Mov5Stelle mi ha bloccato su Twitter

Il genio è uno che quando fa del suo meglio, fa il meglio che si possa fare.
La stessa cosa di sé la pensa il cretino.

Son quegli episodi che ti fanno sorridere. Per due motivi: il primo che bloccare qualcuno sui social è come essere ricchi al Monopoly. Il secondo è che una forza politica che si permette di bloccare un utente, che talvolta commentava in modo critico (ma sempre educato), dimostra tutta la sua serietà e capacità di confronto (sono ironico!).

Il tweet bloccato

Lo scopro per puro caso, avendo sul feed un retweet che non posso vedere. Incuriosito, vado a cliccarci. E’ un post dell’account @Mov5Stelle: “Contenuto non disponibile per te”.

Peccato che, come dicevo in apertura, avermi “bloccato” serve a poco: ci vuole circa 30 secondi ad aprire l’URL con una sessione in incognito di Firefox e accedere, senza problemi, al contenuto.

È anche per questo motivo che, proprio nell’articolo di pochi giorni fa, avevo sottolineato come il ban sui social network sia una delle mosse più sciocche che un esponente politico o, peggio che mai, un Partito, possa fare: non si ottiene il risultato sperato ma, in compenso, si colleziona una bella figuretta. Che, soprattutto per chi vorrebbe essere rappresentante della collettività, è un bell’errore da matita blu.

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