Parte il portale italiano per il “green pass” europeo

“Un metodo a prova di bomba per restare creativi: costringiti ad imparare qualcosa di nuovo.”
Harvey B. Mackay

Parte la piattaforma governativa italiana per il rilascio dei green pass, previsto dalla normativa europea, che entrerà ufficialmente in vigore il 1 luglio prossimo.

Attraverso i green pass, non solo l’Unione Europea cerca di uniformare e semplificare le regole per il transito dei cittadini tra gli stati membri (attualmente, una giungla di regole) ma gli stessi cittadini potranno attestare in modo più comodo e rapido la propria situazione vaccinale (ad es. per accedere alle RSA, o transito da e per le zone arancioni/rosse).

Il portale italiano, già attivo, è disponibile all’indirizzo www.dgc.gov.it ma, come avverte il banner, “Tutte le certificazioni associate alle vaccinazioni effettuate saranno rese disponibili entro il 28 giugno“. Sarà inviato via sms o email il codice per l’avvenuta vaccinazione, test negativo o la guarigione da COVID-19, così da certificare la generazione del green pass (ancora non disponibile).

L’accesso al portale sarà possibile, come previsto dalla normativa, via SPID o CNS (Carta Nazionale dei Servizi, la “tessera sanitaria”). Consiglio a chi ne fosse sprovvisto di attivare SPID al più presto, poiché è il sistema di autenticazione più comodo da usare per le piattaforme governative.

Si può recuperare il proprio green pass anche accedendo ai relativi fascicoli sanitari regionali oppure attraverso l’app Immuni, oppure recandosi in farmacia o dal proprio medico curante.

Nota stonata in merito al portale ministeriale per il green pass è la presenza, come correttamente indicato anche nella Privacy Policy, di Google Tag Manager a scopo di analisi del traffico web. Francamente non si comprende bene quale possa essere l’esigenza di monitorare i visitatori di un portale governativo e, in ogni caso, non era meglio usare lo strumento predisposto da AgID, Web Analytics Italia, progetto governativo italiano per arginare la diffusione di Google nelle pagine web istituzionali?

Questo articolo è stato visto 41 volte (Oggi 1 visite)

Hai trovato utile questo articolo?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.