Per anni tutta la zona lungo la tangenziale senese dallo svincolo Siena San Marco a Siena Sud, con il relativo svincolo che si collega con la Siena-Grosseto e la Siena-Bettolle, è stata ricoperta da una folta vegetazione e da alberi cresciuti fino a superare, in molti casi, le strutture dei viadotti soprastanti. La folta vegetazione è stata favorita anche dalla presenza del torrente Riluogo sottostante, che scorre proprio, in molti casi, addirittura tra i pilastri stessi del cavalcavia.
Improvvisamente, proprio in questi ultimi giorni, l’arrivo di ruspe e motoseghe da letteralmente fatto pulizia totale di tutti gli alberi e la macchia presente, modificando radicalmente il paesaggio a cui i senesi erano abituati da anni. In molti mi hanno contattato, inviando anche foto, chiedendomi se tutto questo fosse lecito ed autorizzato.
Beh, è bastata una piccola e veloce indagine sul sito web del Consorzio di Bonifica Toscana Sud, Amministrazione Trasparente -> Bandi di Gara e Contratti -> Esiti per trovare subito l’avviso dell’aggiudicazione dell’appalto per il “Taglio della vegetazione lungo il corso del Torrente Riluogo nel tratto all’interno dell’area urbanizzata di Siena dallo svincolo della Tangenziale Colonna di San Marco fino allo svincolo Siena Sud ed all’interno della zona artigianale e commerciale di Cerchiaia nel Comune di Siena“. Il tutto a costo zero per l’Amministrazione (“nessun corrispettivo ed onere per i lavori eseguiti ed affidati“) ed affidato direttamente ad una ditta di Buonconvento (SI).
Mi sembra evidente che la Ditta ha comunque in interesse anche economico a realizzare il lavoro, pertanto da qualche parte ed in qualche modo deve recuperare almeno il costo di personale e macchinari impiegati. Certo non credo che i rovi e la macchia possano avere un gran valore sul mercato ma probabilmente quei bei tronchi dritti degli alberi di Acacia abbattuti ed il macinamento delle ramaglie (il cosiddetto “cippato“), utilizzabili per il pellet e/o per la realizzazione dei pannelli di truciolato, qualche valore economico dovrebbero averlo.
Mi chiedo anche il motivo dell’affidamento diretto e come mai non hanno neanche voluto provare con una gara pubblica aperta, anche solamente per vedere se qualche ditta fosse stata interessata all’esecuzione dei lavori magari pagando qualche euro all’Amministrazione. Ma, soldi a prescindere, mi chiedo se sia lecito affidare un lavoro senza stabilirne i paletti ed indicare, molto genericamente, “taglio della vegetazione”: possibile che si possano tagliare senza alcuna autorizzazione/controllo alberi di alto fusto con tronchi anche di oltre un metro di diametro ?
E poi, giusto fare manutenzione degli argini dei fiumi e torrenti, anche per evitare disastri come quelli accaduti nei vicini paesi come Buonconvento (e di cui ho già parlato anche su questo blog) ma un taglio radicale e totale di tutta la vegetazione, alberi compresi, non rischia paradossalmente di indebolire gli argini e provocarne, alle prime piogge, frane e dilavamenti e conseguente riduzione dell’alveo idrico del torrente stesso ? Insomma, togliendo gli alberi che con le loro radici mantengono ben fermo il terreno, non si provoca il rischio di frane degli argini e conseguente necessità di procedere nuovamente alla creazione/ripristino degli stessi ?
Eppure in un documento reperibile in rete sul sito web del Consorzio di Bonifica Colline del Chianti relativo agli atti di un convegno sulla manutenzione degli argini del 29 ottobre 2004, si legge testualmente che “La capacità di portare acqua di una sezione del corso d’acqua deve essere commisurata alla vulnerabilità agli allagamenti delle aree limitrofe. Pertanto, in relazione proprio a questa componente di rischio, si deve provvedere al mantenimento della opportuna officiosità idraulica mediante: eliminazione degli accumuli di materiale di varia provenienza; taglio selettivo di alberi (privilegiando quelli a fine ciclo vitale e/o pericolanti e/o in posizione particolare e/o di specie non
idonee)”: cosa c’è stato di selettivo lungo il Torrente Riluogo, che è stato letteralmente “coventrizzato” di ogni pianta ?
Gli stessi dubbi sono sorti allo staff di MeteoSiena24, che attraverso un articolo relativamente alla pulizia nella zona del Renaccio, hanno sollevato dubbi analoghi: TORRENTE RILUOGO: analisi dei rischi idrici dopo i lavori di manutenzione.
Per finire, interventi simili mi sono stati segnalati anche lungo gli argini di altri torrenti del senese, come il Fiume Arbia. Quale oscura strategia sta adottando il Consorzio di Bonifica Toscana Sud, per il quale tutti noi cittadini siamo tenuti a versare l’odiosa gabella di consorziati obbligatori ?