Aldrovandi e quegli applausi che offendono

Quegli applausi ai poliziotti che il 6 luglio 2009 hanno operato un “eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi”, confermato anche dalla Cassazione il 21 giugno 2012, sono un offesa per tutti gli agenti di polizia che compiono il loro dovere con onestà, rispetto e spirito di servizio. Sono un offesa anche per tutti i cittadini italiani, che hanno delegato la loro protezione personale e tutela dei diritti anche alle forze dell’ordine.

Davanti ad una condanna definitiva, non vi può essere comprensione né solidarietà: chi non è in grado di compiere il proprio dovere e tutelare i cittadini deve essere escluso, allontanato, punito.

Solo quando le forze di polizia avranno il coraggio di allontanare e di dissociarsi dalle “mele marce” potranno riacquistare il rispetto che, con queste vicende (ma ve ne sono, purtroppo, anche altre…), viene meno.

AGGIORNAMENTO

Ho avuto modo di confrontarmi con un Agente di Polizia, rappresentante del sindacato SAP di Siena, che mi ha detto come anche loro sono state vittime della pessima qualità dell’informazione italiana. Citando proprio la lettera che il Segretario Nazionale del Sindacato Autonomo di Polizia (SAP) ha inviato al Presidente della Repubblica:

[…] L’applauso dell’assemblea dei congressisti SAP non è in alcun modo riconducibile alla tragica morte del giovane Federico Aldrovandi e al dolore della famiglia verso la quale nutriamo sinceri sentimenti di deferente rispetto.
Il vero oggetto del gesto citato, avvenuto nel tardo pomeriggio di martedì 29 u.s. nel corso della sessione privata e non pubblica dell’VIII Congresso Nazionale SAP, e’ stata la presentazione del progetto di realizzazione della campagna “verità e giustizia” precedentemente illustrata all’interno della fase pubblica del congresso la mattina dello stesso giorno alla presenza del Capo della Polizia Alessandro Pansa e di numerose autorità istituzionali e politiche. [..]

[alert] La lettera al Presidente della Repubblica da parte del Segretario Nazionale del SAP sul sito http://www.sap-nazionale.org  [/alert]

La lettera continua poi con una dura critica proprio alle istituzioni:

Parimenti negli Stadi, contrariamente a quanto accade nel Regno Unito e in altri Paesi civili, si tollera una zona franca di teppismo e di violenza sistematica e, anche qua, le forze di Polizia sono le vittime.

In tale ottica, nella qualità di candidato alla carica di Segretario Generale, ho avuto il compito di illustrare, nel pomeriggio del 29 scorso e in sessione privata, le modalità di realizzo del progetto presentato, che si sostanziano in una serie di attività finalizzate a promuovere la presentazione di alcuni progetti di legge, a consentire la distribuzione agli iscritti alla nostra organizzazione di videocamere in grado di fornire loro una garanzia di verità oltre alla predisposizione di un sito pubblico in cui poter mettere a confronto le menzogne a danno dei poliziotti e la documentazione idonea a certificarne la falsità.

Solo ed unicamente al termine di questa presentazione si è sviluppato spontaneamente “l’applauso incriminato”, al quale mi sono associato e con cui i delegati esprimevano compiacimento per un progetto concreto in grado di dare soddisfazione alle agognate aspirazioni dei nostri colleghi che tutti i giorni sulle strade con dedizione, professionalità e mal corrisposti chiedono solamente di poter tutelare i diritti dei cittadini, la legalità, la pacifica convivenza e l’ordine costituzionale.
Un applauso sentito, partecipato ma ben lungi dal persistere per cinque minuti (in verità 38 secondi).

Non sono in grado di poter giudicare ma credo che, per completezza di informazione e rispetto verso tutte le parti in causa, sia giusto dare spazio anche alla lettera del SAP.

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