La mia prima San Galgano Run

Oggi, domenica 29 settembre 2013, ho partecipato all’edizione 2013 della “San Galgano Run”, trail di 22km per boschi e campagne tra l’Abbazia di San Galgano e Chiusdino.

Abbazia di San Galgano

Dopo una settimana di sole e caldo, stamani ci siamo svegliati sotto un cielo plumbeo che già odorava di pioggia. Le prime gocce sono iniziate a cadere per la strada, tanto per confermare le previsioni meteo che promettevano una giornata di forte pioggia.

E forte pioggia, a tratti, è stata.

Pronti alla partenza

Partenza alle ore 09:00 proprio davanti all’Abbazia, sotto una pioggerellina fitta, per fare subito un bel giro intorno alla Cappella di Montesiepi, da dove siamo scesi per passare nuovamente dal gonfiabile della partenza, per entrare nel bosco ed affrontare subito un bel guado, che ha appesantito le scarpe di fresca acqua melmosa.

Partenza !

Si sale poi verso Chiusdino, tra i campi e strade sterrate, con il piede sempre in bilico sui sassi resi scivolosi dalla pioggia. Ma, passo dopo passo, tra ripide salite e qualche discesa, il paese di Chiusdino, arroccato sulla sommità di un irto colle, si avvicina sempre più.

Ad un certo punto, dopo una ripida salita tra campi e sterpaglie che sembra non finire mai,  si esce sulla strada asfaltata che porta fino all’abitato. Da lì, si continua a salire, per le viuzze lastricate di Chiusdino, raggiungendone la sommità, tra gli sguardi curiosi degli abitanti (quasi tutti anziani) che guardavano questi “pazzi”, sudati ed accaldati, sotto la pioggia.

Da Chiusdino, a circa metà percorso (siamo tra il 10° e l’11° km), si scende lungo un ripido viottolo tra sassi e sterpaglie, che ci porta su una strada bianca che scende a valle. Il cielo, nel frattempo, inizia a “bubbolare” e tra lampi e fulmini, l’atmosfera si carica di elettricità. Anche la pioggia aumenta, rendendo la strada un torrente pieno di pozze e fango. Le scarpe, già fradice dal 3° km, ormai neanche sono capaci di assorbire altra acqua, tanta ne hanno presa. Anche i pantaloncini e la canotta sono fradici, tra acqua e sudore, ma la strada corre veloce sotto i piedi e non c’è tempo per pensare.

Si arriva a Palazzetto, 17° km circa, da dove si prende un viottolo di campo, con i piedi che affondano nel fango, per poi entrare in una strada che separa i campi, tra due ali di sterpaglie che proteggono dal vento e dalla pioggia.

Superiamo un paio di centri abitati, per traversare la SS441, tagliando un campo per entrare in una strada di bosco per gli ultimi km fino all’Abbazia. Poco prima del 20° km, a poche centinaia di mt dall’arrivo, ultima salita di circa 100mt abbastanza impegnativa: ormai è fatta e, raccogliendo le ultime energie, taglio il traguardo in 1h e 59m, sotto una pioggia torrenziale.

Percorso bellissimo e completamente segnalato (ad eccezione di un punto, dove un cartello in più non ci stava male…), ottima organizzazione e ben 6 ristori. All’arrivo spogliatoio e docce calde.

Dopo la premiazione dei campioni, gli “assoluti”, pasta party e buon vino, per rilassarsi e scambiare 4 chiacchiere tutti insieme. Si passa poi alla premiazione delle categorie UISP, dove mia mamma si è qualificata prima (che  novità !), sotto un violento acquazzone.

E’ stata davvero una bella esperienza, da ripetere. Peccato solo per il tempo decisamente avverso.

Percorso completo di mappa ed altro lo trovate su: http://connect.garmin.com/activity/383155208

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