Da qualche anno a questa parte, dopo che l’Italia è diventata il primo paese al mondo per consumo di acqua minerale, nelle nostre città sono comparse le cosiddette “Case dell’Acqua”, erogatori di acqua di alta qualità che, collegate direttamente all’acquedotto pubblico, depurano e trattano l’acqua per renderla più “gradevole”.
Ne esistono di molti tipi: tra quelli che forniscono solo acqua naturale a quelli che offrono sia acqua liscia che frizzante, gratuitamente o a pagamento. A Siena ve ne sono installati tre, che erogano acqua naturale a temperatura ambiente (gratuita), refrigerata (5 cent per 1,5 lt) e frizzante (10 cent per 1,5 lt).
Ammetto che ne faccio uso, da estimatore dell’acqua frizzante, e per economia ed ecologia preferisco approvvigionarmi da questi erogatori che dover acquistare casse e casse di acqua a costi notevolmente superiori.
Non posso tuttavia sottolineare l’assurdità di tali erogatori: invece di concentrarsi sul rendere l’acqua potabile gradevole e più pulita (è comunque bene sottolineare che è POTABILE), proprio per evitare di dover installare “filtri purificatori”, si impiegano fondi pubblici (“soldi”) per l’installazione delle “case dell’acqua”, che oltre al costo di installazione, necessitano di manutenzione continua.
Se non ricordo male, in attesa di conoscere il costo effettivo di installazione, le “case dell’acqua” richiedono un investimento iniziale di circa 60.000€ mentre per la manutenzione, almeno per le 3 case installate nel Comune di Siena, il costo è di circa 3000€ annuali cadauna (det. dirigenziale n. 1338 dell’8.8.2014). Qualcuno, giustamente, mi farà notare che per l’acqua refrigerata e frizzante viene richiesto l’obolo che, anche se di pochi centesimi, sicuramente contribuirà ai costi. Confermo la correttezza della supposizione: a mia esplicita richiesta di conoscere gli importi guadagnati da tali fontanelli, gli uffici preposti mi hanno risposto confermando un introito complessivo (per le 3 “case”) di oltre 15.000€ (dato 2013).
Facendo due veloci conti della serva:
Installazione -60.000€ circa, una tantum
Manutenzione -3000€ annuali
Introiti dall’utenza +5000€ circa annuali
in assenza di costi imprevisti, una “casa dell’acqua” si ripaga in oltre 30 anni…. pertanto è evidente come l’installazione di queste utilissime e gradite fontanelle rappresenti un costo per la collettività, anche se non si usano, poiché i costi fissi di manutenzione sono alti e, per rendere competitiva sul mercato l’acqua erogata, in termini meramente economici, gli introiti non permettono di recuperare l’investimento.
Ma non sarebbe più conveniente avere direttamente nelle proprie case acqua di alta qualità ?
1 comment
O magari pubblicizzarle di più in modo che aumentino gli introiti…. 😉