Buon 2020! E son già passati 20 anni dal Millennium Bug.

Quando perdiamo il diritto di essere differenti, perdiamo il diritto di essere liberi
Sergio Mattarella, dal discorso di fine anno 2019

Il capodanno del 2000 fu, informaticamente parlando, probabilmente il più temuto: per risparmiare preziosi (e costosi) bytes di memoria, i primi costruttori di PC decisero che bastavano due cifre per codificare l’anno. Una consuetudine che venne tramandata negli anni, da modello a modello, fino a che qualcuno si accorse che l’1-1-2000 sarebbe stata impostata la cifra ’00’, che per molti sistemi avrebbe potuto equivalere al 1900. Si scatenò il panico, alla quale contribuirono anche i media diffondendo notizie sulle potenziali catastrofiche conseguenze dell’Y2K bug. Alla fine, come sappiamo, le conseguenze non furono poi così disastrose.

Son già passato 20 anni da allora. Che nel settore ICT equivalgono a qualche Era geologica. Ora che ci penso, anche questo blog, zerozone.it, nasce nel 2000. Venne registrato, per l’esattezza, l’11 luglio 2000, quando finalmente fu permesso anche ai privati cittadini di registrare un dominio Internet di secondo livello.

A distanza di 20 anni dal Millennium Bug, in una Rete sempre più sotto attacco da parte ci aziende accentratrici, regimi totalitari (proprio di recente, la Russia ha sperimentato la completa disconnessione del Paese da Internet) e tendenze censorie, la nostra società è sempre più dipendente dalla più grande invenzione, la più rivoluzionaria, del secolo: Internet.

Che il 2020 sia l’Anno dei Diritti e delle Libertà Digitali: diritto a non essere sorvegliato, diritto ad una Internet libera, diritto a poter accedere al patrimonio culturale mondiale senza vincoli. Diritti che ci impongono dei doveri, di cui il più importante è il dovere di non arrendersi mai e di combattere per questi diritti.

Un buon 2020 a tutti.

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