Il dilemma di cambiare l’auto

Sono un orgoglioso possessore di una Toyota Corolla benzina del 2002 che ha ormai al suo attivo 260.000km senza mai aver avuto problemi degni di nota. Tuttavia, come i numeri appena citati lasciano immaginare, non posso pensare che la mia adorata auto (per quanto preferisco i mezzi a 2 ruote…) possa durare anche molto pertanto ci siamo messi in moto per valutare una degna sostituta.

Considerando che ci aggiriamo intorno ai 20.000 km annui, siamo predisposti più verso sistemi ibridi, diesel o gas (metano o GPL).

Il giro delle concessionarie locali ci ha permesso di valutare alcune soluzioni interessanti, tra cui devo segnalare la nuova Yaris Hybris che, da felice e soddisfatto possessore di una Toyota, mi piace veramente molto.

Oltre ad aver reso l’abitacolo molto più confortevole delle precedenti versioni (sono alto 1,80 e nei sedili posteriori stavo comodissimo…) e con un bagagliaio che ha poco da invidiare a molte altre auto, la Yaris sembra una perfetta combinazione per l’uso quotidiano e sporadici viaggi.

Oltre alla valutazione prettamente estetica, che ha comunque la sua importanza, anche gli allestimenti inclusi nella versione Lounge+ non sono da meno, tra cui segnalo i cerchi in lega e l’autoradio con presa MP3, insieme al computer di bordo, oltre alle luci di posizione LED.

Ma la vera peculiarità della Yaris Hybrid è proprio nel motore…anzi, nei motori ! Innanzi tutto è bene specificare che la Toyota è l’unica a realizzare veicoli full-hybrid, ovvero capaci di muoversi esclusivamente con il motore elettrico (c’è un pulsante accanto alla leva del cambio) per qualche km alla velocità max di 50km/h. Certo, non è molto ma garantisce comunque spostamenti ridotti a costo 0 (zero !!!!), oltre a tutta una serie di vantaggi non trascurabili che vi elencherò di seguito.

Per motivi legati alla meccanica, tutte le auto ibride Toyota hanno il cambio automatico pertanto i pedali sono solo due (freno e acceleratore) oltre ad una leva del cambio che serve a selezionare la marcia avanti, dietro, parcheggio, folle e “ricarica” (comodo nelle lunghe discese).

Ecco come funziona il tutto: la macchina si accende premendo un tasto “ON” ma, in realtà, viene semplicemente messo in tensione l’intero impianto. Premendo l’acceleratore parte il motore elettrico che mette in movimento l’auto fino a quando non si raggiunge una velocità di almeno 50-60km/h, quando in maniera totalmente trasparente ed automatica, entra in funzione il motore a benzina 1.4cc (a Ciclo Atkinson) che, in sinergia con l’elettrico, permette all’auto di avanzare (i motori hanno una potenza di 100CV totali). Quando, arrivati ad una discesa, si toglie il piede dall’acceleratore, il motore a benzina si spegne e l’alternatore ricarica le batterie del motore elettrico, che viene nuovamente utilizzato per lo “spunto iniziale” quando premiamo nuovamente il pedale. Se ci fermiamo ad uno stop o al semaforo, il motore a benzina si spegne completamente. Il monitor (touch screen) di bordo ci mantiene costantemente aggiornati di tutto quello che accade, compreso il livello di carica delle batterie e tutta una serie di comode informazioni (consumo medio etc etc etc….) che ci permettono di tenere sotto controllo lo stato dell’automobile.

I dati tecnici indicano consumi intorno ai 26-28Km/Lt ed emissioni di CO2 bassissime.

L’unico “neo” che alcuni indicano è la scarsa reattività del motore in caso di sorpasso. Beh, probabilmente non sarà scattante come un 1.8 TDi ma alla pressione dell’acceleratore, in autostrada, l’auto non ha dimostrato particolare criticità (pur aumentando, ovviamente, i consumi).

Concludendo, considerando anche il prezzo estremamente interessante, la ritengo una valida sostituta della mia ormai anzianotta Corolla.

Conti alla mano, restituendo il mio usato, la Toyota Hybrid Lounge+ 1.4 costa circa 15.000€ (tutto compreso) quando una WV Polo 1.2 TDi mi viene intorno alla stessa cifra e per una WV Golf 1.6 TDi ci vuole 17.000€. Ho visto anche modelli della Skoda e della Renault ma non mi interessavano.

Due parole sul perché credo che l’ibrido possa rappresentare una buona alternativa al blasonato Diesel ed all’osannato GPL: il Diesel ha un rendimento, in termini di consumo, abbastanza buono (22-24 Km/LT) soprattutto per le cilindrate piccole. L’unico neo è la manutenzione, che ha dei costi non proprio trascurabili, e la possibilità che anche questo carburante tenda ad aumentare per allinearsi al costo della benzina.

Il GPL, che inizia ad avere una buona diffusione, ha alcuni problemi per quanto riguarda l’usura del motore (valvole) e non tutti, a leggere i commenti, ne sono soddisfatti. Anche sui consumi ci sono alcune osservazioni da fare: è vero che costa circa 0.90 al Lt ma il rendimento è inferiore rispetto alla benzina/diesel pertanto il consumo km aumenta, andando su circa 9-10km/Lt. Alla fine, sommando il consumo alla manutenzione, la convenienza non sembra esserci. Per il metano le considerazioni sono simili, sommandoci lo spazio occupato dal bombolone e la scarsità di stazioni di rifornimento. Inoltre, considerazione finale, il GAS è diffuso esclusivamente in Italia: all’estero praticamente non esiste pertanto, in caso di viaggio in europa, potrebbe essere un problema trovare dove rifornirsi.

Questo articolo è stato visto 24 volte (Oggi 1 visite)

Hai trovato utile questo articolo?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.