“Ognuno può giustificare, nessuno vietare.”
Blaise Pascal
Può un sindaco vietare ai cittadini di “ammalarsi, di avere necessità di cure e farmaci, di contrarre il virus Covid-19“?
No, non è il Comune di Bugliano, pagina satirica esistente solo sul web: siamo a Oniferi, paesino di neanche 900 abitanti nel cuore della Sardegna.
A quanto pare, la Sindaca Piras Stefania lo ha fatto: con l’ordinanza 1 del 01/02/2021 “Ordinanza Contingibile e Urgente per la tutela della salute pubblica“ ha vietato, in qualità del suo essere “autorità sanitaria locale”, ai suoi concittadini di ammalarsi di CoVID-19.
La motivazione potrebbe essere un neanche troppo velato scontro “istituzionale” con l’ATS di Nuoro che non avrebbe “individuato un medico con l’obiettivo di garantire il diritto alla salute dei cittadini, neanche nei comuni viciniori“, anche in seguito a due “note prot. 4156 del 11/11/2020 e prot 377 del 22/01/2021 con le quali si informava l’Esimio Prefetto di Nuoro della critica situazione inerente l’Assistenza Primaria nel territorio oniferese“.
Sono convinto che questa ordinanza rappresenti essenzialmente solo una provocazione, a voler evidenziare ancora una volta come il CoVID-19 abbia semplicemente acuito i problemi strutturali e organizzativi dell’apparato territoriale deputato a tutelare la salute pubblica. Debolezza non solo sarda, come qualcuno potrebbe affrettarsi a precisare, ma comune a gran parte del Paese e confermata dalle numerose notizie a stampa che denunciano le inefficienze.
Non sappiamo ancora se la Sindaca Piras riuscirà a vincere la sua battaglia per garantire ai suoi concittadini l’assistenza medica di cui hanno diritto: in ogni caso, a Lei vanno i miei complimenti per la trovata decisamente originale!