Tutta la gerontocrazia politica, da destra a sinistra, attacca Beppe Grillo ed il Movimento 5 Stelle. Assegnano etichette: “populista“, “fascista“, “demagogo“, “esaltato“, “qualunquista“,”comunista“….
Ieri sera, a Roma, in Piazza San Giovanni, tra 800.000 persone, c’ero anche io: Beppe Grillo è salito sul palco, passato tra la folla, senza scorta, senza auto blu, senza guardie del corpo.
800.000 persone lo hanno ascoltato, hanno gridato, applaudito, esultato. C’era un clima sereno, di festa, di felicità, di speranza. Un clima che non si vedeva da tempo, nelle piazze della nostra Italia.
Mentre tutti gli altri politicanti erano al calduccio, nei salotti “buoni” degli studi TV, Grillo era in piazza, in mezzo alla gente, parlando con il cuore. Per la prima volta ho sentito, nelle sue parole, una grande umanità. Una grande commozione: anche lui non poteva crederci.
Non deve essere facile sopportare l’enorme responsabilità di avere un popolo di milioni di persone che ti segue, ti guarda, crede in te. Non come “parlamentare” o “candidato”, ma come simbolo di una rivoluzione iniziata del 2005 e che, negli anni, è cresciuta sempre più.
Tremate, Gargamella e Psiconano, perché a voi non è permesso passeggiare tra la folla senza scorta: sapete di essere colpevoli, responsabili, causa del disastro del nostro Paese. Avete paura degli Italiani, perché voi sapete, voi lo sapete bene cosa avete fatto al nostro Paese per il vostro tornaconto.
Arrendetevi, siete circondati. Vi lasceremo andare via ma prima dovrete restituire tutto quello che avete rubato all’Italia: i soldi, la vita, la speranza !
Ci vediamo in Parlamento. Sarà un piacere.
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