Green pass “farlocchi”: clienti becchi e bastonati

“Prima di lamentarsi di essere stati truffati, bisognerebbe sforzarsi di non lasciarsi fregare.”
Carl William Brown

Nel nostro piccolo. abbiamo provato ad avvertire della truffa. Perché era, come poi si è dimostrata, una truffa: i canali Telegram che vendevano, a 100€ cadauno, green pass “assolutamente validi”, hanno ingannato numerosi ingenui utenti che, dopo aver inviato soldi e documenti, sono rimasti senza niente in mano.

Ma c’è di più: dopo che alcuni hanno protestato e minacciato denunce, rischiano di ritrovare i propri documenti d’identità spiattellati sul web se non pagheranno ulteriori 350€ (e sembra che qualcuno abbia pure pagato). Emblematico il messaggio di uno dei truffatori:

Nel mentre anche la Polizia Postale si è mossa, riuscendo –come si apprende da fonti stampa– a individuare 4 presunti responsabili dei 32 canali Telegram che promettevano di rilasciare green pass validi.

Non è molto chiara la posizione di chi ha richiesto il green pass a questi individui, sapendo di avvalersi di un servizio fraudolento, che potenzialmente potrebbero rischiare una denuncia da parte dell autorità.

Vedremo come evolverà la vicenda, ma in ogni caso l’insegnamento che se ne trae è sempre il solito: spesso a cercar di essere più furbi, si rischia solo di essere più danneggiati.

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