Craxi e la memoria corta

Mi sembra ancora ieri quando, al TG della sera, fecero vedere una gran folla di italiani che urlavano “LADRO ! LADRO !” fuori dell’Hotel dove era Bettino Craxi. E ricordo ancora il lancio di monetine all’urlo “VUOI ANCHE QUESTE ? BETTINO VUOI ANCHE QUESTE ?”. Probabilmente quella fu una delle ultime apparizioni di Craxi in Italia, prima della sua fuga ad Hammamet dove morì da latitante (era ricercato dalla giustizia italiana). Ricordo i suoi due figli, Bobo e Stefania Craxi, difendere l’operato di Suo padre e del relativo Partito Socialista Italiano.

Penso che Craxi sia stato il simbolo principe della corruzione e del trasformismo della Prima Repubblica ed anche se non era sicuramente l’unico, come dimostrato dalle indagini di Tangentopoli, era probabilmente uno dei più invischiati in quel meccanismo perverso di soldi,potere e politica (e mafia) che da sempre inquina la politica italiana.

Ecco perchè ritengo assolutamente VERGOGNOSO che il Sindaco di Milano, Letizia Moratti, initoli una via a questo personaggio, uno dei simboli principe della corruzione in Italia.

E ritengo anche vergognoso un bieco revisionismo storico ad uso e consumo dell’attuale maggioranza di governo che cerca di riesumare e riabilitare questa figura emblematica degli anni più bui della Prima Repubblica.

Ma, del resto, la Moratti neanche sarebbe la prima. Già il Sindaco di Aulla ha posto un busto di Craxi nella piazza del paese ed ha dichiarato “Aulla città Dediprietrizzata”.

“se proprio dovete intitolargli una Via che sia un tangenziale, almeno per assonanza (con tangenti) ci ricordiamo il personaggio” (Cit. marco Travaglio).



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