Monti bis ? No, decisamente no. Non ci sarebbe neppure dovuto essere il primo “Monti” perché la nostra Carta Costituzionale dice che l’Italia è una repubblica e non una dittatura, anche se “soft”. La sospensione dei valori fondanti del nostro Paese è stata una gravissima parentesi che ha salvato non solo l’Italia (salvata…da cosa ?) ma anche e soprattutto una classe politica incapace e inadatta a gestire il Paese.
Fini sostiene il Monti-bis e lancia la proposta:«Serve una grande lista civica per l’Italia» Il presidente della Camera: «È importante che questo governo non sia una parentesi. No a rottamazioni, ci vuole la buona politica»
Monti ha potuto permettersi azioni tremendamente impopolari (aumento delle accise sui carburanti, tagli, riforme…) che non avranno ripercussioni sulle forze politiche. Monti ha tolto le castagne dal fuoco evitando che i politici si scottassero: ora tutti fanno i verginelli nella speranza di accalappiare il voto dell’elettore distratto.
La dittatura montiana è comodissima per questi incapaci che finalmente possono dedicare le loro giornate, riccamente pagate dalle nostre tasse, per pontificare su quanto sono stati bravi, su quanto è difficile la situazione dell’Italia, sulla crisi, sulle difficoltà del paese…
Loro, e solo loro, ne sono i diretti responsabili: non dimentichiamolo !
E’ per colpa della loro dabbenaggine che in Italia abbiamo i carburanti più cari d’Europa, gli stipendi più bassi, i servizi pubblici più scadenti e la pressione fiscale ai vertici delle classifiche mondiali !
Mi sono sempre domandato, e questo blog ne è la prova, cosa sarebbe mai cambiato all’uomo della strada se l’Italia fosse uscita dall’Europa. Se si fosse candidamente dichiarato default, salvaguardando almeno la ricchezza privata delle famiglie, per ripartire da capo con una “nuova lira“. Abbiamo l’Euro, siamo nel terzo mondo d’Europa, in compagnia di Grecia e Spagna. Ma almeno negli altri due paesi i cittadini si sono svegliati e protestano nelle piazze: in Italia facciamo la fila per l’iPhone5 e ci scanniamo per una partita di pallone.
Le prossime elezioni saranno un punto di svolta cruciale per la nostra democrazia (se ancora ci crediamo): possiamo continuare ad essere pecore e votare questi incompetenti che mangiano a sbafo con i nostri soldi oppure cercare una strada nuova, provare a cambiare.
Se fai sempre le stesse cose otterrai sempre lo stesso risultato.
2 comments
La scommessa sarà vedere se chi ora fa in buona fede una politica contro la casta, una volta eletto in parlamento, continuerà ad essere dalla parte dei cittadini e contro la casta stessa della quale comunque sarà entrato a far parte. Penso alle pensioni dei politici da abolire anche retroattivamente, presidenti della repubblica compresi, ai vitalizi, alle scorte …Già, proprio le scorte. Perché ogni volta che arrivano i nostri onorevoli sembra di assistere ad un vecchio film su Al Capone
Caro Ruggero, è vero quello che dici. Però, almeno personalmente, non vedo alternative tra scegliere i soliti caproni oppure guardare a facce nuove. Poi si incrocia le dita e ci si affida all’onestà degli eletti.
Michele