Ho iniziato a scrivere questo articolo il 7 marzo, pochi giorni dopo il risultato elettorale che ha definitivamente sancito l’ingresso del MoVimento 5 Stelle nelle stanze dei bottoni del Governo.
La paura del PdL, ma anche del PD, era palpabile: come fare ora ? Come poter continuare a mantenere lo status quo, adesso che non ci sono i numeri sufficienti per escludere il M5S ?
A prescindere da come la si pensi, un merito dobbiamo riconoscerlo al MoVimento: ha costretto gli altri partiti a scendere a compromessi, cercando almeno di paventare la necessità di un rinnovamento che tutto il Paese aspetta da oltre 20 anni.
E’ dal giorno in cui Violante dichiarò candidamente che c’era stato un accordo tra PD e PdL (non una grande sorpresa, del resto) che l’Italia aspettava l’ingresso di un corpo estraneo all’interno della fortezza parlamentare.
Il terrore nei loro occhi, anche oggi che Bersani ha ricevuto l’incarico di governo e che il PD è riuscito a far eleggere Boldrini e Grasso (rispettivamente alla Camera ed al Senato), è palpabile e non sono certo il primo ad essersene accorto (http://www.lettera43.it/politica/i-grillini-in-parlamento-terrorizzano-la-casta_4367585676.htm):
Quello per cui si teme di più è il Copasir, il Comitato di controllo sui Servizi segreti. Dal 2007 al vertice dell’organismo parlamentare siede per legge (e non più solo per prassi) un rappresentante dell’opposizione. E l’idea di affidare al M5S il controllo dei ‘segreti’ della Repubblica non sembra far dormire sogni tranquilli ai più.
Mentre loro sono terrorizzati (…di cosa hanno paura ?), io mi gongolo all’idea di tutto quello che può venire fuori dai cassetti…