Due ruote (non smart) in città

Sono sempre stato un amante delle “due ruote”. Sin da ragazzo, dai 14 anni, ho sempre viaggiato in moto e motorino. Non ho mai particolarmente amato i mezzi in sé (anche se la VFR, lo ammetto, mi è rimasta nel cuore…) ma è proprio la filosofia del viaggiare su due ruote ad attrarmi.

Sarà il senso di libertà, il rumore del vento, le goccioline di pioggia che ti scivolano sulla visiera e la comodità di non dover impazzire in fila o per il parcheggio, ma per quanto mi riguarda le due ruote sono irrinunciabili.

Che ci sia il sole, che sia freddo, che sia caldo, che piova o che ci sia nebbia, ogni giorno lavorativo inizia (e termina) con il tragitto San Rocco a Pilli – Siena su due ruote. Ed è comodo, estremamente comodo: in 10 minuti sono a lavoro e non devo impazzire a cercare un parcheggio (ad eccezione del periodo di Palio, dove diventa arduo trovare un posto anche per lo scooter). Lavorando in pieno centro storico, è una comodità non da poco. Certo, ci sono anche disagi: quando piove ci si bagna, quando è freddo…è freddo, quando è nebbia o buio bisogna stare più attenti, le auto spesso neanche ti vedono e rischi continuamente la vita a causa delle loro manovre azzardate, il manto stradale è in condizioni pietose e pieno di buche ed insidie.

Da qualche anno, da quando ha preso potere questa giunta, c’è un Assessore particolarmente concentrato sul fare guerra alle due ruote (quelle motorizzate). Non che sia una novità, per Siena: già in passato c’erano state proteste -culminate con l’invasione del centro da parte dei cittadini centauri- a seguito di decisioni di blocchi o limiti per le due ruote. Questa volta, tuttavia, sembra che l’Assessore, poco per volta, sia deciso a fare sul serio.

Sia chiaro, una totale deregolamentazione non è possibile né auspicabile: le regole devono esserci e devono anche essere fatte rispettare. Pertanto stop al parcheggio selvaggio di scooter e motorini ovunque, anche davanti a portoni o negozi. Tuttavia, l’identificazione di spazi e parcheggi deputati alla sosta delle due ruote nel centro città dovrebbe essere operazione favorita e non scoraggiata, come purtroppo sta avvenendo in questi giorni con l’eliminazione dell’area di sosta adiacente alle Logge del Papa. Inutile anche che l’Assessore continui a sollecitare i cittadini all’utilizzo del mezzo pubblico: perché dovrei usare il bus, che impiega oltre mezz’ora a fare lo stesso tragitto, quando in 10 minuti di scooter sono a lavoro ? Anche come costi, il consumo di benzina del mio mezzo è talmente irrisorio che sono sufficienti meno di 30€ al mese. Per quale motivo, pertanto, dovrei prendere un mezzo pubblico più lento e più costoso ? 

Inoltre, anche l’occupazione di spazio delle due ruote rispetto alle auto è ben diversa: nello spazio dove parcheggia un auto (max 4 persone) c’è spazio per almeno 4 mezzi a due ruote (max 8 persone).

Anche sul tema dell’inquinamento, è bene ricordare che, con l’ordinanza PM10 del 25.02.2008, l’area urbana di Siena è inibita a tutti i ciclomotori e motocicli Euro 0 (non omologati ai sensi della direttiva 97/24/CE 97/24/CE stage 1 e successive). Inoltre, con l’introduzione sul mercato di scooter e moto elettriche o Euro 4, sarebbe sufficiente promuovere strategie incentivanti per l’acquisto di mezzi a basso impatto ambientale.

Una amministrazione lungimirante dovrebbe invogliare l’uso di mezzi privati a basso impatto ambientale, così come dovrebbe anche implementare strategie per rendere effettivamente conveniente l’uso del mezzo pubblico, anche introducendo corsie preferenziali che ne riducono i tempi di percorrenza. La creazione di navette “circolari” da e per i parcheggi scambiatori situati nell’immediata periferia potrebbero contribuire ad alleggerire l’elevato flusso veicolare (auto e mezzi pesanti) nel centro città. Per non voler parlare, poi, del continuo flusso di mezzi pesanti nelle vie del centro storico di Siena…

 

 

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