Qualcuno mi diceva che “su Internet si trova di tutto“. In effetti, più passa il tempo e più mi rendo conto che è proprio così. Stamani, per pura casualità, sono incappato in questo sito web:
dove è possibile vedere, in tempo reale, dove stanno scaricando i fulmini.
Come descritto nel loro paper di descrizione del progetto, questa è “A World-Wide Low-Cost Community-Based Time-of-Arrival Lightning Detection and Lightning Location Network” basata sulla partecipazione volontaria dei cittadini che, attraverso un dispositivo di rilevazione che è possibile acquistare direttamente sul portale, permette di mappare in tempo reale dove avvengono le scariche elettriche dette “fulmini”:
Interfaccia di gestione e rilevamentoThe aim of the project is to accomplish a low budget but high accurate world-wide lightning location network based on a high number of receiver sites spaced close to each other, typically separated by 50 km – 250 km. Those stations transmit their data to a central server, where the stroke locations are computed by the arrival times of the signals.
Al di là dell’utilità (per certe attività è comunque utile conoscere dove stanno avvenendo scariche elettriche), ho trovato interessante l’applicazione di tecnologie informatiche hardware & software per la creazione di un progetto collaborativo su scala mondiale:
Statistiche di rilevamento stazione di ArezzoThe hardware needed to participate to the network consists of an antenna system, a VLF amplifier, a controller board and a GPS receiver providing an 1PPS (one-pulse-per-second) signal.
Nel kit da loro distribuito per prendere parte al progetto sono inclusi i rilevatori di scariche elettromagnetiche, il GPS e tutta la sezione di amplificazione e gestione dei dati. Il tutto è ampiamente descritto, oltre al PCB ed al BOM, nella descrizione del progetto, correlato dei riferimenti scientifici.
Nell’elenco dei partecipanti al progetto ci sono stazioni italiane ed anche toscane, come la 391 di Arezzo, per la quale sono disponibili le statistiche dettagliate di rilevazione.
Insomma, decisamente un progetto affascinante e ben descritto, sia per i principi scientifici dei cosiddetti “fulmini” che per i sistemi di rilevazione delle scariche e relativa geo-localizzazione utilizzando un sistema di calcolo ad iperboli triangolando con i tempi di ricezione dalle varie stazioni.
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