Bye bye 2011 !

Il 2011 è finito: mancano poche ore alla fine “ufficiale” per uno degli anni peggiori dell’Italia.

L’anno delle manovre finanziarie da 50 e poi da 20 miliardi, l’anno del Berlusconi che è costretto a dimettersi, l’anno che la Lega volta il culo a Silvio.

L’anno in cui la benzina verde sfonda quota 1,800€ e centinaia di migliaia di famiglie non arrivano a fine mese. Disoccupazione, spread e crisi economica le parole chiave del 2011, soprattutto quella giovanile al 30%.

Per la prima volta dopo tanti anni, i figli non avranno prospettive di vivere meglio dei propri genitori. Ed i genitori, ormai 50-60 enni, perdono il lavoro e non riescono a collocarsi, nella speranza di arrivare vivi all’età di 67 anni quando andranno in pensione. L’Italia sopravvive grazie ai nostri nonni ed alle loro pensioni, spesso minime.

Il 2012 non sembra portare grandi novità: la disoccupazione aumenterà, la povertà dilagherà, tensioni sociali, banche blindate, euro in perenne pericolo. La Grecia tornerà alla dracma: i pochi che potranno ancora permettersele, faranno vacanze da sogno in un paese distrutto dal capitalismo e dalla corruzione.

La benzina sforerà i 2€ al litro, complice anche le tensioni tra Iran e USA (con la prospettiva di un intervento militare). Le autostrade saranno ancora più deserte che in questi giorni (“Incolonnamenti ? Traffico ? Ma dove ? L’A1 era deserta !!!!”), i ristoranti sempre più vuoti (checcè ne dica il Silvio B. nazionale) e tante altre ditte chiuderanno tra le lacrime e la disperazione.

Bene, dopo questa bella iniezione di sano pessimismo, qualche bella prospettiva per il 2012: potrebbe essere l’anno in cui tutta l’Italia si riscopre unita, viva, solidale. In cui si ritroverà il piacere di aiutare il prossimo e di essere partecipe alla vita sociale e politica del proprio comune.

2012, l’anno in cui celebreremo il fallimento dell’economia e del consumismo. E la vittora del POPOLO.

Questo articolo è stato visto 5 volte (Oggi 1 visite)

Hai trovato utile questo articolo?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.