“100 membri del Parlamento Europeo si sono impegnati a votare contro questa legge. Arriviamo a 150: Porta a bordo il tuo rappresentante!“
pledge2019.eu
La campagna di protesta #SaveYourInternet contro i filtri in upload e la tassa sui link si sta focalizzando sempre di più sul voto definitivo in aula, la seconda plenaria, prevista a fine mese (nei giorni tra il 25 e il 28 marzo).
Come dovreste ormai sapere, la riforma del Copyright in discussione al Parlamento UE contiene degli elementi – come quelli appena citati, artt. 11 e 13 – che rischiano di limitare fortemente la libertà della Rete. Libertà di cui tutti noi abbiamo beneficiato e che ha permesso a Internet di crescere e diventare non solo un mezzo di comunicazione planetario ma anche, e soprattutto, strumento di condivisione, verità e democrazia.
Se vogliamo che Internet rimanga lo strumento libero che oggi usiamo, è importantissimo mobilitarsi per impedire che gli artt. 11 e 13 vengano approvati. L’attenzione si è quindi concentrata su quei gruppi politici e quei parlamentari che hanno espresso voto favorevole nelle precedenti sessioni di voto, tra cui figurano gli europarlamentari del PD: è giusto di qualche giorno fa il tweet dell’eurodeputata Silvia Costa (PD) che si scaglia contro…
Una indecente #campagna di diffamazione on line,orchestrata da un sito foraggiato da #Mozilla /#Google,invita a sostenere alle elezioni 2019 europee solo i politici che voteranno contro l’#art. 13” della Direttiva eu diritto d’autore.Basta intimidazioni e menzogne.@pdnetwork— Silvia Costa (@SilviaCostaEU) 5 marzo 2019
Si riferiva, probabilmente, al portale changecopyright.org: una iniziativa di Mozilla Foundation per spiegare ai cittadini gli effetti della riforma del Copyright in discussione al Parlamento Europeo.
O forse si riferiva alla campagna lanciata dal portale pledge2019.eu, che si propone di sollecitare gli europarlamentari a votare ‘NO’ sulla proposta in questione. Sullo slogan, di sicuro effetto, “Noi voteremo solo per i politici che voteranno contro l’Articolo 13 e che saranno contrari ai filtri sul caricamento dei contenuti online”, i cittadini sono invitati a contattare telefonicamente i singoli europarlamentari per chiedergli di votare contro la riforma
Una proposta sulla scia di quella già lanciata dal Partito Pirata italiano attraverso il suo blog, che chiude con l’invito “a chiarire ai vostri rappresentanti: Il loro voto sull’opportunità di rompere Internet con gli articoli 11 e 13 comporterà o meno il vostro voto alle elezioni europee. Siate insistenti, ma per favore, siate sempre gentili.
- Consulta il comportamento di voto dei tuoi rappresentanti su SaveYourInternet.eu
- Chiamate o visitate gli uffici dei vostri eurodeputati (a Bruxelles, Strasburgo o nella loro circoscrizione locale).
- Visitate gli eventi delle campagne e delle feste e sollevate l’argomento
- Firma la petizione da record e diffondete la voce, se non l’hai ancora fatto.Insieme, possiamo ancora fermare questa legge.”
È in gioco la libertà di Internet. È in gioco la Democrazia.