1° Maggio, Festa del Lavoro

Oggi è il 1° Maggio, Festa del Lavoro, per celebrare le conquiste sociali ed i diritti dei lavoratori.

Eppure oggi, nel 2011, il Lavoro è tutto fuorchè una garanzia. Moltissimi giovani, 1/3 dicono le statistiche, sono senza lavoro. Tanti i cosiddetti NEET (“Not in Education, Employment or Training”), che difficilmente avranno modo di inserirsi adeguatamente nel mondo del lavoro. E non lavorare significa avere difficoltà a creare una famiglia, con enormi problemi negli anni a venire. Il nostro paese sta vivendo una crisi demografica enorme, in cui un vero e proprio esercito di pensionati grava, econonomicamente parlando, sulle spalle dei pochi lavoratori.

Con la crisi economica, infatti, tante aziende sono state costrette a chiudere oppure a ridurre il personale, innescando un circolo vizioso verso il basso in cui l’equazione meno lavoro = meno soldi = meno consumi = meno ordini per le aziende = meno lavoro rischia di portare in stallo il nostro paese.

Serve coraggio da parte delle istituzione di favorire nuovamente l’occupazione, non iniettando soldi nelle aziende ma detassando il costo del lavoro, permettendo sia un aumento degli stipendi per gli operai che un incremento della produzione.

La Costituzione Italiana recita, nel primo articolo, “l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro“: siamo sicuri che, nel 2011, sia ancora così ?

Innanzitutto in questi ultimi anni abbiamo assistito ad un aumento del precariato, soprattutto nelle fasce giovanili: 20-30enni costretti a lavorare nei call-center, moderne catene di montaggio, per 1000€ al mese, senza la sicurezza del lavoro. Spostati come mandrie di buoi tra un palazzo e l’altro, senza diritti, sempre con la spada di damocle del licenziamento sulla testa: ma come si più tollerare un’Italia così ?

Poi abbiamo il lavoro nero, la criminalità organizzata, l’evasione fiscale sono dei cancri ormai in metastasi per il nostro paese. Senza una cura adeguata e decisa, con una vera volontà di sconfiggere questi problemi, non ci sarà possibilità di invertire questa malsana tendenza in cui chi può evade, gravando ancora di più su tutti i lavoratori onesti.

Quante volte, tanto per dirne una, il dentista vi avrà chiesto: “con fattura o senza  chiedendovi 10-20€ in più ? Fortunatamente ci sono tantissimi profesionisti onesti, a cui neanche viene in mente di fare una simile domanda, ma purtroppo ancora oggi capita di sentirselo chiedere.

Escludendo il Presidente del Consiglio, che ritiene pure “etico” evadere le tasse, sappiate che i responsabili dell’enorme peso fiscale che grava su tutti gli Italiani è colpa dei cosiddetti “furbi”. Furbi però proprio non sono: sarebbe più opportuno definirli LADRI e DELINQUENTI.

Poi c’è il lavoro in nero, senza garanzie, presente soprattutto nell’artiginato o nell’edilizia. Guardate i cantieri attorno a voi: indossano tutti il casco ? Hanno le reti di protezione ? Sono tutti imbragati, come prevede la legge ? Sicuramente no, e sicuramente ci saranno anche alcuni lavoratori a “cottimo”, assunti temporaneamente dai “caporali” che non si fanno scrupoli nello sfruttare questi poveri disperati che per 10-20€ lavorano anche 16-18 ore senza sosta.

Queste persone, sfruttate da impresari senza scrupoli, non solo rischiano la vita perchè non hanno diritto di usufruire e pretendere gli ausili per la propria sicurezza, ma provocano un danno allo stesso mondo del lavoro lasciando a casa migliaia di lavoratori onesti e regolari.

Mancano i controlli e le pene non sono adeguatamente severe: addirittura una recente depenalizzazione condanna l’impresario ad una misera pena pecuniaria. Considerando la frequenza (o infrequenza) con la quale avvengono i controlli, il rischio vale assolutamente di essere corso !

Concludo, nella speranza che il prossimo 1° Maggio, nel 2012 porti delle buone notizie per tutti noi lavoratori e cittadini onesti.

 

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