4° Eco-Half Marathon “Sulle orme di Sigerico”

Domenica 13 aprile ho partecipato, per una strana coincidenza di eventi, alla eco mezza-maratona organizzata dall’ASD Il Gregge RibelleSulle orme di Sigerico“.

Il percorso è praticamente tutto per strade e sentieri di bosco, sulle pendici della Montagnola Senese, seguendo per buona parte il percorso della Via Francigena, prendendo spunto dal viaggio di Sigerico di Canterbury, arcivescovo di Canterbury, che:

…attorno al 990 si recò a Roma per ricevere dalle mani del Pontefice Giovanni XV il pallio, simbolo della dignità arcivescovile. La sua notorietà odierna è infatti legata essenzialmente al ritrovamento del diario di viaggio di ritorno, dove sono annotate le 80 tappe di quella che sarebbe stato chiamato Itinerario di Sigerico e nei secoli successivi Via Francigena.

Ero molto indeciso sul partecipare o meno alla mezza maratona, anche perché è stato un weekend piuttosto ricco di impegni “politici” e non avevo avuto modo di prepararmi adeguatamente alla gara. Tuttavia mi sono trovato quasi “costretto” a partecipare, ereditando una iscrizione già fatta.

Così domenica mattina, dopo aver rinunciato ad una cena con la Sen. Taverna il sabato sera, sveglia di buon ora ben riposato, colazione abbondante ma leggera, caffè e …via, verso Monteriggioni, dove ho ritirato il pettorale n. 1041 ed il pacco gara con buono pasto, zainetto e t-shirt.

[alert style=”yellow”] La partenza e l’arrivo direttamente dalla piazza del Castello di Monteriggioni “di torri si corona“, con tanto di gonfiabile ed una discreta folla di turisti e curiosi a guardare. Da sottolineare che oltre alla competitiva di 21 km c’era anche una 10 km e la passeggiata sulle tre distanze di 21-10-5 km. [/alert]

L’inizio delle partenze era previsto per le 09:15 ma a causa di una lunga coda per ritirare le pre-iscrizioni, il “via” dello starter è stato dato alle 09:45, sotto un bel sole tiepido che già faceva capolino da dietro alcuni nuvoloni grigi.

I primi 800 mt del percorso sono il periplo del Castello di Monteriggioni, per poi scendere in direzione Siena, passando dal podere “Il Santo”, ed inoltrarsi subito nel bosco della Montagnola Senese, lungo uno stretto sentiero tra sassi e la tipica terra rossa della zona. Svoltiamo poi, al secondo km, verso l’Uccellatoio, per proseguire -tra strade bianche e sentieri di bosco- in direzione Cerbaia e poi verso il Castello della Chiocciola. I panorami sono stupendi, con i verdi campi puntellati di fiori, le siepi di biancospino in piena fioritura inframezzate dai rigogliosi alberi della “Montagnola”.

Arriviamo fino al Caggio, per proseguire verso il piccolo agglomerato del Poggio (con tanto di ristoro di “metà percorso”) e ritornare verso Monteriggioni passando dalla fattoria “Lo Sparviero”.

Entriamo nella strada bianca in direzione Le Vallecchie, per poi reinoltrarsi nel bosco fino a Fioreta e scendere per la Strada di Bracciano, una ripida e lunga discesa, per arrivare nuovamente all’Uccellatoio. Qui si ripercorre, in senso opposto, lo stesso percorso dell’andata, passando per Casella e proseguendo però verso il Mandorlo, da dove si prosegue godendosi una meravigliosa vista sul Castello in Monteriggioni. Giriamo lungo un ripido e sassoso sentiero di bosco, intorno al pod. Campassini, per arrivare alla Colonna di Monteriggioni, da dove ci attende l’ultima fatica: la ripida salita fino al Castello, da dove ci attende l’arrivo in Piazza Roma tra due “ali” di turisti e curiosi. Conquistato l’agognato traguardo, tanto di bella signorina a consegnare la medaglia 🙂

Totale del percorso: 19,940 km, conclusi in 1’57”21.

Presso la scuola era stato allestito il tendone per il pranzo e negli spogliatoi della palestra era possibile farsi una doccia.

Devo dire che l’organizzazione, a parte la lunga coda per ritirare le pre-iscrizioni (mentre per chi voleva iscriversi al momento non c’era attesa…), è stata buona: l’intero percorso era segnalato sia da fettuccine che da frecce ben visibili a terra, oltre che a personale nei punti critici. Tre i ristori (Uccellatoio, passaggio due volte, e Poggio).

Del percorso non posso che, ancora una volta, sottolinearne la bellezza…ma non tanto del percorso quando proprio dei nostri luoghi e della magia della Montagnola Senese, un vero e proprio patrimonio inestimabile tra natura e storia.

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