Forse un pò cinicamente, la tragedia della Costa Concordia è avvenuta in un momento provvidenziale.
Schettino, perfetta allegoria di ogni comandante italiano, è diventato subito il simbolo della viltà, della superficialità e dell’incompetenza. Insomma,alla stregua di molti nostri Politici e Dirigenti (Come suggerisce anche Beppe Grillo nel suo post Carnival Italia).
De Falco, immolato ad eroe per aver compiuto -dignitosamente- il suo dovere (sic !) in un paese dove è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che una persona competente segga nelle poltrone della dirigenza (parafrasando un noto testo di 2000 anni fa).
Momento provvidenziale, dicevo, perchè permette ai mass media di sviare comodamente l’attenzione su quanto sta succedendo nel paese, dalle proteste siciliane (il Movimento dei Forconi), gli attivisti dei Movimenti per l’Acqua Pubblica che occupano il Ministero dell’Economia per far valere il volere degli italiani espresso dall’ultimo Referendum, il fallimento delle manovre economiche (com’è che nessuno parla più di spread ?) del governo Monti…ah, ed i 5 giovani 20enni travolti ed uccisi sul GRA…
Anche all’estero le cose non vanno proprio bene: la Grecia è al collasso, l’Inghilterra è attraversata da ondate di violenze,le agenzie di rating che declassano quà e là in Europa….
Ma accendendo la TV ormai non si sente parla d’altro: Schettino, Concordia, Costa, Crociera, Giglio, Schettino, De Falco, Concordia, Crociera…
Improvvisamente siamo tutti grandi esperti di navigazione, tanto che parole come “inchino”, “biscaccina” (che poi sarebbe biscaglina…), “comandante in seconda” sono entrate nel linguaggio quotidiano.
Le T-Shirt sono diventate la punta di massima espressività per esorcizzare la paura e sdrammatizzare un evento tragico.
Se non fossero decenni che siamo naufraghi del nostro belpaese, mi verrebbe da urlare: Italiani, tornate a bordo, CAZZO !