Berlin 2009

Sono quasi alla fine i mondiali di atletica leggera a Berlino. Quest’anno me li son guardati quasi tutti, con grandissimo piacere. Ho anche assistito, in diretta, al record del mondo di Bolt nei 100mt: corsi in 9’58…bellissimo !

Durante la telecronata ci hanno anche detto quanto avrebbe “vinto” Bolt per i suoi primati mondiali: circa 200.000 euro totali. Una cifra ridicola, se paragonata ai budget del mondo del Calcio, dove anche il peggior  *scarpone* di serie A ha guadagni ben superiori. Ecco perchè il calcio, e tutto quello che ci gira intorno, mi dà il voltastomaco: troppi soldi, troppa visibilità, troppa violenza che. Il calcio ha ucciso il resto del panorama sportivo italiano, anche dal punto di vista economico: ecco perchè in ogni paesello c’è un campo da calcio perfetto e campi di atletica, rari, in pessime condizioni. Per non parlare dei palazzetti dello sport ed alle piscine: se mancano sponsor importanti, anche quelli sono destinati alla decadenza…

Eppure il calcio, secondo me, è un sport ridicolo, di valenza inferiore a molte altre specialità. Si, ok, bisogna saper dare calci ad un pallone, *dribblare*, *parare* ma…volete mettere la bellezza della tecnica di un discobolo ? Oppure dell’eleganza di un quattrocentista ? O la tecnica raffinata di un nuotatore o di un tuffatore ? Il sacrificio di un maratoneta ? No…per vedere i mondiali di atletica devo sintonizzarmi su Rai Sport via satellite mentre il Monte Antico-Radicofani di serie Z10 (di calcio, ovvio) viene trasmessa quasi in prima serata…è ridicolo e vergognoso !

Senza contare, poi, dei costi sociali derivati dall’idiozia di alcuni tifosi, che approfittano delle partite per sfogare la loro imbecillità nel peggior modo: straordinari alle forze dell’ordine, danneggiamenti, inconvenienti dovuti ai blocchi delle strade, morti. E tutto questo sembra tranquillamente tollerato. In quale altro sport avviene questo ? In nessuno.

Ecco perchè non riesco a NON odiare il calcio…da sport è diventato un cancro che uccide il resto degli sport e mangia tutto…

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1 comment
  1. A tal proposito ecco qualche riga dell’intervista a Howe:

    Intervistatore: E l’Italia invece?
    Howe: “Li disprezza i suoi atleti. Li usa quando fanno comodo, poi se ne sbarazza. Non mi risulta che Schwazer, io e tanti altri, siamo mai stati usati per campagne di sensibilizzazione, per fare arrivare più giovani all’atletica, nessuno ci ha mai chiesto di andare nelle scuole o di pubblicizzare il nostro sport. Come li porti i giovani in pista, se non sai nemmeno dove trovarli? Ma per l’atletica italiana il grande peccatore sono io, così niente tv e niente guadagno. Io però non faccio il calciatore, non ho il portafoglio gonfio, non ho contratti da 8 milioni di euro a stagione. La differenza tra me e chi mi accusa è che io la fame l’ho fatta per davvero, so cosa si prova, invece loro no. Io me la ricordo ancora mia madre che metteva duemila lire nella Bibbia, era tutto quello che aveva. E lo stress economico non fa bene a uno sportivo”.

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