gerontocrazia [ge-ron-to-cra-zì-a] : Sistema politico in cui il potere è conferito agli anziani
Nel cosiddetto “pubblico” funziona così. Non importa quanto tu sia bravo, quanto lavori, quanto sei capace: le progressioni (soprattutto quelle orizzontali) dipendono quasi esclusivamente da quanto tempo sei a sedere sulla sedia dell’ufficio. La chiamano “gavetta” ma in realtà è un vero e proprio schiaffo alla meritocrazia ed alla qualità sia dei servizi che del personale.
Sul posto di lavoro pubblico non sei incentivato a lavorare, a produrre: tanto non verrai mai premiato per il tuo lavoro ! Ci sarà sempre qualcuno più anziano di te che dirrà “eh, io ho fatto come te…prima gli anziani…un giorno toccherà anche a te andare avanti !”
C’è anche chi fa il suo lavoro con passione, perchè gli piace, ma la passione -quando non viene incentivata- finisce presto. Tanti giovani iniziano a lavorare pieni di buoni propositi e belle speranze: dopo pochi anni anche loro, presi dallo sconforto, finiranno nel mucchio di chi lavora per lo stipendio e del meno faccio meglio è.
Eppure basterebbe tanto poco. Basterebbe iniziare a valutare il lavoro dei dipendenti, controllare le assenze, fare i controlli medici a chi si mette in malattia. Ed in base ai risultati – veri !– premiare o declassare. Si, perchè l’età non può essere un parametro importante di merito: possono esserci 50enni assolutamente incompetenti e 25enni preparati e motivati. Con questo sistema abbiamo distrutto un sistema pubblico che avrebbe potuto funzionare benissimo ! Si, certo, poi si vedono anche giovani che han fatto carriera. Domandiamoci se è stato merito delle loro capacità o della tessera di partito ben al sicuro in tasca…
Il min. Brunetta ha deciso di chiudere con gli incentivi a pioggia e premiare solo i dipendenti meritevoli. La graduatoria verrà decisa da una commissione interna alla struttura. Basta poco per capire a chi verranno concessi ed a chi no…
Scusate ma oggi sono incazzato. Forse è colpa del tempo.