In parlamento il MoVimento 5 Stelle ha proposto ed ottenuto l’abolizione del reato di immigrazione clandestina. Beppe Grillo, dal suo blog, rimprovera con “Abolizione non era nel Programma del MoVimento !“.
I media si fiondano sulla diatriba come mosche sul miele. Non aspettavano altro, come al solito. Sciacalli.
Tuttavia la questione mi ha fatto riflettere su due aspetti, uno nel merito e l’altro sul metodo.
Partiamo da quello nel merito: probabilmente sulla scia emotiva del disastro di Lampedusa, sul quale ho già espresso la mia opinione su Facebook, i Senatori Pentastellati si sono lasciati prendere da una necessità, l’abolizione della legge, sbagliando però totalmente i tempi. Ed in politica, si sa, i tempi contano.
La crisi economica si sta aggravando sempre di più. In Italia, milioni di famiglie faticano ad arrivare a fine mese. La classe media è scivolata sotto la soglia di povertà e la disoccupazione, soprattutto quella giovanile, è a livelli drammatici.
Vi è inoltre il problema, di cui ho più volte parlato anche nel mio blog, dell’incapacità italiana di gestire i flussi migratori: troppo spesso questi disperati finiscono nelle mani di aguzzini, sfruttatori, mafiosi, alimentando un mercato del lavoro nero (tra cui lo spaccio) che crea danni economici ingenti alle già disastrate casse nazionali.
Credo che il Paese non era pronto per una azione del genere, ed il MoVimento 5 Stelle ha peccato di ingenuità: le altre forze politiche che hanno appoggiato l’emendamento, scafate, non hanno perso la ghiotta occasione loro offerta.
Comunque non facciamone un dramma. Sbagliare capita, bisogna imparare e continuare nel lavoro iniziato, nel rispetto del programma e degli elettori. E qui si entra nel metodo.
Proprio sul blog di Beppe, dopo il post di rimprovero, eccone subito uno per chiarire il Metodo del MoVimento 5 Stelle. Mi soffermerò sul primo punto:
1. L’eletto portavoce ha come compito l’attuazione del Programma del M5S
Anche se la Costituzione Italiana, all’art. 67, recita che «Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato» il MoVimento 5 Stelle ha chiesto ai suoi candidati di attenersi a regole etiche come quella del rispetto del programma. Libere iniziative come quella odierna sono irrispettose nei confronti dei 9 milioni di elettori italiani che hanno scelto il MoVimento per ciò che i partiti non fanno più: rispettare il Programma.
Certo, ci sono momenti dove è necessario analizzare problematiche che esulano dal Programma e per affrontarle non vi è metodo migliore del confronto con la base: ciò che i partiti non fanno, e forse non hanno mai fatto.
Non voglio comunque sembrare presuntuoso o arrogante: incidenti di percorso come questo sono normali e devono servire a fare una sana autocritica per migliorare.
Buon lavoro senatori !
14 comments
Ma ragionate con la vostra testa,ogni tanto. A non usarlo il cervello s’arrugginisce. Casaleggio la rete la stesa fra i vostri neuroni e si dondola felice
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nella top ten delle critiche banali questa è al primo posto a ruota i toni dittatoriali……..che dire ..banali scontati e noiosi
la risposta: http://www.francescocosta.net/2013/10/10/in-collegamento-telepatico-con-la-gente/
Non sono d’accordo. La questione non è “fare la cosa giusta” ma applicare la democrazia. Democrazia vuol dire “governo del popolo” ovvero, citando il posto di Francesco Costa, mi viene da dire che “SI, la gente ha sempre ragione” fino a che si applica il modello democratico. Se poi si pretende che i politici siano “educatori” del popolo possiamo parlarne, ma questa non è più democrazia.
E certo che sì Grillo, in nome del popolo, non vuole certo educare i cittadini. Ci mancherebbe. Piuttosto annusa che cosa pensa “il popolo”. Già alcuni leghisti dopo la tragedia di Lampedusa hanno sottolineato la “responsabilità morale” della ministra Cécile Kyenge e della presidente della camera, Laura Boldrini. Grillo e Casaleggio la pensano più o meno allo stesso modo: essendo troppo buonisti ci attiriamo frotte di straccioni.
L’aspetto più truce del post odierno sul blog di Beppe Grillo – altrimenti semplicemente e schifosamente razzista e reazionario – è la foto posta in calce. L’immagine di un’anziana signora che raccoglie dei pomodori da una cassa abbandonata per terra, probabilmente alla chiusura di un mercato.
Di per sé è un’immagine/significato che siamo abituati a trovare su un manifesto di Forza Nuova o di CasaPound. Analizzando più approfonditamente l’immagine scelta per il post, si trovano però altri segni/significanti di secondo livello che tratteggiano una nuova strategia del partito in questione (http://www.laprivatarepubblica.com/due-o-tre-cose-che-ho-capito-sulla-foto-dei-pomodori.
Scrivono i due alfieri della volontà popolare: “Lampedusa è al collasso e l’Italia non sta tanto bene. Quanti clandestini siamo in grado di accogliere se un italiano su otto non ha i soldi per mangiare?” Scrive bene Braun su Internazionale (http://www.internazionale.it/opinioni/michael-braun/2013/10/10/reato-di-populismo/) : “Benvenuti nel club. Nel club di quelli che “la barca è piena”, nel club di quelli che “le case popolari prima agli italiani”, nel club di quelli che “gli immigrati si beccano un sacco di sussidi mentre i nostri poveri pensionati rimangono a bocca asciutta”.
Questo modo di seminare l’odio non è forse un modo di “educare il popolo”? Altrove lo fanno partiti come il Front national della famiglia Le Pen, i Freiheitlichen in Austria, il partito di Geert Wilders in Olanda. In Italia la Lega nord – autrice del reato di clandestinità nel 2009, quando il ministro dell’interno si chiamava Bobo Maroni – ha costruito buona parte delle sue fortune elettorali sulla contrapposizione tra povere vecchiette nostrane e gente bollata come criminale per il semplice fatto di aver attraversato il mare su una scialuppa.
Ora la Lega è al collasso e il Pdl non sta tanto bene. Il Movimento 5 stelle scientemente si prepara ora più che mai a spalancare le porte a tanti elettori orfani di Bossi e Berlusconi.
michele te sei più intelliogente di Grillo e Casaleggio..via so due fanatici pieni di soldi che non sono degni di guidarvi.
Non è una questione di “razzismo” ma una semplice constatazione che l’Italia non è in GRADO di accogliere dignitosamente gli immigrati. Gran parte di essi cadono nelle mani della criminalità organizzata e non sarà certo aver abolito una legge a risolvere la situazione, ma -nel caso- la aggraverà.
Io vorrei che gli immigrati venissero accolti, integrati, che diventassero sia una ricchezza economica che culturale per il nostro paese. Purtroppo non ne siamo capaci, questa è la triste verità.
Quello che non ci possiamo permettere oltre alla legge del mercato è il populismo di chi non mette la questione dell’immigrazione nel proprio programma e nella propriaagenda politica facendo proposte serie e ma cavalcando la pancia e il razzismo più o meno latente della “gente”. Una cultura non diversa da quella cultura che è stata trasformata in ideologia da forze politiche che hanno fatto della propaganda dell’odio verso i migranti, i rom e rifugiati il loro cavallo per arrivare alle sedi istituzionali. No, non si può fermare la marea degli uomini e delle donne che fuggono alla globalizzazione …della guerra e della miseria che l’occidente impone. Chi riesce ad arrivare sul suono italiano (grazie anche agli accordi Italia Libia) viene rinchiuso, senza aver compiuto reati…perché ancora per lo meno non è un reato cercare di sfuggire alla fame, alla guerra, allo sfruttamento- in un CIE che è peggio delle peggiori prigioni italiane (ma la cui gestione è un vero affare per qualcuno, i soliti, vedi il CIE di Modena e Bologna affidato al fratello del Senatore Giovanardi). Moltissimi vogliono solo il ricongiungimento e scappare in un paese migliore del nostro. Solo qualcuno condannato alla clandestinità, resterà in Italia. Non potrà avere un lavoro regolare e s’arrangerà accettando qualche lavoro pesante in cambio di una paga umiliante, ma non si lamenterà mai. Non se lo potrà permettere. E se venisse nuovamente fermato dalle forze dell’ordine? Dovrà pagare una multa con soldi che non ha e poi sarà invitato nuovamente a tornarsene al suo paese. E nuovamente resterà in Italia a fare lo schiavo e a tenere la testa bassa per non farsi vedere. Sì, la penso come Celestini: “Qualcuno di loro delinquerà e finirà in galera. Ma questo è un discorso diverso. Ognuno di noi può interrogarsi e dare giudizi. In queste righe voglio parlare dell’enorme maggioranza che vorrebbe vivere onestamente e non ne ha la possibilità. A quegli esseri umani io darei la cittadinanza italiana senza stupide discussioni. Se la meritano più degli italiani disonesti che hanno una carta d’identità in tasca.” http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10/02/a-lampedusa-ci-sono-due-buche-per-vivi-per-morti/730180/
“Qualcuno di loro delinquerà e finirà in galera. Ma questo è un discorso diverso. […] Se la meritano più degli italiani disonesti che hanno una carta d’identità in tasca.” su questo siamo perfettamente d’accordo, e l’ho più volte scritto.
caro Michele, personalmente sono convinta che l’arrivo di clandestini e/o perseguitati non si fermi definendo reato l’immigrazione clandestina, chi vuole sfuggire alla fame e soprattutto alla violenza non teme certo una condanna di questo genere. Peggio ancora questo reato appesantisce il lavoro di forze dell’ordine e tribunali e l’esito prevedibile sono espulsioni di persone che dopo sei mesi sono di nuovo da noi. Quello che però mi ha dato noia nelle parole di Grillo è l’affermazione ““Se durante le elezioni politiche avessimo proposto l’abolizione del reato di clandestinità, presente in Paesi molto più civili del nostro, come la Francia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, il M5S avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico”. Mi pareva di aver capito che le scelte erano basate sui principi, non sui meri calcoli elettoralistici cui siamo abituati… Non è più così. Tu mi conosci e sai che ormai mi sento un cane sciolto e non fo polemica per fare polemica. Con affetto.
Donatella, quella affermazione non la condivido neppure io e la trovo alquanto fuori luogo. Che poi la Francia o la GB siano più civili di noi…che neanche hanno il bidet in bagno..:-)
Purché le cose andassero un po’ meglio da noi… potrei anche rinunciare al bidet… in fondo quando si va in Francia mica si rinuncia all’igiene intima 🙂
Per ora la nostra è e rimane una democrazia rappresentativa, posso anche accettare che alla fine arriveremo ad una democrazia diretta, però per ora non è così. Prima di esserlo dovranno esistere i mezzi che dovranno garantire la correttezza del conteggio dei numeri dei voti, altrimenti la rete diventa solo un facile sistema per manipolare l’informazione.