17° giorno – Droni, isolati e ristretti

Vene cchiù ‘ntra n’ora, che’n cient’anne.
Proverbio napoletano

Anche a Siena arrivano i droni, occhi elettronici volanti pronti a scovare chi si assembra e chi non rispetta le disposizioni ministeriali: ieri l’altro, secondo i dati del Viminale, in tutta Italia più di 10.000 cittadini sono stati denunciati ex. art. 650cp (“Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità”). A occhio e croce, dovremmo essere in procinto di superare le 100.000 denunce. Chissà come andrà a finire, visto che già il sistema giudiziario italiano pre-covid non è che brillasse per celerità ed efficienza. Mi verrebbe da proporre una specie di “pari e patta”, qualcosa come “paghi 500€ di ammenda e la chiudiamo qui“. Attenzione, gli avvocati potrebbero non essere d’accordo.

Continuano le inutili e pericolose code al supermercato. Il mio appello di organizzare gli accessi sulla base di prenotazioni puntuali via telefono o smartphone è rimasto inascoltato ma sono fiducioso e non demordo. Dice che nelle lunghe file ci sia chi si sta organizzando. Come a Prato, fuori dal Carrefour: la lunghissima coda ordinata e disciplinata sembra uscita dalla macchina fotografica di Spencer Tunic, se non fosse che la gente è tutta vestita.

La ministra Pisano invita a usare Internet con parsimonia, perché ha scoperto che l’infrastruttura ICT italiana è inadeguata. Se avesse letto questo blog, forse lo avrebbe scoperto prima. Come giustamente dice Massimo Carboni, di GARR, è “indubbio che siamo di fronte a limitazioni della banda e che, se quello che abbiamo ora è frutto di dieci anni di investimenti, non possiamo girare la manopola in due settimane e fare ciò che richiederà, invece, dai 24 ai 36 mesi“.

Sarà comunque importante fare tutti la nostra parte per limitare il consumo di banda. Suggerisco:

  • disinstallate l’app nativa di Facebook e passate a SlimSocial;
  • la vostra faccia rimane più o meno la solita per molti mesi: spesso una telefonata ottiene il medesimo risultato di una videochiamata, ma costa circa 1/10 di banda;
  • dovete fare una riunione in videocall? Pensateci: dovete proprio guardarvi in faccia o è sufficiente riuscire a sentirsi?
  • riducete la risoluzione dei video che guardate, anche su YouPorn e PornHub;

Il presidente Conte ha comunicato, a tarda notte, una nuova “stretta” con la chiusura delle fabbriche e attività produttive non indispensabili. Scusate, ma non era già così? Cosa mi son perso? Si chiede ai cittadini di stare in casa ma poi si consente di farli ammassare dentro le fabbriche per 8 ore al giorno? Nah, impossibile. Deve essermi sfuggito qualcosa…

Tempi duri per le relazioni coniugali ed extra-coniugali. Avere il consorte troppo vicino, tutto il giorno, tutti i giorni può essere davvero faticoso. Gli avvocati divorzisti stanno già sfregandosi le mani: si prevedono tempi d’oro al termine della pandemia. Stessa cosa per le relazioni extra-coniugali: amanti trascurate minacciano di troncare la relazione clandestina. Il problema è che, segregati in casa, risulta difficile riuscire a gestire il tutto.

Un paragrafo va dedicato alle cosiddette lauree e lezioni on-line. Le istituzioni dicono che sono un grande successo, di diverso avviso molti studenti. Tanto da aver dedicato un canale Instagram (@trashteamsuni) agli strafalcioni, le boutade e il trash della nuova didattica 2.0. Per non parlare di chi, durante la sessione di Laurea, dimentica il microfono aperto commentando in modo “colorito” il voto finale. Ragazzi, almeno voi che siete nativi digitali, non ci fate fare brutte figure!

Per finire, proviamo a dare una risposta a tutti quei cittadini e sindaci improvvisamente colti dalla frenesia del lavaggio stradale con la candeggina: “Non vi è evidenza che spruzzare ipoclorito di sodio all’aperto, massivamente, sui manti stradali, possa avere efficacia per il contrasto alla diffusione del CODIV-19 dal momento che le pavimentazioni esterne non consentono interazione con le vie di trasmissione umana“. La fonte è autorevole: ARPA Piemonte.

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