Immigrati: costo o risorsa ?

Il clima rilassante sotto l’ombrellone, in spiaggia, mentre la calura estiva viene allietata da una fresca brezzolina è luogo ideale per scambiare qualche commento su argomenti di attualità come l’immigrazione.

Forse solleticata dai ragazzi neri che dribblano gli ombrelloni cercando di vendere qualche occhiale, la discussione è presto scivolata verso il problema immigrazione ed i suoi costi, conditi dall’immancabile refrain dei 35€ al giorno che la politica e la TV italiana non hanno affatto fretta, né interesse, a smentire.

Partiamo innanzi tutto dalla percezione che l’italiano ha dell’immigrazione: troppi immigrati che rubano il lavoro agli italiani, aumento della criminalità, costi sociali più elevati e sfruttamento del nostro welfare come gli ospedali, le case popolari o gli asili nido.

Troppi immigrati

I dati ci dicono alcune cose, tra cui che in Italia il numero degli immigrati è notevolmente inferiore a gran parte di Europa, intorno al 0,5% della popolazione (fonte Eurostat). Il grafico sottostante smentisce pertanto una delle credenze più in voga, almeno sotto l’ombrellone:

Ci rubano il lavoro

Si ma ci rubano il lavoro“. Bene, i due grafici sottostanti (Fonte: Internazionale) riepilogano molto efficacemente la distribuzione del lavoro per settori tra Italiani e stranieri:

E’ abbastanza chiaro che gli immigrati lavorano soprattutto nel settore dei servizi alla persona (badanti) e della manovalanza (braccianti, manovali, operai) che gli italiani tendono a snobbare, sopperendo pertanto alle necessità delle aziende nostrali. Su questo il discorso sarebbe molto più complesso e si entra nell’annoso problema del lavoro nero, del caporalato e della mancanza di controlli. Infatti ci sono aziende e imprese senza scrupoli che assumono a nero, per pochi euro al giorno, braccianti extracomunitari a nero per i lavori più massacranti, come la raccolta delle arance e dei pomodori. Frutta e verdura che arriva poi a pochi centesimi di euro sulle nostre tavole e che non saremmo disposti a pagare per il reale costo del lavoro che avrebbe se gli addetti fossero pagati regolarmente. Su questo le cronache nostrane sono piene di “retate” dei lavoratori assunti a nero con relative sanzioni ai datori di lavoro. Chiedetevi se, in un Paese dove i controlli funzionano e sono efficaci, a parità di condizioni salariali un imprenditore assumerebbe ancora braccianti stranieri.

Io pago le tasse !

Sul welfare, la mia personale esperienza da consigliere comunale a Siena mi dice che, in realtà, le assegnazioni delle case popolari e degli immobili a canone calmierato di SienaCasa sono perlopiù di italiani. Italianissime famiglie, spesso anche con redditi di tutto rispetto (su questo torneremo) beneficiare di appartamenti in centro con affitti di massimo 300€ mensili. Sugli asili e sulla mancanza dei posti, credo che la riapertura delle graduatorie del Comune di Siena perché non riuscivano a coprire tutti i posti disponibili nelle strutture cittadine siano una risposta sufficientemente adeguata.

contributo_fiscaleInoltre le famiglie immigrate che si sono stabilite ed hanno un lavoro regolarmente retribuito contribuiscono con le loro tasse ai servizi pubblici, come dimostra il grafico qui a fianco (Fonte: Internazionale). Se i diritti, come spesso sento dire, si acquisiscono contribuendo fiscalmente al sostentamento del welfare del paese dove si abita, credo che le famiglie di immigrati che pagano le tasse (e non hanno però diritto di voto fino al raggiungimento dei termini per la richiesta della cittadinanza italiana) abbiano tutto il diritto di usufruirne.

Sulla criminalità credo che ci sia poco da commentare, soprattutto considerando che il nostro Paese è la patria natia di alcune delle organizzazioni criminali più potenti al mondo, come la ‘ndangheta, la mafia e la camorra. Tutte organizzazioni italianissime, che peraltro gestiscono il racket dell’immigrazione, della prostituzione delle sfortunate ragazze che cadono nelle loro grinfie e della droga. Francamente non credo che possiamo permetterci di fare la morale su questo tema.

I famosi 35€ al giorno

Veniamo poi all’annosa questione dei 35€ al giorno. E’ vero che lo Stato Italiano spende fior di soldi pubblici per l’accoglienza ai rifugiati ma basta fare un veloce giro sul sito del Ministero dell’Interno e cercare il Bando di Gara per affidamento servizio assistenza migranti e sfogliare le pagine. Si capisce subito che ad intascarsi la somma non sono gli immigrati ma gli imprenditori e le cooperative (Roma Capitale ed il suo “mondo di mezzo” non c’hanno insegnato niente ?) che partecipano ai bandi “PER L’INDIVIDUAZIONE DI OPERATORI ECONOMICI AI QUALI AFFIDARE IL SERVIZIO DI PRIMA ACCOGLIENZA DI CITTADINI STRANIERI RICHIEDENTI PROTEZIONE INTERNAZIONALE GIA’ PRESENTI SUL TERRITORIO O IN ARRIVO SULLE COSTE ITALIANE A SEGUITO DEGLI INTERVENTI DI SOCCORSO IN MARE O CHE, GIUNTI AUTONOMAMENTE, CHIEDONO ACCOGLIENZA IN QUANTO PRIVI DI MEZZI DI SOSTENTAMENTO“.

Tale bando comprende una serie di clausole e di servizi che l’operatore economico (albergatore, cooperativa…) deve erogare ai rifugiati, come ad esempio:

Erogazione del “pocket money” nella misura di € 2,50 pro capite/pro die, fino ad un massimo di € 7,50 per nucleo familiare, da erogare sotto forma di “buoni” (spendibili in strutture ed esercenti convenzionati) o di carte prepagate da utilizzare a seconda delle necessità dell’ospite (per schede telefoniche, snack alimentari, giornali, sigarette, fototessera, biglietti per trasporto pubblico) o di denaro contante. Il pocket money verrà erogato dalla struttura ospitante, in relazione alle effettive presenze registrate per ciascun ospite, dietro firma da parte del destinatario a riprova dell’avvenuto rilascio. L’elenco dei pocket money erogati in ciascun mese, corredato dalla sottoscrizione degli ospiti per ricevuta, dovrà essere inoltrato alla Prefettura di Siena, con cadenza mensile, Erogazione di una tessera/ricarica telefonica di € 15,00 all’ingresso.Bando di gara

e la famosa cifra altro non è che il prezzo a base di gara è stabilito in € 35,00, oltre IVA se dovuta, pro capite giornaliero. 

Per Siena, con Decreto n. 5707 firmato dal Prefetto Saccone, l’accoglienza ai rifugiati in Provincia di Siena è stata assegnata a:

 

  • 1° aggiudicatario provvisorio: CIRCOLO ARCI BLUE TRAIN CLUB DI POGGIBONSI che ha offerto n. 8 (otto) posti di accoglienza nel territorio del Comune di Poggibonsi ad un prezzo di € 31,50 pro-capite pro-die, oltre IVA se dovuta;
  • 2° aggiudicatario provvisorio: ASSOCIAZIONE ARCI – COMITATO PROVINCIALE SENESE che ha offerto n. 21 (ventuno) posti di accoglienza nel territorio dei Comuni di Colle Val d’Elsa (6 posti), Poggibonsi (5 posti) e Siena (10 posti) ad un prezzo di € 32,50 pro-capite pro-die, oltre IVA se dovuta;
  • 3° aggiudicatario provvisorio: ASSOCIAZIONE ARCISOLIDARIETA’ SIENA che ha offerto n. 10 (dieci) posti di accoglienza nel territorio dei Comuni di Asciano (5 posti) e Colle Val d’Elsa (5 posti) ad un prezzo di €32,50 pro-capite pro-die, oltre IVA se dovuta;
  • 4° aggiudicatario provvisorio: COOPERATIVA SOCIALE PANGEA ONLUS che ha offerto n. 181 (centottantauno) posti di accoglienza nel territorio dei Comuni di Abbadia San Salvatore (35 posti), Asciano (7 posti), Gaiole in Chianti (19 posti), Monteriggioni (27 ~posti), Piancastagnaio (33 posti) e Siena (60 posti) ad un prezzo di € 32,99 pro-capite pro-die, oltre IVA se dovuta;
  • 5° aggiudicatario provvisorio: ASSOCIAZIONE DIFFERENZE CULTURALI E NON VIOLENZA che ha offerto n. 10 (dieci) posti di accoglienza nel Comune di San Gimignano ad un prezzo di € 34,30 pro-capite pro-die, oltre IVA se dovuta;
  • 6° aggiudicatario provvisorio: ASSOCIAZIONE MIGRANTI SAN FRANCESCO che ha offerto n. 69 (sessantanove) posti di accoglienza nel territorio dei Comuni di Monteriggioni (16 posti), Monteroni d’Arbia (35 posti) e Siena (18 posti) ad un prezzo di € 34,65 pro-capite pro-die, oltre IVA se dovuta;
  • 7° aggiudicatario provvisorio: HOTEL VERDE OASI che ha offerto n. 23 (ventitré) posti di accoglienza nel Comune di Radicondoli ad un prezzo di € 34,90 pro-capite pro-die, oltre IVA se dovuta;
  • 8° aggiudicatario provvisorio: HOTEL STELLA D’ORO che ha offerto n. 35 (trentacinque) posti di accoglienza nel Comune di Chianciano Terme ad un prezzo di € 35,00 pro-capite pro-die, oltre IVA se dovuta;
  • 9° aggiudicatario provvisorio: VENERABILE CONFRATERNITA DI SANTA MARIA DELLA MISERICORDIA DI CHIUSI che ha offerto n. 49 (quarantanove) posti di accoglienza nel territorio dei Comuni di Chiusi (14 posti) e Sarteano (35 posti) ad un prezzo di € 35,00 pro-capite pro-die, oltre IVA se dovuta;
  • 10° aggiudicatario provvisorio: VENERABILE CONFRATERNITA DI MISERICORDIA DI SINALUNGAche ha offerto n. 11 (undici) posti di accoglienza nel Comune di Sinalunga ad un prezzo di € 35,00 pro-capite pro-die, oltre IVA se dovuta;
  • 11° aggiudicatario provvisorio: FIN.BO.S,R.L. che ha offerto n. 28 (ventotto) posti di accoglienza nel Comune di San Giovanni d’Asso ad un prezzo di € 35,00 pro-capite pro-die, oltre IVA se dovuta;
  • 12° aggiudicatario provvisorio: ALBERGO LEONARDO che ha offerto n. 35 (trentacinque) posti di accoglienza nel Comune di Chianciano Terme ad un prezzo di € 35,00 pro-capite pro-die, oltre IVA se dovuta;
  • 13° aggiudicatario provvisorio: CASSIOPEA S,R.L. che ha offerto n. 70 (settanta) posti di accoglienza nel territorio dei Comuni di Monticiano (35 posti) e Sovicille (35 posti) ad un prezzo di € 35,00 pro-capite pro-die, oltre IVA se dovuta;
  • 14° aggiudicatario provvisorio: DIOCESI MONTEPULCIANO CHIUSI E PIENZA che ha offerto n. 18 (diciotto) posti di accoglienza nel territorio dei Comuni di Chiusi (7 posti), Montepulciano (6 posti) e Sinalunga (5 Posti) ad un prezzo di € 35,00 pro-capite pro-die, oltre IVA se dovuta;

Siete ancora convinti che i 35€ vadano in tasca agli immigrati ?

Una risorsa se gestiti bene, un problema se gestiti male

Come per mille altre cose del nostro Paese, gli immigrati rappresentano una risorsa se gestiti adeguatamente. Sono una forza lavoro importante e con la loro giovane età e percentuale più alta di fecondità, contribuiscono a non far invecchiare troppo il nostro paese. Inoltre in un contesto europeo di libera circolazione, se fossero rispettati gli accordi di Schengen, sarebbe l’offerta di lavoro a redistribuire gli immigrati secondo le reali necessità dei vari paesi. Tuttavia quando l’immigrazione viene sfruttata politicamente come capro espiatorio per giustificare l’incapacità e l’inadeguatezza della classe politica, è innegabile che da un lato si rallenta l’integrazione delle famiglie immigrate e dall’altra si acuisce il contrasto che si genera dalle naturale diffidenza verso “lo straniero”.

Non dobbiamo dimenticare che l’immigrato è prima di tutto un essere umano che fugge dal suo Paese, dalla sua casa e dai suoi cari alla ricerca di un futuro migliore: possiamo forse biasimarlo per questo ? O dobbiamo forse biasimare noi stessi per non voler spartire una torta troppo grande che provoca l’aumento dell’obesità infantile, uno spreco inaccettabile di cibo ed una società sempre più avida, egoista ed individualista ?

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