Le previsioni ereticali avevano già previsto pesanti grandinate in arrivo sulla città. In effetti, i primi giorni di questa torrida settimana estiva hanno regalato alcune notizie piuttosto interessanti, ad iniziare dall’invito del sindaco Valentini a Prodi per la Presidenza della Fondazione MPS. Prodi, che proprio di “primo pelo” non è, ha furbescamente declinato l’offerta, con una magra figuretta sia per il sindaco che per la città di Siena intera.
Tutto sommato, figuraccia a parte, dovrei dire che per Siena è andata bene: una delle più famose presidenze per Prodi, l’IRI (Istituto per la Ricostruzione Industriale), non è proprio stata una gran successo. Vediamo cosa dice Wikipedia a tal proposito:
- la cessione di 29 aziende del gruppo, tra le quali la più grande fu l’Alfa Romeo, privatizzata nel 1986;
- la diminuzione dei dipendenti, grazie alle cessioni ed a numerosi prepensionamenti, soprattutto nella siderurgia e nei cantieri navali;
- la liquidazione di Finsider, Italsider ed Italstat;
- lo scambio di alcune aziende tra STET e Finmeccanica;
- la tentata vendita della SME al gruppo CIR di Carlo De Benedetti, operazione che venne fortemente ostacolata dal governo diBettino Craxi. Fu organizzata una cordata di imprese, comprendente anche Silvio Berlusconi, che avanzarono un’offerta alternativa per bloccare la vendita. L’offerta non venne poi onorata per carenze finanziarie, ma intanto la vendita della SME sfumò. Prodi fu accusato di aver stabilito un prezzo troppo basso (vedi vicenda SME).
Certo, fare un parallelo non è banale né facile, ma se tanto mi da tanto, considerato la condizione attuale della Fondazione MPS, una presidenza simile non avrebbe lasciato ben sperare per Siena (è ancora possibile “sperare” in tal senso ?).
Proprio oggi, a conclusione delle indagini su BAV, la magistratura senese ha spedito ben 11 pre-richieste di rinvio a giudizio (i destinatari non si preoccupino molto: la maggioranza politica senese ha detto che possono ancora essere nominati in qualche ricca poltrona di nomina del sindaco…).
In particolare, si legge che “secondo la procura di Siena avrebbe soffiato all’ex sindaco di Siena, Maurizio Cenni, all’ex presidente della Provincia locale -Fabio Ceccherini- e al capo dell’investment banking di Jp Morgan, Enrico Bombieri, che la banca senese aveva concluso l’acquisto di Antonveneta. L’ex presidente del Monte, e dell’Abi, lo fece “al di fuori del normale esercizio della professione”, e ciò configura la richiesta di rinvio a giudizio anche per il reato di insider trading, ai sensi dell’art. 184 comma 1 lettera b del Testo unico della finanza.” (fonte Repubblica.it)
Come dice un noto proverbio cinese, “Siediti sulla riva del fiume, vedrai passare il cadavere del tuo nemico“, noi lo avevamo già previsto ben nel 2007, sul nostro “video spot” trasmesso in occasione della tappa senese di “Reset!”, lo spettacolo di Beppe Grillo (il video).
P.S. proprio stamani abbiamo depositato una mozione, insieme a Laura Vigni ed Enrico Tucci, per impegnare l’Amministrazione Comunale a promuovere una azione di responsabilità verso gli attuali vertici della Fondazione MPS e della deputazione generale ed amministratrice.
4 comments
che schifo
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