Non posso tacere davanti all’OdG del Consiglio Comunale del 10 febbraio 2015, composto da 60 argomenti tra interrogazioni (46) e mozioni (14), alcune delle quali (le mozioni) in attesa di essere discusse da oltre 7 mesi.
Non si può tacere davanti all’immobilismo dell’unico organismo rappresentativo della Città di Siena, dove maggioranza ed opposizione dovrebbero confrontarsi per il bene comune e poter effettuare azione di controllo sugli atti dell’Organo di Governo, la Giunta.
Come siamo arrivati a questa situazione ?
Semplicemente dilazionando i consigli comunali al minimo indispensabile, attendendo che vi fossero atti della Giunta da discutere ed ignorando il numero di mozioni ed interrogazioni che cresceva sempre di più, fino ad arrivare al numero strabiliante di 60.
Considerando che, per ogni consiglio comunale, solo le prime due ore sono dedicate alle interrogazioni ed in genere non si riesce ad andare oltre le 7-9 risposte, solamente per affrontare le 46 interrogazioni sarebbero necessari almeno 6 consigli comunali, con buona pace dei consiglieri (di opposizione) e dei cittadini, che attenderanno per mesi le risposte ai loro quesiti.
Per le mozioni la situazione è ancora più complicata.
Ogni mozione, infatti, viene discussa dall’intero consesso e può essere emendata più volte, richiedendo anche ore ed ore prima di arrivare alla fase di voto (ogni consigliere ha a disposizione un intervento da 15 minuti più altri 3 in “dichiarazione di voto”), senza considerare che le “buone idee”, dopo ampia discussione che può anche finire in conferenza di capigruppo per un accordo, vengono spesso rimandate direttamente in Commissione, dove vegetano allegramente per altre settimane.
Il risultato è un ritardo snervante per gli unici atti concreti a disposizione delle opposizioni: pensate che una delle ultime mozioni discusse, relativa a “l‘adozione di strategie atte ad incentivare la raccolta differenzia, anche con l’introduzione di meccanismi di tariffazione puntuale per la raccolta dei rifiuti solidi urbani“, è stata depositata in segreteria in data 20 marzo 2014 e discussa in consiglio comunale nella seduta del 9 dicembre 2014: 9 mesi dopo …un vero e proprio “parto” !
La maggioranza, dal canto loro, ha tutta la convenienza perché accada questo: meno “vetrine” per l’opposizione, meno informazione per la città, meno “chiasso” sul loro operato. E così, appellandosi ad un presunto risparmio dei costi della macchina amministrativa (di cui ho già parlato qui: Costi del Consiglio Comunale), ecco che si arriva addirittura ad annullare il consiglio comunale calendarizzato per Gennaio 2015.
A noi consiglieri di opposizione non rimane altro che protestare e denunciare, nella speranza che i cittadini comprendano la situazione in cui ci troviamo a lavorare.