Al Salone del Camper di Parma

“Questa estate andrò in campeggio, quando rientrerò a Settembre starò ancora cercando di montare la tenda.”
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Alla fine, siamo andati. Con il camper, ovviamente. Al “Salone del Camper” di Parma, evento di portata internazionale dove oltre 300 costruttori di camper e caravan espongono le ultime novità sul mercato. E dove è possibile vedere le ultime novità tecnologiche del settore, che vede in Italia oltre 4 milioni appassionati, oltre a poter acquistare accessori e materiali di consumo negli stand del “mercatino”.

La Fiera di Parma, sede del Salone del Camper, si trova in una zona abbastanza comoda da raggiungere in camper, a pochi km dall’uscita autostradale dell’A1 di Parma. E’ tuttavia una zona lontana dai servizi e dal centro di Parma, quindi è bene organizzarsi prima per eventuali necessità.

Una immagine dell’area di sosta davanti all’ingresso Nord

Tutto intorno alla Fiera è predisposta una grande area di sosta a pagamento (9€ per i camper, ogni 24h) con servizio di scarico. Ci sono anche piazzole con allaccio per l’elettricità ma il costo è maggiore. Il parcheggio è proprio adiacente agli ingressi (ce ne sono 4) e quindi molto comodo, anche se a pieno sole.

Consiglio inoltre di acquistare i biglietti on-line così da fare una sola fila per l’ingresso (c’è un gate dedicato ).

Il “Salone” è composto da 5 padiglioni, di cui 3 dedicati interamente alle aziende, uno per la promozione del territorio ed uno a metà tra aziende e produttori/rivenditori di accessori e componentistica, come la Dometic o la Fiamma. C’è pure un ampio spazio dedicato alla ristorazione ed ai bambini. Tra l’altro, c’era pure la aVoid Tiny House che abbiamo visto a Siena nelle settimane scorse, con il suo progettista che presenta il progetto ai visitatori.

Tra le tante novità, forse la più interessante che ho visto è la roulotte-catamarano prodotta dall’azienda tedesca Sealander: dal costo non proprio banale (si parte dai 25.000€ in su, a seconda degli accessori…), questa roulotte da due persone può essere usata come natante, con a bordo tutte le comodità come cucina, letto alla francese, frigorifero e bagno.

La roulotte-catamarano prodotta dalla Sealander

Mi ha entusiasmato anche la tenda da auto della AutoHome, che ho visto per la prima volta nel parcheggio della Fiera: da montare direttamente sul portapacchi, permette a due persone di dormire comodamente …sopra l’auto ! Il tutto espandibile con una vasta gamma di accessori, compreso tendalino e veranda per installare la cucina da campo. Anche qui, il prezzo non è proprio banale: si parte dai 2000€ per la versione minimal….

In tenda …sopra l’auto !

Non mancavano ovviamente anche gli oggetti di lusso o, comunque, di nicchia. Come l’auto progettata ad hoc per essere trainata dal camper, per potersi spostare in libertà una volta arrivati a destinazione !

Tra le innovazioni forse più importanti c’è l’attenzione sempre maggiore al risparmio energetico che, su mezzi progettati per essere il più possibile autonomi, ha la sua importanza. Non solo pannelli solari, quindi, ma anche impianti diesel/gpl per poter “diluire” il consumo di carburante fino al 30% ed usare la medesima bombola GPL anche per i servizi. O soluzioni di generazione elettricità a celle di combustibile, prodotta dal metanolo, come quella proposta dall’azienda EFoy (a prezzi, purtroppo, ancora non proprio abbordabili).

Intramontabile VW California

Inizia a farsi strada anche il settore dell’IoT all’interno dei camper, con sempre più periferiche interfacciabili allo smartphone, dal controllo delle luci al climatizzatore. Alla gestione integrata dell’energia elettrica per tenere sotto controllo il consumo dei vari servizi: un settore in rapida crescita dalle opportunità interessanti.

Salottino di una roulotte

Per il resto, almeno sul lato dei costruttori, ho avuto difficoltà a percepire innovazioni importanti. Sicuramente i mezzi di oggi sono più sicuri, tecnologicamente più avanzati, ambientalmente meno impattanti (grazie, soprattutto, a motori più rispettosi dell’ambiente e normative più severe) ed anche esteticamente più accattivanti. Ma il sospetto è che vi sia la tendenza a voler, in qualche modo, sfidare le leggi della convivenza esagerando sullo spazio disponibile, sempre poco: è chiaro che un viaggio in camper in più persone nello stesso mezzo richiede molto affiatamento ed intimità. Anche perché nei pochissimi cm quadri disponibili la convivenza rischia di essere difficile. Anche sotto il settore tecnologico, sono rimasto abbastanza deluso dalle poche innovazioni “di serie” introdotte: ormai l’illuminazione a LED dovrebbe essere la normalità, mentre invece viene spesso spacciata come un plus. Lo stesso per alcuni sensori, come quelli di parcheggio e la telecamera posteriore, che reputo ormai indispensabili in un mezzo di 5 e più metri senza visibilità sul retro. Eppure sono veicoli da 40.000€ in su, dove nel settore delle auto si vede molta più tecnologia anche in vetture da 15.000€.

La tendenza, in ogni caso,  sembra proprio quella di puntare a veicoli più snelli e leggeri, come i furgonati, oppure puntare su veicoli più grandi ma dotati di ogni comfort (ho visto camper con il garage che può contenere fino a due moto !), sicuramente non molto adatti per le nostre strade ma perfetti per chi (con il portafoglio pieno) si porta dietro altri veicoli per muoversi nel corto raggio.

Il massimo è l’auto parcheggiata in garage !

E’ comunque definitivamente tramontata l’idea che il camper sia un mezzo scomodo, non adatto alle famiglie o a chi ama i comfort moderni. Certamente gli spazi impongono comunque qualche sacrificio (i lavandini, ad esempio, sono ancora perlopiù molto piccoli) ed è impensabile cucinare piatti elaborati, così come i letti ed i materassi -per quanto comodi- non sono neanche lontanamente paragonabili al mio “Pirelli” in lattice naturale. Ma il richiamo della libertà, vero plus del viaggiare in camper, è un richiamo sempre più irresistibile (e ben 4 milioni di Italiani, nel 2017, lo hanno provato).

Per questo credo che ormai sia il tempo, anche per le amministrazioni comunali, di prendere atto del cambiamento delle abitudini anche per le vacanze. Cogliendo al volo l’opportunità di sviluppo anche commerciale, oltre che occupazionale, offerto da un settore in rapida crescita. Un settore che, a differenza di altri, offre un turismo di maggiore qualità: proprio quello che tanti assessori al turismo cercano…

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