Sono pochi gli stessi senesi a saperlo ma, a pochi km a sud-est dalla città di Siena, c’era un deserto, il Deserto di Accona, in quelle che oggi vengono chiamate le Crete Senesi: si tratta di una vasta area semi-arida, contraddistinta da una bassissima piovosità (The Crete Senesi and the Accona Desert), tra i comuni di Asciano, Buonconvento, Monteroni d’Arbia, Rapolano Terme e San Giovanni d’Asso.
Questa zona, famosa per i bianchi calanchi denominati “biancane“, è coltivata principalmente a grano, anche se non mancano campi di girasoli e altri cereali, come l’orzo.
E’ una delle mie mete preferite per i giri in moto domenicali, dove percorrendo i sentieri e le dure strade argillose delle “crete”, posso godere di panorami stupendi e scorci magnifici, soprattutto al tramonto.
Le crete offrono, in ogni stagione, panorami stupendi e le tante fattorie abbandonate, con le loro aie deserte, richiamano alla memoria il tempo che fu.
Non mancano luoghi ricchi di storia e di religione, come la splendida Abbazia di Monte Oliveto o la ben meno nota Badia di Poggio ‘a Frati, lungo la strada che conduce alle Ville di Corsano, medievale luogo di espiazione, dove la leggenda narra che vi siano, nel torrione ancora ben visibile, apparizioni di frati incappucciati. Vi sono poi le Grance, antichi granai, ancora visibili che lo Spedale Santa Maria della Scala gestiva in questa zona, come quella di Cuna, a pochi km da Monteroni d’Arbia, e Radi.