“Il fallimento è una parte della vita. Il successo non ti insegna niente, ma il fallimento ti insegna la resilienza. Ti insegna a prendere te stesso e a riprovare.”
Sarah Morgan
Non ricordo dove l’ho letto ma siamo progettati, noi esseri umani, per andare avanti. Per sopravvivere, anche in situazioni difficili. La resilienza, la capacità di non arrendersi quando la barca si rovescia, fa parte della necessità di sopravvivenza. Anche la nostra mente è progettata per questo, come dimostra il fatto che mentre migliaia di esseri umani stanno morendo a causa del coronavirus, c’è chi si preoccupa dove può andare a fare la spesa. Socialmente riprovevole, umanamente comprensibile.
Se le consuetudini sociali ci vorrebbero tutti amabilmente solidali l’uno con l’altro anche e soprattutto nelle situazioni di difficoltà, in realtà sembra aver preso il sopravvento un basso istinto di sopravvivenza. Mors tua, vita mea. La spinta ottimistica iniziale, testimoniata dai colorati disegni dei bambini affissi alle terrazze “Andrà tutto bene“, sta lentamente scemando e sbiadendo, come le bandiere e gli striscioni esposti alle intemperie.
Gli slanci di solidarietà vengono lentamente sostituiti da campagne di invito alla delazione e alla denuncia (emblematica quella del Comune di Roma). I cittadini controllati e monitorati addirittura con droni volanti, neanche fossero pericolosi criminali. Pattuglie a presidio continuo del territorio, come non si era mai visto prima e centinaia di migliaia di denunciati per aver osato mettere il naso fuori casa senza giustificato motivo. Inasprimento continuo delle sanzioni e riduzione delle libertà (salvo poi tornare velocemente sui propri passi quanto la lobby di turno inizia a protestare). Serviranno tutte queste drastiche e pesanti misure? Lo spero, anche se la storia ci insegna che non sempre è andata come ci sarebbe piaciuto.
Lo so, ne ho parlato molto in questi giorni. Tanto da diventare noioso anche a me stesso. Ma credo che sarà questo l’aspetto che rimarrà nella storia e nella società, quando la tempesta sarà passata e ci troveremo a raccogliere i cocci di un mondo ormai passato.
Anche il Vaticano e la Chiesa cattolica, da sempre monolitica istituzione ermetica ai cambiamenti, si è dovuta adeguare. Proprio in questo momento Papa Francesco sta tenendo, in diretta web, la messa di benedizione Urbi et Orbi con la possibilità di ricevere l’indulgenza plenaria. In diretta web, con Piazza San Pietro completamente vuota.
Nel mentre, come era ampiamente prevedibile, la situazione sociale sta esplodendo nelle zone più povere del Paese. A Palermo gruppi di cittadini hanno tentato di forzare le casse dei supermercati, tanto che adesso sono tutti presidiati dalle forze dell’ordine. Purtroppo ho paura che non saranno episodi isolati, soprattutto nel caso questo lockdown dovesse continuare ancora per molto.
Inaspettato fenomeno quello della “migrazione al contrario”: al confine USA-Messico sono i messicani a non voler più far entrare gli americani nel loro Paese, chiedendo la chiusura della frontiera. Al destino, si sa, non manca il senso dell’umorismo.
Negli States, 28 milioni di americani sono senza copertura sanitaria. Un 17enne è morto a causa del coronavirus perché non aveva l’assicurazione sanitaria a coprire le cure mediche necessarie. Sono queste le notizie che devono farci apprezzare, nel bene e nel male, il sistema sanitario pubblico italiano. Che ha tanti, tantissimi difetti. Ma quantomeno hai il diritto di essere curato a prescindere dal reddito: un motivo in più per difenderlo dagli attacchi degli sciacalli della Politica, che negli anni hanno falcidiato fondi, posti letto e specialisti solo nell’ottica di ridurre i costi. Non per i loro emolumenti, ovviamente.
Diminuiscono furti, rapine e scippi, aumentano i reati informatici. Complice il maggior uso degli strumenti telematici, i criminali non si stanno facendo sfuggire l’opportunità di rubarvi i dati, cifrarvi l’hard-disk per chiedere un riscatto, svuotarvi il conto on-line.
Tra le ultime tendenze, quella di convincere l’ignara vittima dell’esistenza di un fantastico corona anti-virus da installare sul PC. Inutile sottolineare che si tratta di un malware che installa una backdoor e rende il vostro sistema uno zombie controllato dai criminali per le attività più disparate, da attacchi DDoS al mining di cryptovalute.
Per finire, diverse persone mi chiedono consigli su come ripulire la memoria dello smartphone da tutti i video e i meme che in questo periodo arrivano più numerosi che mai. Personalmente trovo molto comoda l’utility Files di Google, scaricabile gratuitamente da Gooogle Play.
Domani è sabato. E anche questa settimana lavorativa #smart è passata.