Il protagonismo è la forza che spinge gli imbecilli a manifestarsi.
Anonimo
C’è una sindrome che si aggira, indisturbata, nelle realtà politiche e cittadine del Paese: “il sotuttoismo“.
I sotuttoio sono individui che, spesso con arroganza e con scarsa propensione all’autocritica, si ergono a difensori morali di una certa causa, che sia politica o di convivenza civile, spesso senza chiedersi se ne hanno l’autorevolezza o le capacità.
Di sotuttoio è pieno il mondo. Dal Sindaco di un paese che, con arroganza, impone la propria idea anche contro il volere dei suoi cittadini al semplice amico che, per ogni argomento, ha una opinione e la difende a spada tratta, senza alcuna disponibilità al confronto.
I sotuttoio, da qualche anno, hanno un alleato formidabile: i social network. Su Facebook in particolare, dove la platea è ampia, possono scatenare tutta la loro irrefrenabile voglia di becera presunzione, scatenando flames (“messaggio deliberatamente ostile e provocatorio inviato da un utente alla comunità o a un altro individuo specifico“) su qualsiasi argomento, per il quale il sotuttoio è, ovviamente, il massimo esperto esistente.
Il sotuttoio è anche un validissimo opinionista e non c’è argomento che non conosca e possa sviscerare alla perfezione, dalla vita dei tetrapodi alle missioni spaziali su Marte, passando ovviamente per la madre degli argomenti: la POLITICA.
Già, perché il sotuttoio è ovviamente un fine ed esperto politologo, stratega sopraffino di tattica e stratagemmi elettorali, e qualora nutra una fede politica, lui ne rappresenta ovviamente la massima espressione vivente. E da questo pulpito, nel quale spesso solamente lui (ed eventualmente qualche altro sodale, intellettualmente inferiore) si riconosce, decreta sentenze su tutti coloro che si azzardano a contraddirlo o semplicemente a riprenderlo.
Il sotuttoio spesso vive e si rotola nel suo stesso ego, ovviamente smisurato, probabilmente per compensare la scarsa intelligenza di cui è stato dotato alla nascita. E’ facile pertanto riscontrare nei sotuttoio anche l’ambito titolo di stupido, per il quale valgono le famose Leggi della Stupidità Umana di Carlo M. Cipolla ed i necessari preamboli:
- gli stupidi danneggiano l’intera società;
- gli stupidi al potere fanno più danni degli altri;
- gli stupidi democratici usano le elezioni per mantenere alta la percentuale di stupidi al potere;
- gli stupidi sono più pericolosi dei banditi perché le persone ragionevoli possono capire la logica dei banditi;
- i ragionevoli sono vulnerabili dagli stupidi perché:
- generalmente vengono sorpresi dall’attacco;
- non riescono ad organizzare una difesa razionale perché l’attacco non ha alcuna struttura razionale.
ed in particolare sembra essere decisamente cara ai sotuttoio la terza legge: Una persona stupida è chi causa un danno a un altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita.
I sotuttoio spesso, infatti, agiscono fuori da ogni raziocinio e per la necessità di ripetere al mondo intero “io esisto“, creando quel necessario pizzico di caos che anima gran parte delle discussioni, anche condominiali (i condomini, uno dei luoghi dove i sotuttoio trovano l’humus ideale per la loro necessità di emergere).
Visti dall’esterno, i sotuttoio sono quasi divertenti: non potendo mettere in gioco argomentazioni fondate, gran parte delle reazioni alle osservazioni dei normodotati vengono liquidate con attacchi personali o banalità disarmanti.
Sconfiggere un sotuttoio all’opera non è affatto facile. Dopo aver provato con il raziocinio, ovviamente vano per i motivi sopra esposti, forse la strategia migliore è quella suggerita da Arthur Bloch: “Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza.“
Buona fortuna !