Iniziata la raccolta firme per l’UBI europeo. E si può firmare con SPID.

“Dal momento che nessun sistema industriale può stare in piedi
con un numero esiguo di consumatori, se non si crea un mercato
attraverso l’aumento diffuso del reddito il sistema s’inceppa.”
Alberto Angela

Vi piacerebbe ricevere, indipendentemente dallo stato delle vostre finanze, un reddito aggiuntivo di 800€ mensili? Risparmiatevi facili battute, che non siamo davanti all’ennesima mancetta elettorale, come molte altre. È questa, più o meno, la proposta europea di chiedere a ogni stato membro di adoperarsi per realizzare l’UBI –Universal Basic Income, sistema di sostegno universale garantito a tutti i cittadini europei, senza distinzione.

La proposta, che ritengo tutt’altro che peregrina, si pone l’ambizioso obiettivo di stabilire l’introduzione di redditi di base incondizionati in tutta l’UE che garantiscano l’esistenza materiale di ogni persona e l’opportunità di partecipare alla società come parte della sua politica economica”.

Al di là degli aspetti economici e sociali della proposta, l’iniziativa popolare europea 014 (così come le altre), ha una caratteristica tecnica che reputo interessante: la possibilità di sottoscriverla utilizzando SPID -Sistema Pubblico Identità Digitale-, che rientra a pieno titolo tra gli strumenti di identità elettronica (eIDAS) supportati dall’Unione Europea.

La possibilità di sottoscrivere digitalmente una proposta di legge, anche se europea, ha l’innegabile vantaggio di renderla immediatamente disponibile a decine di milioni di cittadini. Senza doversi affidare, come prevede l’antiquata normativa nazionale, a certificatori e moduli cartacei, con evidente spreco di risorse sia economiche che personali.

Chiunque abbia promosso iniziative referendarie, tanto per fare un esempio, ben conosce le difficoltà di ottenere le firme autografe dei sottoscrittori necessari: l’uso di SPID per effettuare la sottoscrizione (come da una vecchia proposta di legge promossa dal Partito Pirata chiamata “Need for SPID“) semplifica enormemente tutti i passaggi burocratici per la raccolta delle firme di sottoscrizione, permettendo ai cittadini di firmare digitalmente comodamente seduti sul divano di casa propria.

A pochi giorni dal 25 settembre 2020, data di inizio della raccolta delle firme, in Italia sono state già raccolte 2106 sottoscrizioni (tra cui la mia, effettuata comodamente e velocemente dal salotto, usando SPID). L’obiettivo è arrivare a un milione di firme, in tutta Europa, entro il 25 settembre 2021: un anno approvare ufficialmente la richiesta per i parlamenti dei paesi membri della EU di realizzare un vero reddito incondizionato di base.

Ce la faremo?

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