Se fossi stato raggiunto da un avviso di garanzia, non avrei esitato a dimettermi. Per il bene della città, per tutelarne l’immagine pubblica, per proteggerla da ulteriori scandali. Se fossi stato raggiunto da un avviso di garanzia non esiterei a chiedere scusa, anche se in cuor mio sapessi di essere estraneo a quanto contestato, perché ancora una volta il nome di Siena sarebbe stato scritto a caratteri cubitali sulle prime pagine dei giornali non per le sue bellezze o per i suoi meriti ma per le azioni compiute dal suo primo cittadino. Se fossi stato raggiunto da un avviso di garanzia, in silenzio, mi sarei ritirato a vita privata, in attesa della conclusione delle indagini.
Questo avrei fatto, se fossi stato raggiunto da un avviso di garanzia.
Nella foto: Carri Lince dell’Esercito Italiano davanti a Palazzo Pubblico in occasione del centenario della Grande Guerra (1915-1918).