Scrivo al Corriere di Siena, in risposta all’articolo del Dott. Mugnaioli in merito al nuovo codice etico del PD:
Gentile Direttore, ho letto l’articolo del dott. Mugnaioli sul “nuovo codice etico” a cui il PD senese sta lavorando in questi giorni. Mi è venuto da sorridere a leggere parole come “eliminazione di qualciasi forma di doppio incarico”, “rotazione delle cariche istituzionali” e “partecipazione ed ascolto non siano optional”. Principi, per carità, sacrosanti !
Ma sembra che in Italia, e Siena non ne è esente, le parole mutano di importanza e significato a seconda di chi le pronuncia. Mi riferisco al fatto che questi principi non sono affatto una novità del PD senese: sono anni, ormai, che il Movimento a 5 Stelle (si, quello di Beppe Grillo) combatte per questi principi. E sono anni che le svariate forze politiche liquidano come “grillismo” e “populismo” le nostre idee. Idee che, guarda caso, prima o poi vengono in mente anche a qualche assennato dirigente di partito, vendute come innovative.
Anche a Siena -ci tengo a ricordarlo- centinaia di cittadini firmarono le 3 proposte del V-Day e del V2-Day, soprattutto quelle che riguardavano:
* incandidabilità per chi ha riportato condanne penali
* massimo 2 mandati
* ripristino della legge elettorale a preferenza
Firme che, purtroppo, sono a marcire negli archivi del Parlamento. Mi auguro, come cittadino, che la forza politica di maggioranza locale, il PD, sappia far tesoro di questi principi etici dimostrando, con il buon esempio, la propria capacità di tornare tra i cittadini ed ascoltarne le richieste.
E, tanto per cominciare, organizzare delle primarie per far decidere ai cittadini chi candidare a Sindaco della nostra città.
Cordialmente, Pinassi Michele