Polycom SoundPoint IP331

La fase di valutazione dei vari apparecchi VoIP disponibili in commercio continua. In questi giorni sono alle prese con il Polycom SoundPoint IP331.

Le caratteristiche che rendono questo apparecchio interessante rispetto agli altri apparecchi sono, essenzialmente, l’eccezionale qualità audio dovuta al know-how della Polycom, la quale produce principalmente sistemi per audioconferenze. Il loro motore proprietario “Acoustic Clarity Technology“, secondo quanto si legge nella documentazione tecnica, garantisce una risposta in frequenza dai 300Hz ai 3300Hz in full-duplex (specifiche  IEEE 1329 Type 1).

L’aspetto estetico, lo devo ammettere, è decisamente deludente: le plastiche sono robuste ma il design è decisamente bruttino ed anche il feel dei pulsanti è piuttosto deludente. Tuttavia si tratta di un telefono, non di un accessorio di design !

La configurazione dell’apparato può essere fatta automaticamente via auto-provisioning oppure attraverso l’interfaccia web, abbastanza bruttina: non nego di aver avuto qualche difficoltà nella comprensione delle opzioni di configurazione, tuttavia dopo svariati tentativi e ricerche sul web sono riuscito a far funzionare il telefono con il  mio server OpenSIPS.

In particolare lo scoglio contro il quale sono sbattuto più volte ha riguardato la non registrazione del telefono sul server: non riuscivo proprio a capire come mai non arrivava la richiesta REGISTER ! Alla fine, grazie a Google, sono riuscito a capire dove stavo sbagliando: la pagina di configurazione “Lines” richiede che la parte “Address” sia compilata con il numero di telefono, altrimenti non procede alla richiesta di registrazione.

AGGIORNAMENTO DEL FIRMWARE

Dopo aver perso diverso tempo a far funzionare l’auto-provisioning, ho notato che il firmware del telefono era piuttosto datato. Ho così provveduto ad effettuare l’aggiornamento all’ultima release disponibile sul sito della Polycom, attraverso il SIP Software Release Matrix. Ad aggiornamento completato:

Platform: Model=SoundPoint IP 331, Assembly=2345-12365-001 Rev=B Region=
Platform: Board=2345-12365-001 1 0
Platform: BootBlock=3.0.2.0024 (12365-001) 30-Nov-10 14:56
Application, main: Label=Updater, Version=Azurite 5.0.2.12692 08-Mar-12
Application, load: Type=SIP, Version=4.0.2.11307 21-Mar-12 12:33

devo ammettere che la stessa interfaccia di configurazione via web diventa molto più gradevole e funzionale.

Nel dettaglio ho scaricato i seguenti files:

e salvato tutti i files *.sip.ld e *.bootrom.ld nella directory root del server tftpd. Se volete la localizzazione in italiano è necessario copiare anche la directory ‘languages‘.

L’aggiornamento via TFTP mi ha richiesto una buona dose di pazienza per riuscire a svincolarmi tra gli errori e i log abbastanza ostici. L’uso di tcpdump è fortemente raccomandato.

AUTOPROVISIONING

Passiamo ora alla configurazione via auto-provisioning, che sicuramente è quella che più ci interessa. Prima di tutto è necessario impostare la configurazione dell’auto-provisioning da FTP (default) a TFTP.

La configurazione del telefono deve essere salvata in un file nella root del server tftp con il nome [mac_telefono].cfg e contenere una struttura XML come la seguente:

<?xml version="1.0" encoding="UTF-8" standalone="yes"?>
<!-- Generated reg-basic.cfg Configuration File -->
<polycomConfig xmlns:xsi="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance" xsi:noNamespaceSchemaLocation="polycomConfig.xsd">
 <call call.callsPerLineKey="24">
 </call>
 <reg 
 reg.1.address="[numero]" 
 reg.1.auth.password="[password]" 
 reg.1.auth.userId="[user id]" 
 reg.1.label="Michele Pinassi" 
 reg.1.displayName="Michele Pinassi"
 reg.1.outboundProxy.address="" 
 reg.1.server.1.address="[server voip]"
 reg.1.server.1.port="5060"
 >
 </reg>
</polycomConfig>

Nella configurazione del server DHCP è necessario utilizzare il formato “[proto]://[provisioning server]“. Nel caso di un server ISC DHCP la riga sarà:

option tftp-server-name "tftp://[provisioning server]";
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3 comments
  1. INtendo in questo screen: in USA il dial plan e come lo vedi qui, ma son curioso di vedere come e’ in Italy.

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