In questi giorni ho raccolto la rabbia di un agricoltore locale che, partecipando all’edizione del Mercato nel Campo, mi raccontava che doveva pagare 150€ al giorno (300€ totali) per avere un banchetto “bianco” in Piazza del Campo dove vendere i suoi prodotti.
Ammetto di essere rimasto piuttosto sconcertato: una azienda locale, del territorio, che produce prodotti biologici a km 0, deve pagare per poter esporre e vendere i suoi prodotti ad un mercato “tradizionale” senese in Piazza del Campo ?
Facciamo un passo indietro: nel 2009, anno della prima “nuova” edizione nonché anno della Celebrazione del Costituto (1309), l’allora Amministrazione Comunale decise di riproporre questa antica tradizione cittadina, “come da studi ed elaborati realizzati dal Prof. Tuliani“.
Ma come farlo ?
Ecco che decisero di coinvolgere le associazioni di categoria: le 3 dell’agricoltura, le due dell’artigianato e le due del commercio e del turismo. Le associazioni, sin dal primo anno, hanno realizzato ed approvato all’unanimità le norme di partecipazione, poi sottoposte naturalmente all’approvazione dell’Amministrazione. Per poter realizzare fattivamente l’iniziativa decisero di affidarsi ad un partner tecnico, la società Claridea Srl di Certaldo, che ancora oggi ne cura gli aspetti logistici.
Come mi confermano dal Comune di Siena, “solo confcommercio e confesercenti hanno strumenti tecnici (CAT) che secondo normativa di legge possono ricevere incarichi diretti da amministrazioni pubbliche, e di concerto tra tutte le associazioni furono individuati come partner tecnici per la progettazione e realizzazione del mercato nel campo. Tra i due CAT, in accordo, fu individuato un capofila, annualmente ridefinito in accordo tra gli stessi. I due CAT si sono avvalsi di società esterne e professionisti esterni a seconda delle competenze necessarie per la realizzazione. La società a cui da sempre si sono rivolti per la realizzazione dei banchini, allestimento, certificazione impianto elettrico ecc… il primo anno fu Claridea di Certaldo da lei citata. Considerati gli ottimi risultati raggiunti fin dalla prima edizione, che rispondevano agli obiettivi del Comune, le associazioni non hanno mai messo in discussione la professionalità di Claridea.“
Inoltre, a titolo di sponsorship, la Banca MPS ha riconosciuto un platfond di 70.000€ per l’anno 2014 dedicati proprio al Mercato nel Campo, che però -come mi viene riferito- non servono a coprire le spese necessarie ed “il costo vivo di allestimento di un banchino è quasi il doppio di quello che viene richiesto alle aziende (ci viene calcolato il progetto, l’impianto elettrico, il collaudo, l’affitto dei banchini, piuttosto che il montaggio o lo smontaggio, sorveglianza, comunicazione ecc.). La scelta della prima edizione (l’anno del costituto) se non mi sbaglio fu di farlo gratuitamente per le aziende che partecipavano, ma i costi di gestione non erano sostenibili neanche a fronte di un contributo importante del plafond. La cifra individuata nelle edizioni successive era a parziale copertura dei costi.“
Ricapitoliamo.
L’Amministrazione Comunale decide di riproporre un mercato nella splendida cornice di Piazza del Campo. Ovviamente deve essere allestito secondo i canoni della tradizione, così vengono realizzati dei banchetti in legno con copertura di telo bianco da “affittare” alle aziende che ne fanno richiesta, seguendo il regolamento disciplinare, approvato anche dall’Amministrazione Comunale, disponibile sul sito della CNA di Siena (http://www.cnasiena.it/files/norme-per-la-partecipazione-al-mercato-del-campo-2014-bis.pdf). Essendo i costi per la logistica e l’organizzazione piuttosto elevati (?), viene richiesta una fee di 125€ + IVA a ciascun partecipante, che secondo il regolamento dovrebbero essere un totale di 160 (160*250 = 40.000€). Ad ulteriore copertura delle spese, interviene “Babbo Monte” con 70.000€, raggiungendo (se la matematica non mi inganna) un totale complessivo di entrate per circa 110.000€
A questo punto, oltre ad aspettarmi una rettifica delle cifre da me ipotizzate, sono curioso di sapere l’ammontare delle spese vive. Vi farò sapere…