Sono ormai molti giorni che non scrivo sul blog. Ammetto che il motivo principale è la carenza di tempo residuo, oltre ad una generale sensazione di sconforto e delusione. Sconforto e delusione che oggi, con l’approvazione della manovra, hanno raggiunto l’apogeo.
Voglio indirizzare questo post, come una lettera, direttamente al Ministro Monti.
On. Ministro Monti,
in data odierna la sua manovra economica per il salvataggio dell’Italia ha visto la luce, con il plauso di gran parte del Parlamento. Un Parlamento che, converrà con me, non ha ormai legittimità nè molta ragione di esistere. L’Italia ha temporaneamente abdicato alla propria costituzione democratica per permetterLe di salvarci dal baratro, dal default, dal crollo dell’Euro.
Lei ha avuto la possibilità di agire senza dover rendere conto a milioni di elettori, tagliando gli sperperi ed i privilegi di questo Paese.
Poteva attuare riforme impopolari, dure, difficili. E l’ha fatto, toccando però le classi medio-povere, i pensionati. E salvaguardando, per quanto possibile, le ricche rendite dei facoltosi e della cosiddetta “Casta” (compreso il Vaticano).
Un articolo odierno di Rizzo e Stella, pubblicato sul Corriere della Sera, recitava un elenco di tagli possibili, ad iniziare dalle auto blu, vitalizi, rimborsi elettorali.
Nulla di tutto questo è stato fatto. E neanche l’introduzione della odiosa IMU (l’ICI) agli immobili commerciali di proprietà del Vaticano, proprio quando abbiamo i Vescovi a strillare per “maggiore equità”: ipocriti.
Ho colleghi di 55 anni arrabbiati perchè vedono l’età della pensione allungarsi sempre più. Io ho 33 anni, qualche futuro mi aspetta ? Cosa mi attende, per me ed i miei figli ? Se neanche un governo tecnico, sganciato dai Partiti, può permettersi di toccare le potenti lobby che opprimono l’Italia, cosa posso augurarmi nei prossimi anni ?
Sarebbe interessante, a titolo di esempio, capire come mai il superbollo ha visto salire il limite a 180cv: lei crede che chi vive con 1000€ al mese possa permettersi bolidi da 180 cavalli ?
Sempre a proposito degli stipendi, ha fatto scalpore la Sua decisione di rinunciare all’emolumenti da Primo Ministro. Beh, sarebbe interessante ricordare che la Sua pensione (si, lei risulta essere in pensione) ammonta a 35.000€ mensili, a cui aggiungere i 25.000€ da senatore a vita: 60.000€ mensili. Consideri, a puro titolo di paragone, che il mio stipendio annuale è di circa 22.000€.
Stasera l’ho vista comodamente seduto nel salottino di Porta a Porta, mentre spiegava, davanti ad un genuflesso Bruno Vespa, la necessità della manovra.
Manovra necessaria -per carità !- ma forse non così equa e giusta come era nei suoi propositi. E poi, questi 30 milioni di €, daranno i risultati sperati ? Fino a dove siete disposti ad arrivare ?
Distinti saluti, Pinassi Michele