La “tassa sulla stupidità”

Il giornalista Vittorio Zucconi, nel suo tweet, ha chiamato così il record italiano detenuto dalla Lottomatica relativo agli incassi del gioco d’azzardo.

Anche se i dati si riferiscono al 2012, gli incassi di Lottomatica superano di ben 5 miliardi di $ la China Welfare Lottery, “ferma” a 20 miliardi di $.

Il problema del gioco d’azzardo, che ha assunto dimensioni preoccupanti grazie alla diffusione delle slot-machines negli esercizi pubblici delle nostre città ed ai giochi on-line, riguarda ben 15 milioni di giocatori abituali, di cui 3 milioni a rischio patologico e circa 800.000 già patologici. Stime probabilmente al ribasso in quanto una indagine del Dipartimento Politiche antidroga del 2012 ha rilevato che

La popolazione italiana totale è stimata in circa 60 milioni di persone, di cui il 54% sarebbero giocatori d’azzardo (dato rilevato con la domanda “Lei ha giocato d’azzardo almeno una volta negli ultimi 12 mesi?”). La stima dei giocatori d’azzardo problematici varia dall’1,3% al 3,8% della popolazione generale mentre la stima dei giocatori d’azzardo patologici varia dallo 0,5% al 2,2% (Ministero della Salute, 2012).

Come siamo arrivati a queste allarmanti cifre, che costano alla sanità pubblica oltre 5 milioni di € ogni anno ?

Dovere infatti sapere, per quanto riguarda gli esercizi commerciali pubblici, che fino a 5 slot-machines non è considerata “sala giochi” ed è pertanto “sufficiente una SCIA da presentare e l’esposizione della tabella “Giochi leciti”” per poterle installare in qualunque luogo pubblico regolarmente autorizzato.

Ma forse non sono neppure le cosiddette VLT (VideoLottery Terminal) il problema principale, anche se creano dipendenza. Da qualche anno, infatti, vi è stata una proliferazione dei cosiddetti “gratta e vinci”, che hanno reso il gioco un atto estremamente facile e banale, al pari di qualsiasi altra abitudine, che si può consumare al bar, alle Poste, in tabaccheria…

E non è un caso che, come dimostrano i numeri nella tabella sotto riportata, che il “gratta e vinci” sia il gioco che, almeno una volta, ha conquistato quasi il 55% degli intervistati:

frequenzaga2012

Tutti stupidi, quindi ? Fortunatamente no, non credo proprio che siamo tutti stupidi. Semplicemente ci lasciamo contagiare dalle mode, che poi si trasformano in dipendenze ed allora diventano un reale problema, non solo economico ma anche sociale: non sono poche le famiglie ridotte sul lastrico a causa del gioco d’azzardo.

E allora, come fare ? Indubbiamente è necessaria una azione politica forte nei confronti dei gestori: a fronte di simili guadagni, è doverosa una pesante tassazione che sappia quantomeno compensare i costi sociali di tali “abitudini”, a seguire dal finanziamento di percorsi di riabilitazione e progetti di prevenzione rivolti alle fasce sociali più deboli.

Anche i detentori di tali giochi dovrebbero essere disincentivati dalla vendita e detenzione, anche se garantiscono margini di guadagno molto elevati (una VLT arriva a rendere anche oltre 300€ al giorno !): per questo, in una mozione del MoVimento Siena 5 Stelle, approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale, chiedevamo anche di applicare aliquote di tassazione differenti per gli esercizi “virtuosi”. Proposta che, come ha confermato l’Ass. Ferretti del Comune di Siena, è già allo studio della Regione Toscana per poter usare l’IRAP come leva fiscale incentivante (o disincentivante).

Staremo a vedere.

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