“Corrono come se avessero il fuoco sotto il sedere in cerca di qualcosa che non si trova .Si tratta fondamentalmente della paura di affrontare se stessi, si tratta fondamentalmente della paura di essere soli. Invece a me fa paura la folla.”
Charles Bukowski
L’auto-isolamento anche dai social sta dando frutti interessanti. Trovo più tempo da dedicare ai miei hobby e, soprattutto, per riflettere. Ci sarà modo e occasione per discutere di quanto sta avvenendo. Qualcuno continua a ripetere che “non è il momento delle polemiche“. Invece si, è il momento non tanto della polemica quanto della resistenza. La resistenza morale delle persone per bene che non accettano di essere trattate come criminali e che non vogliono essere punite come bambini. Persone per bene che hanno compreso l’importanza dell’isolamento sociale e lo applicano, senza bisogno di diffondere paura e sospetto nella popolazione.
Non sono un leghista né ammiro il governatore del Veneto, ma quando Zaia dice che il “Lockdown di fatto non c’è più, basta ipocrisia“ mi trova sostanzialmente d’accordo. Anche se l’Italia è famosa per le situazioni d’emergenza che durano per anni, credo che un lockdown come questo, pieno di eccezioni che ne hanno quasi da subito vanificato la reale efficacia, non possa protrarsi per mesi, con conseguenze devastanti per l’economia, la società e l’integrità emotiva dei cittadini.
Un’altra bella ventata di ottimismo arriva dall’ex Ministro delle Finanze greco Varoufakis: “Per Italia futuro di austerità e depressione permanente”. Grazie, non c’è di che. Anche a lei e famiglia!
In tutto questo grigiore arrivano le buone notizie: da martedì 13 saranno nuovamente aperte librerie, negozi per bambini e cartolerie. Urra! Ma quindi si potrà uscire di casa per andare in libreria? Mistero, nessuno ancora lo sa. Il dubbio rimane. Certo che un negozio aperto senza che i clienti possano andarci è come vendere frigoriferi agli eschimesi. Magari al polo nord, però, qualche cliente lo si trova.
Come vi avevo promesso, sul tema “libri” apro una piccola digressione tra l’amabile libro cartaceo e il freddo e-book. Da qualche tempo mi sono appassionato all’e-reader. Lo trovo, al di là dell’innegabile minore pathos legato alla fisicità dell’oggetto, estremamente comodo per tutta una serie di motivi:
- posso portare migliaia di libri in poco più di 200 grammi di peso;
- ho la possibilità d’ingrandire o ridurre la dimensione dei caratteri;
- posso impostare segnalibri virtuali, evidenziare e condividere parti di testo;
- esistono migliaia di e-book gratuiti da leggere subito, senza costi né tempi di spedizione;
Per contro:
- non ho la bellezza di poter ammirare il libro nella libreria di casa;
- la batteria, per quanto duri molti giorni, alla fine si scarica e deve essere ricaricata;
- pur sopportando piuttosto bene gli urti, come ogni dispositivo elettronico può rompersi;
Andiamo al fattore economico. I libri, quelli cartacei, non costano mediamente poco: andiamo dagli 8€ in su, fino anche a 25-30€ e oltre. Chiaramente si può sempre optare per i libri usati (la mia passione!) e per quelli presi in prestito nelle biblioteche comunali.
Gli e-book generalmente costano un 30-50% meno del cartaceo. Dipende poi da svariati fattori quindi è difficile fare un confronto. Inoltre non tutti i libri cartacei sono disponibili il formato digitale, soprattutto le edizioni più vecchie.
Molti e-reader supportano anche il formato PDF (oltre al MOBI e EPUB, i più diffusi per gli e-book) e quindi possono anche essere usati per leggere riviste, documenti e altro in formato elettronico.
Come avevo anticipato, esistono sito web che offrono migliaia di e-book gratuiti (legalmente) come Project Gutenberg (oltre 60.000 ebook in tutte le lingue): basta scaricare il file e copiarlo sulla memoria dell’e-reader.
Inoltre, per completezza, devo sottolineare questi altri aspetti sugli e-reader:
- sono quasi tutti legati all’azienda produttrice. Ad esempio, i Kindle, chiedono di collegarsi al proprio account Amazon per effettuare acquisti di e-book e, quindi, sul lato privacy potrebbero esserci aspetti non del tutto chiari (si può usare anche senza registrarlo, ovviamente rinunciando alla possibilità di acquistare nuovi e-book);
- non costano pochissimo: per un Kindle Paperwhite retroilluminato (che vi consiglio fortemente nel caso siate interessati), ci vogliono dagli 80€ in su;
- il mercato degli e-book taglia totalmente fuori gli intermediari, come le librerie. Eticamente parlando, questo rischia di farne chiudere molte. Potrebbero esserci delle vie d’uscita (e-book crossing?) ma, al momento, che io sappia non ce ne sono.
Un po’ di sane letture farebbero bene anche ai nostri politici, non credete? Una delle più interessanti, anche se il capitolo sul CoVID-19 non mi ha entusiasmato, è stato proprio “Virus – La grande sfida“, di Roberto Burioni. Racconta come funzionano alcuni tristemente famosi virus e malattie collegate, come la Rabbia, lo Yersinia Pestis, l’AIDS, la SARS… e forse per questo sono trasalito quando ho letto che il Min. Speranza ha dichiarato, candidamente, che “Fino a quando non avremo un vaccino il distanziamento sociale è l’unica arma che abbiamo“. Tuttavia, secondo Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria, il vaccino arriverà a tempi record. Lo spero vivamente, perché pensare di restare recluso in casa a tempo indeterminato mi preoccupa molto.
Domani è Pasqua. Una pasqua anomala, non solo per le temperature e il tempo insolitamente splendido.
L’eroe del giorno è un 50enne di Grosseto che, dopo essere stato fermato e controllato dalla Polizia, ha segnalato a un’auto civetta della presenza del posto di blocco. Gli è andata male, perché ha cercato di accampare scuse non molto convincenti che gli sono costate la sanzione e pure la denuncia. Forse, se stava a casa, era meglio.