E’ passata un po’ sotto silenzio la notizia della rimozione della gru installata davanti alla Chiesa in San Martino, a Siena, che da anni modificava -imbruttendolo, lo skyline della città. Migliaia di foto, in questi lunghi anni di presenza, l’hanno immortalata accanto alla bellissima Torre del Mangia, deturpando inesorabilmente l’immagine della nostra città in tanti album di fotografie (come non ha mancato di sottolineare una attenta giornalista senese, Susanna Guarino, nel suo blog).
Oggetto anche di interrogazioni comunali (per ultima quella del cons. Campanini a fine 2015), quella gru –installata più o meno 10 anni fa per permettere dei lavori ai chiostri interni della chiesa– era diventata talmente familiare a tutti noi senesi che la sua assenza, concretizzatasi nel pomeriggio di lunedì 7 marzo, si è subito fatta notare.
10 anni di gru, a pochi passi dalla Piazza più bella del mondo, sprezzatamente svettante sopra i palazzi medievali e rinascimentali senesi. Uno sfregio durato anni, come mille altre offese perpetrate ai danni della città (ne abbiamo parlato a lungo, come la bretella della Cassia incompiuta in Val d’Arbia, il “Contratto di Quartiere” di San Miniato, lo stato di abbandono alla Colonna di San Marco…), nel totale silenzio delle istituzioni che, se interpellate, si trincerano dietro la burocrazia.
Se ne va, in un freddo pomeriggio di inizio marzo 2006, un pezzo di storia contemporanea della città di Siena, impressa in migliaia di scatti a giro per il mondo. Anche stavolta nel silenzio, così come quando -10 anni fa- la gru bucò i cieli della nostra città.