Appena concluso un piacevole weekend a Napoli, dopo anni che cercavamo l’occasione per visitarla. Ammetto che, forse troppo suggestionato dalle troppe dicerie, sono stato fino all’ultimo interdetto. Chiarisco subito, per evitare polemiche, che sono rimasto piacevolmente colpito dalla capitale partenopea: ne approfitto per scrivere queste poche righe anche per incoraggiare tutti coloro che, come me, hanno ancora “paura” di visitare questa bella città italiana.
Stazione Leopardi, FuorigrottaConsigliato da un amico partenopeo, prenoto all’Hotel Leopardi in zona Fuorigrotta, lontano dal caos del centro storico e facilmente raggiungibile dall’autostrada.
[alert style=”grey”] Prenotare direttamente dal sito web o telefonando vi permetterà di risparmiare qualche decina di euro rispetto ai più “blasonati” Booking.com & C. Se avete il sonno leggero consiglio di chiedere espressamente una camera interna, per non sentire troppo il rumore del traffico sulla via sottostante[/alert] Interno della Certosa San Martino
Inoltre questo hotel si trova proprio a pochi passi dall’omonima stazione della metro (che poi proprio “metro” non sarebbe …più ferrovia sotterranea !) ed è pertanto comodissimo per raggiungere il centro. L’unica pecca è che i treni concludono le corse intorno alle 22:30 pertanto i “nottambuli” avranno qualche difficoltà nel rientro alle ore piccole. Accanto all’albergo ci sono una Pizzeria da Asporto, la “Vera Margherita” ed un ristopub dove poter cenare con una bella pizza o un panino. E’ inoltre possibile richiedere il posto auto in parcheggio riservato e sicuro, poco distante, a qualche euro in più al giorno: concordate la tariffa e godetevi tranquilli la vostra visita di Napoli !
DettaglioAcquistando il biglietto al vicino tabacchi o giornalaio, 1.30€ tariffa unica per 90 minuti, potete scorrazzare in metro e funicolare dove volete: per il centro storico le fermate sono quelle di Montesanto o Piazza Cavour. Ovviamente la prima cosa da fare è procurarsi una mappa della città, altrimenti perdersi sarà inevitabile…
Presepi a San Gregorio ArmenoLa nostra prima tappa è stata proprio Piazza Cavour, da dove possiamo direttamente prendere Viale Duomo, dove si trova la cattedrale, ed arrivare direttamente al decumano “Spaccanapoli”, il cuore più famoso della città.
Centro StoricoIn realtà, al di là delle tante leggende, è un centro storico pittoresco ed anche piuttosto affollato (considerate che siamo a Dicembre, sotto Natale…), dove stare attenti ma senza farsi prendere da paturnie varie: come dicono a Napoli, “non create l’occasione“.
[alert style=”yellow”] Per sapere come funzionano i borseggi potete guardare questa interessante puntata trasmessa su National Geographic e disponibile su Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=IlH5oaJ5hB8 [/alert]
Centro StoricoIn questo periodo, sotto Natale, capita che il centro sia decisamente affollato…e intendo AFFOLLATO al punto di non riuscire a camminare, pertanto comportatevi ed abbigliatevi di conseguenza: suggerisco niente borse, zaino senza nulla di valore, pochi soldi e giacche chiuse. Soprattutto la zona di San Gregorio Armeno, famosa per i suoi presepi, soffre di “congestione pedonale” molto facilmente: le viuzze, strette e pittoresche, sono prese d’assalto da migliaia di turisti.
San Gregorio ArmenoCome impone ogni visita che si rispetti, ci siamo recati a visitare la Cappella di Sansevero, dove si trova l’opera scultorea de “il Cristo Velato“, in un vicolo tra Via dei Tribunali e Via San Biagio dei Librai. Che dire, i 7€ del biglietto di ingresso sono decisamente troppi rispetto alle, se pur bellissime, opere d’arte esposte nella cappella. Certo, la fattura di pregio e la bellezza val la pena di una visita ma si tratta, essenzialmente, di una semplice cappella con sculture in marmo bianco. Qui si trovano anche le due “macchine anatomiche” di Sansevero:
Piazza del Gesù Nuovo…due corpi, di un uomo e di una donna, completamente scarnificati, nei quali è possibile osservare, in modo molto dettagliato, l’intero sistema circolatorio costituito da vene, arterie e capillari.
Da qui ci siamo dilettati a visitare tutta la zona (Via dei Tribunali, Via Benedetto Croce, Piazza del Gesù Nuovo, Piazza Dante…) fino ad arrivare alla lunghissima, trafficatissima e caotica Via Toledo, dove abbiamo passeggiato fino a Piazza Plebiscito, visitando la Galleria Umberto I, il Maschio Angioino, il Palazzo Reale, il Teatro San Carlo. Da questa via, che è stata praticamente al centro della nostra breve visita, siamo arrivati fino al lungomare di Via Partenope (Castello dell’Ovo), zona di Chiaia, ricca di boutique ed altri negozi dove fare shopping.
Funicolare MontesantoDietro consiglio, Domenica mattina siamo saliti fino al Vomero, attraverso la funicolare di Montesanto, ed abbiamo visitato la Certosa di San Martino (Castel Sant’Elmo, ingresso 5€, è praticamente solo per il panorama…) da dove si può visitare una interessante mostra di presepi dell’epoca moderna (compreso quello dentro l’uovo), oltre ad una sezione dedicata alle lance reali ed altre interessanti opere d’arte. Inoltre dalle terrazze della Certosa si gode di una bella vista sull’intero Golfo di Napoli, fino al Vesuvio ed al promontorio sorrentino.
Il Vesuvio dalla Certosa di San MartinoDa qui siamo tornati, dopo una breve passeggiata nel quartiere più “vip” della città (il Vomero, appunto…), sempre con la funicolare, in Piazza Montesanto da dove ci siamo incamminati lungo Via Pignasecca, adiacente ai Quartieri Spagnoli e brulicante di ogni genere di merce ed alimento a prezzi incredibili.
[alert style=”yellow”] E’ opportuno fare sempre molta attenzione ai motorini e scooter, che transitano praticamente ovunque senza alcuna regola e, per quanto “acrobatici” nella guida, mettono in serio pericolo i pedoni [/alert] Galleria Umberto I
Alla fine dei tre giorni (arrivati sabato pomeriggio, domenica e lunedì mattina), ho scoperto una città dalle mille sfaccettature e contrasti, che però hanno imparato a convivere. Si vedono, ad esempio, grandi differenze tra il passeggiare a Chiaia o nel Centro Storico, sia come negozi che come “persone”. Anche i palazzi, ed in negozi, riflettono il “carattere” della zona, in un colorato e chiassoso potpourri italico.
Lungomare e Castello dell’OvoInoltre, il centro storico è suddiviso in “zone”, o “vie”: c’è la via dei negozi di strumenti musicali, quella dei libri, dei presepi… in particolare, per i feticisti della carta stampata, suggerisco la zona di Piazza Dante e Via Port’Alba, pieni di banchetti e librerie di libri usati ad ottimi prezzi.
ChiaiaHo apprezzato la gentilezza e cortesia di tutti coloro ai quali ho chiesto indicazioni o informazioni, che spesso hanno elargito anche preziosi consigli e suggerimenti. Da sottolineare anche la bontà del cibo partenopeo, ad iniziare dalla famosa “pizza”, le sfogliatelle, i babà…
Nella prossima visita mi piacerebbe riuscire a visitare il Palazzo Reale ed il Castello dell’Ovo, entrambi chiusi, ed anche le Catacombe di San Gennaro che però sono piuttosto distanti dal centro storico.
8 comments
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Bella recensione. Purtroppo Napoli viene dipinta dall’informazione come la città, in primis, dello scippo e della delinquenza. Ormai è diventato uno stereotipo (voluto). Lo scippo lo trovi in qualsiasi grande città e Napoli nonostante i suoi grossi problemi non è la città che tutti dipingono. Tu ne sei testimone. Se “crei l’occasione” a Firenze o a Milano, come a Roma, stai sicuro che anche lì il portafogli scompare. http://www.youtube.com/watch?v=tpi_8lxJgoU
Ciao! 😉
Vedi Napoli e poi… http://t.co/EHj1OwVeOc
“i 7€ del biglietto di ingresso sono decisamente troppi rispetto alle, se pur bellissime, opere d’arte esposte nella cappella. Certo, la fattura di pregio e la bellezza val la pena di una visita ma si tratta, essenzialmente, di una semplice cappella con sculture in marmo bianco”.
Ecco perchè i 7 Euro ti sembrano troppi, perchè non hai capito un tubo di quello che hai visto.
Hai visto Il Cristo Velato, una delle sculture più belle mai concepite dall’intelletto umano, non ce l’ha fatta neanche Michelangelo, e mi vieni a scrivere una cosa del genere.
Un consiglio, NON tornare più a Napoli, è tutta come la cappella, non te la consiglio.
In alternativa c’è Disney Land Paris, lì i 7 euro vale la pena spenderli.
Gentile “tommaso”,
sono un convinto sostenitore del bisogno di diffondere la cultura e la conoscenza. Per questo critico il costo esorbitante per l’ingresso in una cappella che contiene importanti e bellissime opere d’arte: certe opere sono patrimonio dell’umanità e credo che la loro visione dovrebbe essere GRATUITA o con obolo “simbolico”. Non ho mai sopportato, e mi spiace per i tuoi toni poco rispettosi, lo speculare economicamente sulle opere d’arte.
Inoltre, e concludo, non ne vale la pena anche perché le informazioni riportate nel museo sono scarse/nulle e questo indubbiamente penalizza l’esperienza globale del visitatore, che si trova davanti ad opere d’arte meravigliose senza avere opportune informazioni che sicuramente gli permetterebbero di godere a pieno della visita.
Spero di essere stato esauriente e, magari, di aver dato il mio misero ed insignificante contributo.
Michele
Il punto è che avete detto questo signor Michele:
“Certo, la fattura di pregio e la bellezza val la pena di una visita ma si tratta, essenzialmente, di una semplice cappella con sculture in marmo bianco”.
Allora, come dite voi stesso, se NON si hanno tante informazioni a riguardo non parlate tanto per, se non si sa meglio non parlarne, quella che avete fatto voi è DISINFORMAZIONE.
In ogni caso sono contrario all’ingresso gratuito.
Saluti, Tommaso; e mi scuso se sono sembrato poco rispettoso nei vostri confronti, non era mia intenzione.