Da Wikipedia: “Un prigioniero politico è qualcuno tenuto in prigione o detenuto in altra maniera, come agli arresti domiciliari, perché le sue idee sono giudicate da un Governo di sfidare o minacciare l’autorità dello Stato.”
A quanto leggo sui quotidiani di oggi, l’On Alfonso Papa (deputato Pdl),si dichiara prigioniero politico dopo che la Camera ha convalidato (319 voti favorevoli e 293 contrari.) la richiesta di arresto del Gip di Napoli.
Eppure, sempre a leggere i giornali, a Papa vengono contestati reati quali corruzione, rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio, favoreggiamento personale (L’inchiesta sulla “P4”, che vede Papa coinvolto insieme al consulente Luigi Bisignani). Insomma, reati ben lontani da quelli tipici del “prigioniero politico” ma curiosamente vicini alla categoria di coloro che spesso si trovano a cena con esponenti di cosche e clan mafiosi: è curioso infatti notare che l’On. Alfonso Papa è membro della COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA MAFIA E SULLE ALTRE ASSOCIAZIONI CRIMINALI, ANCHE STRANIERE
Rimane comunque sempre un pò di amarezza nel constatare che al Senato è stato invece “salvato” l’On. Alberto Tedesco, in forza al PD, indagato dalla procura di Bari nell’ambito di un’inchiesta sulla sanità pugliese.
C’è chi parla di una nuova Tangentopoli e chi ha paura delle monetine in stile craxiano. C’è chi strepita sull’invalidare il voto e chi esulta per la vittoria politica. Chi sbatte il pungo sul tavolo e chi, come un fedele cagnolino, si prepara a sopportare lo sfogo di un leader decaduto.
Gli italiani, sempre più arrabbiati, insofferenti ed impoveriti, iniziano a farsi sentire a gran voce. Non credo che ci sarà la rivoluzione, non ne siamo capaci, ma forse qualche testa -metaforicamente parlando, per carità !- cadrà. E nel più classico trasformismo italiano, tutto cambia perchè tutto resti com’è.
Il 10 e l’11 Settembre 2011 ci vediamo a Roma: facciamo rotolare qualche testa.