quando sono sullo scooter o in auto (essendo basato sui segnali di un accelerometro interno, capita che il fingerprint del passo venga “simulato” dalle scosse della strada).
Una volta sincronizzati i dati del VivoFit con il portale Garmin Connect, è possibile visualizzare via web l’andamento nel tempo della propria attività fisica, con tanto di raggiungimento (o meno) dell’obiettivo di passi giornaliero. Inoltre ho notato come il numero di passi “obiettivo” cambia nel tempo, passando dai 7500 del lunedì (1° giorno di utilizzo) agli oltre 8100 della domenica (7° giorno di utilizzo).
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Conclusioni
Dopo 7 giorni di utilizzo iniziamo a dare qualche opinione sul prodotto, iniziando dai “pro” e poi dai “contro”:
- Stimolo a muoversi per chi ha un lavoro sedentario
- Monitor della qualità del sonno
- Comodo e pratico nell’uso quotidiano
- Il prezzo a listino è probabilmente troppo alto rispetto alle effettive potenzialità del prodotto
- Non lo vedo adatto a chi conduce una attività dinamica o per uso sportivo
- Sul portale Garmin Connect mi sarei aspettato di poter avere qualche valutazione in più
3 comments
buongiorno Michele mi potresti aiutare non riesco a sincronizzare il mio garmin vivofit2 ho una vecchio xp , scaricando Garmin Express non è compatibile con il sistema operativo in uso. cosa posso fare??
Ciao Marco, il client Garmin Express da un errore in fase di avvio ma poi, almeno a me, parte e riesco a sincornizzarlo. Assicurati che il dongle USB sia visto correttamente, metti il Vivofit vicino e tieni premuto il pulsante fino a che non vedi scritto “SYNC” sul display: a questo punto dovrebbe fare tutto da solo…
Buona fortuna !